Il Sentiero del filosofo: la risposta alla pandemia dell’IIS Via dei Papareschi di Roma

Il Sentiero del filosofo: la risposta alla pandemia dell’IIS Via dei Papareschi di Roma

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Il “Sentiero del filosofo” è un percorso pedonale contemporaneo, realizzato a Kyoto, lungo un canale fiancheggiato da ciliegi, tra Ginkaku-ji e Nanzen-ji. Viene così chiamato perché si pensa che un influente filosofo e professore giapponese dell’Università di Kyoto, Nishida Kitarō, si recasse qui per la meditazione quotidiana. Già molto prima, Aristotele teneva i suoi discorsi filosofici passeggiando sotto un portico chiamato “peripato” e i suoi discepoli vennero appunto chiamati peripatetici. L’obiettivo, come per i filosofi ricordati, è sempre stato quello di contrib’uire al miglioramento della vita dei giovani, di creare una scuola inclusiva e non selettiva, che li aiuti a crescere e formarsi e che sia per loro un luogo bello ed accogliente: l’esempio di qualcosa che, pur se in un contesto pieno di difficoltà, funziona e fa stare bene. In questo caso siamo a Roma e ad ispirarlo, secondo il racconto della sua ideatrice, Prof. Anna Lucia Micheli, sono stati il desiderio di lavorare negli spazi aperti degli studenti, l’idea di poter innovare l’attività didattica da parte di un gruppo di docenti anche attraverso la ricerca di ambienti di apprendimento alternativi e uno sguardo dalla finestra dell’aula su un’ampia zona di verde non ancora resa fruibile.

L’IIS “Via dei Papareschi” è una scuola che ha la vocazione a promuovere benessere e armonia nella comunità educante, attraverso una sinergia positiva all’interno della sede scolastica e all’esterno, facilitata da una situazione logistica favorevole, immersa nel verde della sede succursale in via delle Vigne, zona ovest della Capitale, di fronte a Corviale.

L’impegno congiunto della Dirigente Paola Palmegiani, sempre pronta a cogliere e valorizzare le proposte dei docenti, la collaborazione con le Istituzioni locali e la grande disponibilità dei ragazzi e dei genitori a cogliere l’idea dell’innovazione, hanno prodotto quello che oggi abbiamo visto con i nostri occhi: una dimensione nuova e insieme antica per dialogare insieme, riflettere sui temi e sulle domande che ci poniamo per vivere oggi.

I latini solevano dire “primum vivere deinde filosofare”: credo che i ragazzi oggi ci abbiamo dimostrato che si può vivere filosofando, senza un prima e un dopo.

Inoltre, la dimensione civica di questo progetto è quella di aver “strappato” un pezzo di terra al dis-ordine per conquistare spazio di incontro, condivisione, approfondimento, crescita e per imparare il rispetto e la tutela della “res pubblica”.

Lungo il Sentiero del filosofo sono state allestite tre Aule Didattiche all’aperto intitolate, attraverso un lavoro di ricerca che ha coinvolto tutte le classi dell’Istituto, per la filosofia della pace a Hannah Arendt, per la matematica a Ada Lovelace e per la musica per la pace a Bob Dylan. Infine, un ulteriore spazio didattico è costituito da un orto biologico, sviluppo del progetto Ti porto con me, curato dalla Prof.ssa Anna Teresa Di Cecca, per promuovere l’inclusione a partire da studentesse e studenti con diversa abilità.

Contemporaneamente, nella sede centrale, in Via dei Papareschi, è stato allestito uno spazio esterno, adibito ad aula per lezioni all’aperto, intitolato al poeta romantico inglese John Keats.

L’inaugurazione che si è tenuta il giorno 30 maggio è stata accompagnata dall’accoglienza e dalle spiegazioni degli splendidi ragazze e ragazzi dell’Istituto, preparati e consapevoli: Adriano Chiusi, Gaia Stella, Leonardo Iodice e Francesco Massa, in rappresentanza di entrambe le sedi della scuola e dei diversi indirizzi di studio presenti nell’Istituto.

Ad accompagnare la dirigente Palmegiani, il Presidente dell’XI Municipio Gianluca Lanzi con l’Assessore alla scuola Claudia Bruschi, che si è impegnato fin da subito per la cura e la conservazione dell’area nel tempo ed ha sottolineato come la sinergia tra i diversi Enti abbia consentito di restituire l’immagine di una Pubblica Amministrazione che sa realizzare i propri progetti con concretezza, velocità e alta qualità.

Il sentiero è immerso nel verde, recuperato all’abbandono per promuovere una fruizione civica della comunità scolastica ed è stato ornato con 50 piante donate per il progetto dai Carabinieri forestali di Castel Fusano, presenti alla cerimonia con la Maresciallo Roberta Zini e l’Appuntato Patrizia Spuri e 90 piante donate dai Carabinieri di Sabaudia. Tra queste la gemma del ficus dell’albero della legalità del giudice Giovanni Falcone.

Grande apprezzamento per il progetto e per tutti quelli che hanno collaborato all’impresa  è stato espresso dalla Preside Anna Paola Tantucci, Presidente dell’EIP Italia e dai Dirigenti scolastici Francesco Rovida e Ottavio Fattorini, dell’Ufficio Studi dell’Associazione, che è ospitata da alcuni anni presso l’Istituto per aver visto realizzata “una scuola strumento di pace” quale l’ avevano  immaginata Jean Piaget e Jacques Muhlethaler, dalla sua fondazione nel 1968 a Ginevra e Guido Graziani e Aldo Capitini quando nel 1972 avevano fondato a Roma la sezione italiana che oggi compie cinquant’anni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, , Pubblicato da Redazione Tuttoscuola
Il “Sentiero del filosofo” è un percorso pedonale contemporaneo, realizzato a Kyoto, lungo un canale fiancheggiato da ciliegi, tra Ginkaku-ji e Nanzen-ji. Viene così chiamato perché si pensa che un influente filosofo e professore giapponese dell’Università di Kyoto, Nishida Kitarō, si recasse qui per la meditazione quotidiana. Già molto prima, Aristotele teneva i suoi discorsi […]
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