Inviata da Enrico Maranzana – Il ministro Valditara vuole “riportare al centro la figura del docente ridandogli autorevolezza”. L’adeguamento stipendiale, la sicurezza in caso d’aggressioni, la tutela giuridica gratuita mostrano la direzione del suo procedere.
Evidente appare la mancata percezione del problema: la qualità del servizio scolastico è all’origine dei deludenti risultati che le indagini portano alla superficie, da cui il discredito professionale degli insegnanti.
L’azione ministeriale difende il tradizionale, obsoleto modello scolastico, nonostante le vigenti disposizioni di legge e gli indirizzi ministeriali “volti a fissare alcuni punti fondamentali e imprescindibili che solo la pratica didattica è in grado di integrare e sviluppare” e, tra questi, “la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari”.
Ne discende il superamento dell’insegnamento cattedratico: il sapere è il prodotto del lavoro degli specialisti, delle loro ricerche; lo si presenta come fosse un’entità statica.
La conoscenza, per essere vitale, deve sbocciare dal suo terreno d’origine. Questi i traguardi del derivante scenario scolastico: percezione e definizione dei problemi, formulazione d’ipotesi, applicazione di strategie, validazione dei risultati e feed-back. Solo al termine del percorso sarà illustrato lo stato dell’arte, che sistematizzerà il lavoro degli studenti.
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