Il Piano per l’Inclusione è deliberato dal Collegio dei Docenti ed è redatto in conformità al Decreto Interministeriale n.182/2020. Fa parte del PTOF ma, come vedremo, non può non seguire forme e modalità di aggiornamento annuale che, quasi tutti i collegi dei docenti, effettuano tra maggio e giugno (meglio). La Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 “Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica – Indicazioni operative” fa riferimento all’ex PAI (Piano annuale per l’inclusività) quale strumento di auto riflessione delle scuole sul loro grado di inclusività e la nota ministeriale prot. 1551/2013 lo definisce “lo strumento che deve contribuire ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei risultati”.
Il Decreto Interministeriale n.182 del 29 dicembre 2020
Il Governo, relativamente alla sola area della disabilità certificata, ha successivamente emanato il Decreto Interministeriale n.182 del 29 dicembre 2020 che si prefigge di chiarire, già a partire dall’articolo 1, i criteri di composizione e l’azione dei gruppi di lavoro operativi per l’inclusione:
- GIT: i gruppi per l’inclusione territoriale;
- GLO: il gruppo di lavoro operativo per l’inclusione di cui all’articolo 9, comma 10 del DLgs 66/2017;
- GLI: il Gruppo di lavoro per l’inclusione, di cui all’articolo 9, comma 8 del DLgs 66/2017;
- e, in particolare, di uniformare a livello nazionale le modalità di redazione dei Piani Educativi Individualizzati (PEI).
L’ambiente di apprendimento inclusivo
Il testo normativo – come specifica nel PI aggiornato a maggio 2023 l’Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Orbetello (GR) – parla di ambiente di apprendimento inclusivo come contesto facilitatore per attività e partecipazione dello studente alle attività della propria classe e alla vita scolastica in generale. Presupposto imprescindibile per raggiungere questo obiettivo è il coinvolgimento della componente docente: a tal fine, l’art. 10 del decreto si focalizza sulla necessità di mettere in luce nel PEI i necessari adattamenti disciplinari e i criteri di valutazione da adottare nel percorso educativo.
L’impianto normativo
Il nuovo impianto normativo comprende il Decreto citato con i relativi allegati e note di chiarimento (scaricabili al link https://www.istruzione.it/inclusione-e-nuovo-pei/decreto-interministeriale.html ).
Il decreto introduce notevoli novità in merito a due tematiche principali:
- Composizione e modalità organizzative ed operative del GLO (gruppo di lavoro operativo per l’inclusione)
- Composizione e modalità organizzative ed operative del GLI (gruppo di lavoro per l’inclusione)
- Criteri, tempistiche e modalità di stesura del PEI (Piano Educativo Individualizzato).
PEI come perno di un progetto educativo integrato
Alla luce di quanto sopra esposto, il decreto segna indubbiamente un importante passaggio nella normativa sull’inclusione poiché pone un più deciso accento sulla definizione del PEI come perno di un progetto educativo integrato, come raccordo dell’operato di diverse figure professionali in costante dialogo e riunite in un gruppo di lavoro. In particolare, specifica che il PEI è elaborato e approvato dal GLO. Esso – come specifica nel PI aggiornato a maggio 2023 l’Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Orbetello (GR) diretto, con eccezionali competenze, dal Dirigente Scolastico prof.ssa Marinella Pascale – è strumento di progettazione educativa e didattica e ha durata annuale. Il GLO elabora e approva il PEI tenendo in massima considerazione ogni apporto fornito da coloro che sono ammessi alla partecipazione ai suoi lavori, motivando le decisioni adottate in particolare quando esse si discostano dalle proposte formulate dai soggetti partecipanti. Il Dirigente scolastico può autorizzare, ove richiesto, la partecipazione di non più di un esperto indicato dalla famiglia. La suddetta partecipazione ha valore consultivo e non decisionale.
GLO e verifica finale
Il GLO si riunisce ogni anno, entro il 30 di giugno, per la verifica finale e per formulare le proposte relative al fabbisogno di risorse professionali e per l’assistenza per l’anno successivo. La finalità del piano è quella di rendere evidenti, in primo luogo, all’interno dell’Istituto gli elementi di positività e di criticità nel processo di inclusività, rilevando le tipologie dei diversi bisogni educativi speciali e le risorse impiegabili, l’insieme delle difficoltà e dei disturbi riscontrati. Gli aspetti di sintesi del presente Piano per l’Inclusione sono utili per orientare l’azione del nostro Istituto, definire i piani d’azione e le azioni di formazione.
Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI)
Il Gruppo di Lavoro per l’ Inclusione (GLI) viene istituito con il Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 66 art.9. si legge “Presso ciascuna istituzione scolastica è istituito il Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI). Il GLI è composto da docenti curricolari, docenti di sostegno e, eventualmente da personale ATA, nonché’ da specialisti della Azienda sanitaria locale del territorio di riferimento dell’istituzione scolastica. Il gruppo è nominato e presieduto dal dirigente scolastico ed ha il compito di supportare il collegio dei docenti nella definizione e realizzazione del Piano per l’inclusione nonché’ i docenti contitolari e i consigli di classe nell’attuazione dei PEI. In sede di definizione e attuazione del Piano di inclusione, il GLI si avvale della consulenza e del supporto degli studenti, dei genitori e delle associazioni delle persone con disabilità maggiormente rappresentative del territorio nel campo dell’inclusione scolastica. Al fine di realizzare il Piano di inclusione e il PEI, il GLI collabora con le istituzioni pubbliche e private presenti sul territorio”.
Il Piano per l’Inclusione e il necessario aggiornamento annuale: serve
Il Piano per l’Inclusione (ex P.A.I.) è, dunque, deliberato dal Collegio dei Docenti, è parte integrante del PTOF in quanto definisce le modalità per l’uso coordinato delle risorse (incluse misure sostegno sulla base dei singoli P.E.I.) per il superamento delle barriere e l’individuazione dei facilitatori del contesto di riferimento e per progettare e programmare gli interventi di miglioramento della qualità dell’inclusione scolastica. Dunque, va aggiornato, necessariamente, annualmente. Serve, dunque, colmare il parziale vuoto normativo (un regolamento sarebbe utile).
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