Il prof Daniele Manni vince il Premio Speciale della Giuria presso i GESS Education Awards

Il prof Daniele Manni vince il Premio Speciale della Giuria presso i GESS Education Awards

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Martedì 31 ottobre a Dubai, negli Emirati Arabi, ha avuto luogo la cerimonia finale dei prestigiosi GESS Education Awards 2023, con l’annuncio dei vincitori nelle nove categorie previste e dei due super Premi Speciali della Giuria, i “Judges Commendation Award”. Questi ultimi sono stati assegnati alla docente ghanese Jusinta Kwakyewaa e al docente pugliese Daniele Manni, per la didattica innovativa e l’Educazione all’Imprenditorialità. È la prima volta che un italiano vince il GESS Education Award. Manni non ha potuto presenziare fisicamente alla finale e non era prevista la trasmissione in diretta sul web, ha quindi appreso solo successivamente della bella notizia.

«Ero assolutamente certo di non aver vinto – dichiara Daniele Manni – in quanto molto spesso i vincitori vengono contattati dall’organizzazione qualche giorno prima dell’evento, per essere certi della presenza o per invitare a preparare una breve presentazione. Ero comunque molto contento e orgoglioso di come era già andata in quanto non succede certo tutti i giorni di essere selezionati tra i 13 docenti al mondo finalisti ad un premio internazionale. Inutile nascondere che oggi, con questa bella notizia giunta a sorpresa, sono letteralmente senza parole e infinitamente grato a tutti i componenti della giuria internazionale. Non posso non dedicare questo premio a tutte le persone a cui voglio bene e, ovviamente, a tutti i miei meravigliosi studenti, senza di loro sarei probabilmente un semplice informatico innamorato dello spirito imprenditoriale.»

Daniele Manni è stato selezionato dalla giuria internazionale in quanto sprona e guida gli studenti nella creazione di startup, ha ideato un percorso quadriennale di auto-imprenditorialità, ha concepito la scuola studente-centrica e i suoi studenti creano imprese sociali di grande impatto. Manni era l’unico docente italiano tra tutti i 100 finalisti. Non era però la prima volta che un italiano era in finale, in passato infatti, per tre anni consecutivi (2018, 2019 e 2020), è risultato finalista il docente bergamasco Armando Persico, anche lui fautore di una didattica improntata all’Imprenditorialità.

Manni ha 64 anni, insegna informatica presso l’Istituto “Galilei-Costa” di Lecce da 33 anni e Educazione all’Imprenditorialità da 20. Pur insegnando sempre in Italia, è probabilmente più conosciuto all’estero che nel nostro paese in quanto nel 2015 è risultato tra i 50 finalisti al mondo al Global Teacher Prize (il premio “Nobel” degli insegnanti), nel 2018 e 2020 ha conquistato il podio degli Entrepreneurship and Innovation Teaching Awards, e nel 2020 è stato il primo docente italiano a vincere il Global Teacher Award, e ora il primo a vincere iI GESS Education Award. Mentre in Italia, tra gli altri riconoscimenti, ha ricevuto il titolo di Docente dell’Anno 2020.

Le idee, le attività e le pratiche didattiche innovative che hanno permesso a Manni di vincere sono: 

1.   Educazione all’Imprenditorialità – Da 20 anni incentiva, sprona e accompagna tutti i suoi studenti, a partire da 14 anni, nella creazione e conduzione di micro idee imprenditoriali reali (startup). Grazie a questa pratica, oltre a dare basi solide ed esperienza a coloro che intendono diventare realmente imprenditori, tutti gli studenti acquisiscono la Entrepreneurial Mindset (mentalità imprenditoriale) che fornisce loro tutta una serie di competenze trasversali (soft skills) importantissime per ogni loro possibile futuro, come il problem solving, il lavorare in team, la leadership, la resilienza, il pensiero critico, il parlare in pubblico, la gestione dell’errore e del fallimento e, soprattutto, la fiducia in sé e nelle proprie capacità. Da qualche anno il prof fa praticare questa esperienza anche a studenti di 12/13 anni, di seconda e terza media, con risultati sorprendenti;

2. Ideazione di un percorso sperimentale quadriennale (diploma in 4 anni) unico in Italia – Nel 2017 il Ministero dell’Istruzione ha approvato il progetto disperimentazione quadriennale improntato all’auto-imprenditorialità, presentato dall’Istituto “Galilei-Costa”, a dir poco rivoluzionario. Prevede infatti ore di lezione in compresenza tra diversi docenti, la presenza di nuove discipline non convenzionali come il debate, la creatività, il changemaking, la comunicazione e l’applicazione di nuove tecniche didattiche come lo storytelling, la classe capovolta e l’apprendimento cooperativo, oltre a numerosi incontri con imprenditori di successo e giovani startupper;

3.   Intuizione, progettazione  e sperimentazione della “Scuola studente-centrica” – Nel 2019 ha avvertito il bisogno di trasformare la scuola da “programma-centrica” (grande rilievo ai programmi da svolgere) o “classe-centrica” a “studente-centrica”, in cui viene data grande attenzione ai talenti, alle passioni, alle aspirazioni e alle potenzialità di ogni singolo studente. La sperimentazione è ancora in atto e prevede, da un lato, una nuova visione di scuola che la vede impegnata ad essere un atelier di stimoli, un osservatorio di interessi e una palestra di crescita e, dall’altro, un originale sistema di valutazione basato sulla scala “DAIE”. Quest’ultima prevede quattro stati: Demotivato, Attento, Interessato e Esperto;

4.   Coaching e mentoring delle startup sociali di successo dei suoi studenti come Mabasta (anti bullismo), Etica Etnica (supporto a studentesse in Afghanistan), ECOisti (educazione alla sostenibilità e al rispetto) e Sportzine (lo sport per tutti) – Alcune startup sociali dei suoi studenti sono riuscite a raggiungere traguardi inimmaginabili. L’impresa sociale contro il bullismo “Mabasta” condotta dal 21enne Mirko Cazzato, oltre ad agire e ad essere conosciuta in tutta Italia, nel 2021 è stata inserita nella Top10 delle più impattanti al mondo (Global Student Prize). La neonata “Etica Etnica” vede cinque studenti impegnati ad aiutare e permettere a 10 studentesse in Afghanistan di frequentare la scuola, mentre i ragazzi di Sportzine, Filippo Milanese e Francesco Pio Manca, realizzano radiocronache delle partite in casa del Lecce ai tifosi non vedenti.

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