di Enrica Roddolo
In serata, dopo una giornata entrata nella storia con l’affaccio al balcone, Elisabetta ha tenuto fede alla promessa di accendere la torcia del Giubileo a Windsor. La messa solenne il 4, il derby a Epsom, il concerto e le star, il pranzo del Giubileo e la parata
DALLA NOSTRA INVIATA
LONDRA – Cambio di programma per la sovrana: non sarà presente alla messa del 3 giugno a St Paul nella City di Londra, per un «lieve malessere», come spiega la nota ufficiale di Buckingham Palace arrivata in serata. Ma ha tenuto fede alla promessa di «partecipare alla cerimonia dell’accensione della fiaccola al castello di Windsor».Con una spettacolare cerimonia Elisabetta ha simbolicamente acceso la prima fiaccola poggiando la mano su un simbolico globo terrestre incapsulato in una corona regale. E dopo di lei 3.500 altre torce sono state accese in tutto il Paese e il Commonwealth.
Il Giubileo di Elisabetta è iniziato, baciato dal tempo e da uno sfoggio perfetto di Pageantry e forza, di orgoglio e coreografia davanti a Buckingham Palace e a Green Park presi d’assalto da una folla oceanica accorsa a Londra per salutare la regina dei record. E lei, commossa da tanto affetto ha ringraziato: «Tutti coloro che hanno fatto di oggi un’occasione memorabile».
Ma è solo l’inizio di quattro intensi giorni di celebrazioni che abbracceranno anche i Paesi del Commonwealth (tentati da spinte repubblicane).
Così i 3.500 beacon, torce celebrative che saranno accesi dal 2 giugno sera come nella tradizione di secoli dei festeggiamenti per i sovrani britannici, per la prima volta saranno accesi proprio anche nei Paesi del Commonwealth.
I primi, accesi nella notte a Windsor dalla regina e proprio davanti a Buckingham Palace dove si staglia il Tree of Trees, dal nipote William. Il Tree of Trees è un albero fatto di alberi — ben 350 —21 metri di altezza davanti a Buckingham Palace per festeggiare il Giubileo di Elisabetta II. Un moderno monumento verde (fatto di 350 vasi con piante che saranno poi interrate), firmato dall’architetto Thomas Heatherwick. E un inno alla sostenibilità così amata dalla regina e dall’erede al trono, il principe Carlo. Un albero di alberi che è il progetto più ambizioso del Queen’s Green canopy: l’invito a piantare un albero in omaggio alla regina dei record.
Il 3 giugno è invece un giorno di riflessione , e di riunione di famiglia, dopo lo sfoggio militare e storico, la folla oceanica sul Mall del 2, le celebrazioni si spostano a St Paul’s Cathedral nel cuore della City, nella cattedrale ricostruita da Sir Christopher Wren dopo il Great fire del 1666.
Una messa di Thanksgiving, di ringraziamento alla quale, «con sommo dispiacere» non c’è però la regina: «La regina ha molto amato la parata del compleanno ma è stato un po’ faticoso», ha detto il 3 sera il palazzo annunciando il forfait per la messa a St Paul. Un messa ancora una volta come nella tradizione secolare dei Giubilei dei sovrani britannici. Attesi tutti i Windsor, Harry e Meghan compresi, i duchi di Sussex, assente invece Andrea perché risultato positivo al Covid alla vigilia. Nell’aria, a un passo dal Millennium bridge disegnato da Lord Norman Foster per attraversare il Tamigi e congiungere il cuore antico di Londra con il Globe Theatre e la tate Modern, risuoneranno i rintocchi della Great Paul, la più grande campana del Paese in riposo dagli anni ’70 ma pronta a tornare in servizio per rendere omaggio alla regina.
Sabato 4, se la regina non andrà al derby di Epson – come sua tradizione – dove un pubblico di appassionati da sempre sperava di vederla nell’anno del Giubileo (ma ci saranno i Windsor).
Elisabetta II seguirà da Windsor il grande concerto che la Bbc allestirà a Buckingham Palace in serata. Attesi un messaggio del figlio Carlo e di William, mentre sul palco che è stato allestito attorno al monumento alla regina Vittoria davanti al palazzo reale, si esibiranno star e divi. Sir Elton John e Andrea Bocelli, i Duran Duran e Diana Ross. E anche lui, Sam Ryder l’ultima sorpresa della musica made in Britain che ha trionfato all’Eurovision, una settimana fa (secondo, solo alla vittoria della band ucraina).
