politica Mezzogiorno, 3 agosto 2022 – 08:16 «Non capisco mio cugino, è senza coerenza. Oggi che Calenda è pienamente alleato con il Pd cade ogni velo» di Angelo Agrippa Paolo ed Ermanno Russo Sessant’anni di vite parallele, lui e il cugino. Prima nella professione — Ermanno ginecologo e Paolo oculista — e poi in politica. Fino allo strappo: consumatosi — si racconta — già con la candidatura a capolista di Forza Italia di Ermanno alle ultime consultazioni regionali del 2020, finite con un tonfo elettorale dopo 28 anni di ininterrotta militanza e di impegno in consiglio regionale, dove è stato più volte anche nelle vesti di assessore e nell’ultima fase di vice presidente dell’assemblea. E poi la rottura definitiva con il passaggio di Paolo in Azione di Calenda. Politica affare di famigliaI Russo di Marigliano da generazioni solcano il mare procelloso della politica: prima con il Psdi di Giuseppe Saragat, di cui è come se fossero stati un po’ i soci di riferimento in Campania, e poi con gli ultimi eredi in Forza Italia. Quirino (il papà di Ermanno) avvocato, fu deputato e assessore regionale e provinciale del sole nascente. Così Vincenzo Mario Russo, eletto nel primo consiglio regionale della Campania, sempre nel Psdi. Giuseppe Russo (il papà dell’attuale deputato Paolo: preside e insegnante di latino nei licei) fu consigliere provinciale. Fino ad arrivare agli attuali discendenti: Ermanno e Paolo Russo. Una vita nello stesso partitoUn po’ come i fratelli De Filippo della politica. Il parlamentare: con il vezzo invernale di avere una sciarpa costantemente avvolta intorno al collo, ma forse più per darsi un tono da sottile ragionatore. Ed il consigliere regionale: discreto, riservato, fino a sfiorare l’evanescenza. Una vita insieme, prima con il sole nascente, poi con quello tramontante di Forza Italia, ma recitando puntualmente su palcoscenici diversi. Uno alla Camera, l’altro alla Regione. «Alle ultime Regionali — ha rimproverato Ermanno in una intervista a il Denaro — ero capolista di Forza Italia e lo slogan che scelsi fu: Con coerenza. Oggi leggo di tanti esponenti, anche campani, di Forza Italia, che si affannano a dire che non hanno cambiato loro, ma è il partito che ha cambiato identità. Fandonie. Per salvaguardare le proprie rendite di posizione si arriva a compiere il cosiddetto salto della quaglia ad un mese dal voto, mortificando elettori e territori». Ermanno: «Perché il salto di schieramento?»Insomma, lo strappo del deputato e cugino Paolo non gli è andato giù, ora che è passato armi e bagagli sulla scialuppa di Calenda, pronto ad afferrare l’opportunità di una rielezione. «Assolutamente no, non mi va giù — conferma l’ex consigliere regionale —. Oggi che Azione è pienamente alleata del Pd cade ogni velo. Non si spiega il motivo di questo salto di schieramento. O forse sì. Già alle scorse elezioni regionali si era capito: gli stessi che hanno abbandonato Forza Italia fecero finta di sostenere i candidati azzurri. Carfagna si inventò quella ostilità contro Caldoro». Ed il cugino fedifrago o tradito dal Berlusconi che si scioglie dinanzi al radicalismo della destra? «Macché Berlusconi leghista. A Paolo voglio bene, figuriamoci. È mio cugino. Ma non condivido la sua nuova posizione politica. Ha voluto seguire Mara. Tuttavia, dove sono le ragioni della coerenza o vale solo la convenienza?». Paolo: «Ho perso la strada di casa»Il deputato Paolo, intanto, dopo sei legislature consecutive con la bandiera di Forza Italia (è stato presidente sia della commissione Agricoltura, sia di quella sui Rifiuti) ha raccontato che ora non riusciva più a trovare la strada di casa. Che non sapeva più con chi parlare, dopo la definitiva uscita di scena di personalità del calibro di Lucio Colletti, Saverio Vertone, Beppe Pisanu, Antonio Martino e Giuliano Urbani. Sebbene poi abbia imparato a parlare a lungo, in Fi Campania, con De Siano e Cesaro. Fino ad abiurare la sua fede azzurra a causa dell’avvicinamento del partito alle tesi sovraniste di Salvini e Meloni: «Non è neanche una costola, ma una loro falangetta». Ed il cugino Ermanno, ora, cosa farà alle elezioni politiche? «E cosa vuole che faccia? — replica indignato — Sosterrò i candidati di Forza Italia, ovvio. Partecipo alla campagna elettorale del partito. Ho una coerenza, io». Dal sole nascente a quello calante: è tutto ciò che resta del giorno. La newsletter del Corriere del MezzogiornoSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 3 agosto 2022 | 08:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-08-03 14:20:00, «Non capisco mio cugino, è senza coerenza. Oggi che Calenda è pienamente alleato con il Pd cade ogni velo»,