Politica Mezzogiorno, 29 marzo 2022 – 12:08 Letta nomina l’ex ministro per guidare il percorso verso le assise. Un comitato lo affiancherà nei prossimi mesi. Il giallo della nota di Emiliano: «Il comitato affiancherà Lacarra» di Francesco Strippoli Francesco Boccia Come nelle migliori tradizioni, il Pd evita di lacerarsi e si ricompone alla vigilia delle Amministrative. Il segretario nazionale Enrico Letta, dopo una fase di consultazione, tiene conto di tutte le parti in causa ed escogita una soluzione salomonica per evitare di dispensare torti e ragioni. Il commissariamentoNell’ordine: l’ex ministro Francesco Boccia, responsabile Enti locali del partito, è nominato commissario ad acta delle procedure congressuali, impantanate da tempo. Tuttavia Boccia non viene nominato commissario politico come avrebbe voluto la minoranza, soprattutto dopo i contrasti sul caso Barletta (dove la candidata sindaca gode del sostegno di Pd e liste civiche di Emiliano ma non di Sinistra italiana e 5 Stelle). Infine Marco Lacarra, che aveva messo il suo ruolo «nelle mani» di Letta, resta in carica come segretario uscente. Due note divergentiFin qui la decisione salomonica. Poi c’è una misteriosa divergenza di dichiarazioni. Boccia dice di aver nominato una triade – Antonio Decaro, Raffaele Piemontese e Loredana Capone – per farsi affiancare. Il presidente Emiliano invece sostiene che la medesima triade debba affiancare non Boccia ma l’uscente Lacarra. I motivi di contrastoLa minoranza (orlandiani in primo luogo) tace del tutto. Si potrebbe dire che è quasi roba che riguardi la maggioranza o la ex maggioranza. Boccia infatti faceva parte, fino a non molto tempo fa, dello schieramento nel quale si ritrovano Emiliano, Decaro, Lacarra e pure il capogruppo in Regione, il barlettano Filippo Caracciolo. Proprio Barletta diventa il casus belli, dieci giorni fa. Boccia sconfessa platealmente l’operazione sulla candidata sindaca Santa Scommegna e invita Lacarra, ma pure Emiliano, ad allinearsi all’opzione politica preferita da Letta (il «campo largo» con SI e M5S). Seguono giorni di concitazione. Ieri, 28 marzo, le decisioni. Decifrare i comunicatiOccorre leggere i comunicati per decifrare un po’ meglio. Letta nomina Boccia commissario al congresso, da indire entro l’estate 2022. Chiaro: lo fa per non sconfessare i pesi massimi Emiliano, Decaro, Caracciolo e Lacarra. Però la nota prosegue assegnando a Boccia l’incarico di «rafforzare la presenza territoriale del partito, anche in vista delle prossime elezioni amministrative». Non è proprio un’attività da notaio per il congresso, ma di più. Decisamente di più. Boccia, da parte sua, accetta l’incarico e nomina quello che egli chiama «un comitato di indirizzo» per la fase congressuale. Anche qui: difficile immaginare che le procedure congressuali abbiano bisogno di un organismo di quel genere. Quindi occorre lavorare di deduzione. Le parole di Emiliano Emiliano nel frattempo tira un sospiro di sollievo. Si era dato un gran daffare nei giorni scorsi e aveva parlato diverse volte con Letta, l’ultima sabato scorso. Non voleva che il caso Barletta, su cui aveva messo le impronte, e il ruolo delle sue civiche, fossero delegittimati da Letta. Il segretario lo ha accontentato, sia pure non negando soddisfazione alla minoranza: Boccia dovrà curare «la presenza territoriale del partito». Emiliano parla di «decisione saggia» e rende omaggio a Lacarra. Il fatto che resti in carica gli «rende merito del grande lavoro che ha svolto durante il suo mandato»: innanzi tutto di aver «portato il Pd ad un ruolo centrale in dialogo equilibrato e collaborativo con i movimenti civici». Infine il governatore ringrazia Decaro, Capone e Piemontese per la disponibilità ad accompagnare Lacarra. Perché Emiliano parla di Lacarra? L’interpretazione più plausibile: è consapevole, e lo dice più chiaro di tutti, che i prossimi mesi saranno caratterizzati da una reggenza collettiva. Piemontese, Decaro e Capone guideranno il partito assieme a Boccia e pure Lacarra. Tutti vicini a lui. 29 marzo 2022 | 12:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-03-29 10:08:00, Letta nomina l’ex ministro per guidare il percorso verso le assise. Un comitato lo affiancherà nei prossimi mesi. Il giallo della nota di Emiliano: «Il comitato affiancherà Lacarra»,