napoli Mezzogiorno, 28 maggio 2022 – 07:16 L’ipotesi era stata avanzata durante il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica del 18 maggio scorso di Paolo Cuozzo L’ipotesi era stata avanzata durante il comitato provinciale per l’ordine pubblico del 18 maggio scorso, convocato per prendere decisioni sui tanti fatti violenti che vedono sempre più spesso al centro i giovani: eliminare il reddito di cittadinanza ai genitori che non mandano i figli a scuola. Ora il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, dice che «già oggi è previsto che nel patto propedeutico al reddito di cittadinanza ci sia l’obbligo di mandare i figli a scuola». «Ma — è questo è il passo in avanti perché a parlare è un esponente del governo — se servono ulteriori strumenti per rafforzare questo elemento io sono d’accordo, lo trovo ragionevole. E non solo. Perché stiamo discutendo con il ministero dell’Istruzione per lavorare anche sull’istruzione degli adulti, perché uno dei problemi che emerge dalla mappatura dei percettori è anche quello di una bassissima scolarità, parliamo del 7-8% che non ha la quinta elementare». Un’idea, finalizzata al contrastare il fenomeno della dispersione scolastica, di cui è stato annunciato — sempre nel corso dell’ultimo comitato per la sicurezza, presieduto dal prefetto di Napoli, Claudio Palomba — sarà oggetto di «un incontro con l’Inps e le altre istituzioni interessate per definire modalità operative per procedere alla revoca di alcune tipologie di indennità percepite dai genitori i cui figli risultino inadempienti agli obblighi scolastici». E no n solo. Perché «tale misura — fu spiegato nel corso del Comitato per la sicurezza —verrà estesa anche ad altre categorie di soggetti responsabili di illeciti, quali i parcheggiatori abusivi». Il Reddito e il lavoroDunque, si fa strada l’idea di tagliare il reddito di cittadinanza ai genitori che non mandano i figli a scuola. Una soluzione colta al volo da Andrea Orlando, a Napoli per intervenire all’agorà del Pd sul tema «Napoli libera dalla camorra». Con Orlando che sul tema ha dichiarato: «Gli strumenti di contrasto sono stati enormemente potenziati negli ultimi anni, gli investimenti sull’apparato repressivo sono stati fatti e questo è un dato di partenza non scontato». L’ex ministro della Giustizia, che dieci anni fa fu anche commissario del Pd a Napoli, ha sottolineato come «molti clan sono stati decapitati nel corso di questi anni. Poi esiste una fragilità delle istituzioni e della politica e il fatto che sia proprio la politica a interrogarsi su questo lo trovo un segno di salute». Una parte della politica ha però portato anche allo scioglimento di diversi Comuni in Campania per infiltrazioni criminali organizzate: «Certo — sono sempre parole dell’esponente Dem — non abbiamo risolto i problemi, ma il fatto di non metterli sotto il tappeto mi sembra un modo per iniziare a risolverli». Orlando ha commentato anche le proteste di una parte degli imprenditori in Campania, tra cui bar e ristoranti, sulla carenza di personale da assumere, fenomeno imputato al reddito di cittadinanza: «Sull’incrocio tra domanda e offerta — ha detto — vedo una sopravvalutazione dell’impatto che può avere il reddito di cittadinanza. È stato giusto introdurre delle norme che consentano di fare ai centri per l’impiego due chiamate, dopo le quali c’è la decadenza dal beneficio, ma penso anche che si sottovaluti molto l’andamento della curva demografica, il fatto che molti giovani vanno in altri paesi e il livello dei salari. Se mettessimo tutte queste cose sul tavolo forse si potrebbe fare una discussione seria». La newsletter del Corriere del MezzogiornoSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 28 maggio 2022 | 07:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-05-28 07:07:00, L’ipotesi era stata avanzata durante il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica del 18 maggio scorso,