Il grande spettacolo per il Giubileo della regina Elisabetta – organizzato dalla Bbc che allestirà il palco attorno al monumento della regina Vittoria in fronte a Buckingham Palace – sarà un trionfo di star come nella tradizione dei concerti a palazzo per il Giubileo della regina. E senza troppa deferenza per la pageantry delle celebrazioni che ammanterà il lungo weekend londinese del 2-5 giugno, metterà assieme alto e basso della cultura musicale. Non solo made in Britain, ma globale. Con un occhio alle star di ieri (ci saranno anche Brian May e Rod Stewart), e ai nuovi talenti di cui Sam Ryder è espressione. Con il mito dei musical Lord Andrew Lloyd-Webber, e voci come Alicia Keys.
Ma il gran finale – dopo un Jubilee Big Lunch (il gran pranzo celebrativo del Giubileo con migliaia di commensali riuniti per brindare alla regina, all’aperto a Londra, che dopo due anni di pandemia suona come un miraggio) – arriverà domenica pomeriggio con il solenne Platinum Pageant. Ed Sheeran che intonerà God save the Queen davanti a Buckingham Palace, ma anche i corgi della regina, la solenne sfilata del Giubileo di Platino di Elisabetta II che attraverserà Londra domenica 5 giugno sarà un colossal senza precedenti nelle celebrazioni del Giubileo dei Windsor. Come senza precedenti è il traguardo della regina dei record: prima sovrana a tagliare 7 decadi di regno, di storia. Diecimila persone coinvolte, 2.750 militari, oltre 6 mila volontari, attori e 2.500 persone del pubblico coinvolte. Per uno spettacolo planetario da almeno 1 miliardo di spettatori, secondo gli organizzatori che oggi svelano a Londra la magia del momento clou delle celebrazioni che si snoderà lungo il Mall, davanti a Buckingham Palace. Per attraversare il cuore della città e metropoli globale.
Il People’s Pageant come è stato battezzato, la Sfilata della Gente, sarà una dimostrazione di creatività, vitalità, apertura al mondo del Regno Unito e del Commonwealth. Sheeran ma anche Jeremy Irons e Sir Cliff Richard, Heston Blumenthal. Con Rosie Jones, Kadeena Cox, Alan Titchmarsh, James Martin, Jayne Torvill, Christopher Dean, Gary Lineker, Bill Bailey e Gok Wan. Un grande spettacolo teatrale, quasi una rievocazione storica del giorno già nella Storia: quello del giugno 1953 quando Elisabetta fu incoronata regina a Westminster Abbey. E così le campane di Westminster anche il 5 giugno prossimo suoneranno a distesa per dare al Platinum Pageant per i 70 anni di regno il via. Il via a una parata militare straordinaria per dimensioni e colori delle tante divise dei militari da ogni parte del Commonwealth, dal Canada a New Zealand, Australia, Pakistan, Ghana, Belize, Jamaica, Sri Lanka. Ma non solo: sarà uno spettacolo di colori, culture, fedi religiose diverse ed età anagrafiche differenti. Tutti assieme per festeggiare quello che la regina nel suo messaggio in occasione del traguardo del Giubileo di Platino (il 6 febbraio scorso), ha detto sarà l’occasione per rinsaldare quel senso di appartenenza, di comunità.
Cornamuse scozzesi, bambini di Birmingham, attori e creative da Cardiff come da Belfast, ballerini da Bristol, studenti da Coventry, marionette dall’Isle of Wight e poi lo spirito della festa e i colori del Carnevale portato dalle terre del Somerset. Solo alcuni degli «attori» di questa sfilata. Una grande celebrazione che avrà il suo climax davanti al monumento alla regina Vittoria, davanti a Buckingham Palace.
La sfilata avrà la regia del Master del Pageant, Adrian Evans, e del chairman Sir Michael Lockett con Nicholas Coleridge. Affiancati dal Ceo Rosanna Machado. E lì, davanti al balcone più famoso al mondo, la voce di Sheeran intonerà l’inno nazionale, God save the Queen. E sarà la celebrazione della regina dei record.
2 giugno 2022 (modifica il 3 giugno 2022 | 00:27)
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, 2022-06-02 22:55:00, In serata, dopo una giornata entrata nella storia con l’affaccio al balcone, Elisabetta ha tenuto fede alla promessa di accendere la torcia del Giubileo a Windsor. La messa solenne il 4, il derby a Epsom, il concerto e le star, il pranzo del Giubileo e la parata, Enrica Roddolo