“Il governo, con la prossima legge di bilancio, sta per tagliare 700 scuole nei prossimi 5 anni. Una scelta politica gravissima. Il Pd ha presentato emendamenti di segno opposto”.
Così in una nota i deputati marchigiani del Pd, Irene Manzi e Augusto Curti.
“Per noi è indispensabile tenere conto delle esigenze dei territori, evitare l’accorpamento indiscriminato degli istituti e il conseguente spopolamento delle comunità più piccole e nelle aree colpite dal sisma. Riteniamo indispensabile salvaguardare le specificità delle istituzioni scolastiche situate nei comuni montani, nelle piccole isole e nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche, oltre che le aree interne e quelle caratterizzate da indici di elevato disagio sociale ed economico. In particolare, per le Marche abbiamo chiesto per le aree colpite dal sisma, una proroga, per l’anno scolastico 2023/2024, delle misure sul diritto allo studio previste dal decreto che conteneva gli interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal sisma , con la deroga al numero minimo e massimo di alunni per la costituzione delle classi in tutte le scuole”.
E ancora: “Si tratta di una misura che riteniamo fondamentale, in linea con le risoluzioni di recente approvate all’unanimità dal Consiglio regionale delle Marche. Il Pd aveva già provveduto alla proroga della deroga del numero degli alunni per classe nelle zone terremotate: ci auguriamo che il governo accolga il nostro emendamento. Sarebbe grave il contrario”.
, 2022-12-08 11:50:00, “Il governo, con la prossima legge di bilancio, sta per tagliare 700 scuole nei prossimi 5 anni. Una scelta politica gravissima. Il Pd ha presentato emendamenti di segno opposto”.
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