di Paola Di CaroIl leader di Forza Italia e l’assenza a Rotterdam: «Problemi con l’aereo». Ma c’è chi parla di stanchezza dopo la festa del Monza. Il coordinatore Tajani rieletto vicepresidente dei popolari Ue Era atteso martedì sera a Rotterdam, per partecipare alla cena tra i leader del Ppe che ha celebrato il suo congresso più volte rimandato causa Covid, ma la festa per la promozione del suo Monza in serie A gli ha fatto dare forfait. La promessa però, fatta anche ad Antonio Tajani a mezzanotte dopo avergli inviato il discorso preparato per un okay finale, era che la mattina dopo sarebbe arrivato per parlare alla platea riunita. E invece Silvio Berlusconi non si è presentato in Olanda, salvo inviare nel pomeriggio la registrazione dell’intervento che avrebbe dovuto tenere. Non ambiguo sull’Ucraina: «Di fronte ad una palese aggressione da parte russa nei confronti di un Paese neutrale, l’Europa e l’Occidente hanno saputo reagire in modo equilibrato e soprattutto unitario. Da questo punto di vista, la Russia oggi ha di fronte un Occidente molto più unito e più determinato del passato». La sua assenza ha creato un piccolo giallo, ma i collaboratori si sono subito messi in moto per spazzarlo via. E assicurano: un problema tecnico all’aereo — la cui partenza era prevista alle 7.30 — ha fatto perdere lo slot previsto e impedito l’atterraggio a Rotterdam. Sembra che anche la stanchezza per i festeggiamenti proseguiti fino a notte abbia contribuito, ma non c’è «nessun problema, di nessun tipo» rispetto alla politica molto filo-ucraina del Ppe che ha monopolizzato il congresso, e non hanno pesato le critiche di tanti delegati a Matteo Salvini per la sua annunciata e poi annullata visita in Russia: «Diciamo che nessuno lo ha preso troppo sul serio, se la ridevano insomma…», commenta uno dei partecipanti. In ogni caso, Berlusconi si è perso l’applauso con il quale, dopo l’elezione del tedesco Manfred Weber vicinissimo a FI (presente anche alle Convention di Roma e di Napoli), è stato rieletto per acclamazione a vicepresidente lo stesso Tajani (a cui sono andate le congratulazioni di tutta FI, ministri compresi), che ha sempre tenuto i rapporti saldi tra partito, Ppe e tutte le istituzioni europee, ancorandolo all’«ortodossia». Che nel suo discorso Berlusconi riconosce, definendo «un errore dei sovranisti» quello di non volere un’Europa forte e unita, con politica estera e difesa comune e «anche per quanto riguarda l’agricoltura, l’energia, il fisco l’immigrazione si possono creare delle politiche comuni che possono dare vita a vere e proprie unioni nei vari settori». Berlusconi si batte anche per il passaggio dal voto all’unanimità a quello con una «maggioranza qualificata», rimpiange che «non abbiano avuto seguito» i suoi tentativi per avvicinare Russia e Usa ai tempi di Pratica di Mare e anche dopo («Oggi lo scenario europeo e mondiale sarebbe molto diverso») e lamenta la sempre più forte «influenza» cinese nel mondo, preoccupato: «Solo un miliardo e quattrocento milioni di persone, meno di un quarto della popolazione terrestre» possono definirsi Occidente, condividendo gli stessi valori, mentre «i più grandi Paesi del mondo, la Cina, l’India, la Russia e decine di altre nazioni asiatiche, africane e dell’America Latina, oggi non sono con l’Occidente. Sempre più Paesi dell’Africa sono sotto l’influenza cinese». Insomma, la situazione mondiale «è tale da farci temere che l’Europa possa correre un grande rischio». Da parte sua Tajani si occupa in chiave interna degli effetti della guerra: le sanzioni «sono inevitabili» e «vanno inflitte alla Federazione Russa, ma nello stesso tempo «dobbiamo proteggere famiglie e imprese con un’azione che non può non essere a livello europeo». E su Salvini la freddezza è evidente: «Io credo che le missioni a Mosca debbano essere organizzate con il governo e con l’Unione europea. Se sono iniziative governative sono positive però non tocca a me giudicare le attività di altri partiti, di altri leader di partito». 2 giugno 2022 (modifica il 2 giugno 2022 | 09:15) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-06-02 07:16:00, Il leader di Forza Italia e l’assenza a Rotterdam: «Problemi con l’aereo». Ma c’è chi parla di stanchezza dopo la festa del Monza. Il coordinatore Tajani rieletto vicepresidente dei popolari Ue, Paola Di Caro