Il talento, la tenacia, l’autostima Obiettivo 5: l’impervio sentiero della parità

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di Flavia Fiorentino

Secondo giorno del campus di formazione dove gli studenti romani, tra interviste, inchieste e dibattiti hanno avuto anche l’occasione di scrivere un curriculum e analizzare le proprie abilità personali in laboratori andati esauriti in pochi minuti

Nel secondo giorno di Obiettivo 5 , il campus del Corriere alla Sapienza, tra interviste, inchieste e dibattiti sui sentieri ancora impervi della parità di genere, gli studenti hanno avuto anche l’occasione di scrivere un curriculum e analizzare le proprie abilità personali in laboratori andati esauriti in pochi minuti. Si è parlato di diversità come risorsa e di «tecniche» di misurazione per la parità di genere all’interno di un’azienda e anche nel mondo della finanza per poi approdare sul terreno degli affetti e delle emozioni con l’aiuto di Vittorio Lingiardi, psichiatra e psicanalista che ha spiegato quanto sia sottile il confine tra narcisismo sano e patologico e come il piacere di piacere possa trasformarsi in dolore, troppo spesso per le donne.

Teatro di Obiettivo 5 del Corriere, anche la Facoltà di lettere dove, con Caterina Caselli e Paolo Mieli, due personaggi che di talento se ne intendono, si è indagato, insieme a Giuseppe Di Piazza, sulla natura di questo tesoro e come fare a tenerlo vivo dopo averlo riconosciuto. «Avevo appena compiuto 18 anni, era il 1966 — ha ricordato la grande cantante e discografica — mi esibivo al Piper e qualcuno suggerì a Stanislao Sugar di fare un salto lì per vedermi. Gli piacqui, più avanti sposai suo figlio». Quattro anni di trionfi, poi, nel 1970, si ritira dalle scene e comincerà a cercare in altri giovani quel talento che per lei era stato così prezioso: arriveranno i successi di Andrea Bocelli, Giuni Russo, Elisa, Malika Ayane e moltissimi altri. «La tua genialità — ha sottolineato Mieli — è stata quella di aver voluto “restituire” con gratitudine la stessa attenzione di cui eri stata protagonista. Il talento ha bisogno di cura, tenacia, energia. Si deve avere la capacità di rinnovarsi aprendosi agli altri», ha concluso lo storico e giornalista.

Intanto, sempre ieri matina, nell’Aula Magna del Rettorato, andava in scena un inedito viaggio antropologico, accompagnati dalla professoressa Cristina Cenci, sulle ragioni profonde della diminuzione delle nascite nel nostro Paese. Margherita Improta, 18 anni appena compiuti, è in prima fila: «So già ora che un giorno mi troverò in difficoltà su lavoro quando aspetterò un figlio». Al museo dei gessi le postazioni di Manpower accolgono i ragazzi per consigliare un approccio efficace al mercato del lavoro e accanto Ilaria Zocchi e Rosy Cosco, consulenti di Young woman network commentano: «Qui le ragazze sono in fila per confrontarsi sulle soft skills, ma abbiamo trovato timori e disorientamento». All’evento sul talento infine c’è Rachele Romano, 21 anni, cantante dei Maga dog, una band di Colli Albani: «La musica è il mio sogno, ma la pandemia ha frenato tutto».

12 marzo 2022 (modifica il 12 marzo 2022 | 07:16)

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