Il live per Sant’Egidio, ieri da Motta a Orchestraccia in aiuto dei profughi ucraini

Il live per Sant’Egidio, ieri da Motta a Orchestraccia in aiuto dei profughi ucraini

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di Redazione Roma

Luca Angeletti dell’Orchestraccia: «Il nostro lavoro è fare da megafono alle buone parole e alle buone intenzioni»

Da Ditonellapiaga a Fasma, Orchestraccia, Marco Guazzone e tanti altri ieri sul palco di piazza del Popolo per il concerto per la pace «Play music- Stop war», volto a sostenere il lavoro umanitario e l’accoglienza ai profughi dall’Ucraina della Comunità di Sant’Egidio. Ad oggi impegnata in più di 70 Paesi nel mondo, Sant’Egidio raccoglie uomini e donne di ogni età e condizione, uniti da un legame di fraternità nell’impegno volontario e gratuito per i poveri e per la convivenza fra i popoli.

Durante la serata sono stati raccolti fondi per sostenere gli aiuti che la Comunità di Sant’Egidio da Leopoli sta facendo pervenire in tutte le zone colpite dal conflitto in Ucraina organizzando inoltre l’accoglienza ai profughi. Grande partecipazione del pubblico, con il cuore ma anche con aiuti concreti: una contribuzione volontaria che rimane aperta.

I cantanti ci hanno messo l’anima. «Non sono importanti le canzoni. Importante è che le canzoni creino una comunità» ha spiegato Motta. E Luca Angeletti dell’Orchestraccia: «Il nostro lavoro è fare da megafono alle buone parole e alle buone intenzioni». Piazza gremita, soprattutto da giovanissimi, che hanno applaudito anche Anastasio, Niccolò Carnesi, cmqmartina, Comete, Fellow, Gianmaria, Giulia Luzi, Angelina Mango e Matteo Romano.

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22 maggio 2022 (modifica il 22 maggio 2022 | 13:41)

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, 2022-05-22 11:50:00, Luca Angeletti dell’Orchestraccia: «Il nostro lavoro è fare da megafono alle buone parole e alle buone intenzioni», Redazione Roma

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