Le vacanze natalizie dovrebbero essere un periodo di riposo e di vita familiare intensa, ma spesso si trasformano in un campo di battaglia tra compiti scolastici e tempo libero.
Italo Farnetani, pediatra e professore ordinario di pediatria all’Università Ludes-United Campus of Malta, solleva un punto cruciale: i genitori hanno il diritto di opporsi ai compiti assegnati durante i 15 giorni di vacanze natalizie.
Farnetani, in un’intervista rilasciata all’Adnkronos Salute, invita i genitori a una forma di “disobbedienza civile”. Consiglia di non far svolgere i compiti ai figli durante le vacanze, giustificando poi la scelta alla riapertura delle scuole. L’esperto enfatizza l’importanza di vivere le festività in piena libertà, lontano dai vincoli scolastici.
Il periodo natalizio, tradizionalmente dedicato al rafforzamento dei legami familiari e al riposo, viene spesso interrotto dall’inserimento dei compiti scolastici. Farnetani evidenzia come questo impegno sia un controsenso rispetto allo spirito delle vacanze.
Le vacanze natalizie non sono solo un intervallo dal punto di vista educativo, ma anche un momento cruciale per lo sviluppo emotivo e sociale dei bambini. L’esperto sottolinea che i ricordi formati in questo periodo rimangono indelebili per tutta la vita.
La posizione di Farnetani pone gli insegnanti di fronte a un dilemma: come bilanciare l’esigenza educativa con il rispetto del tempo familiare degli alunni. Secondo il pediatra, assegnare compiti durante le vacanze interrompe la continuità e l’efficacia dell’apprendimento, favorendo la distrazione e la discontinuità.
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Il pediatra: Disobbedienza civile. I genitori hanno il diritto di opporsi ai compiti assegnati durante i 15 giorni di vacanze natalizie