Svolta lo scorso 27 aprile l’informativa sul riparto delle risorse PNRR per nuove competenze, nuovi linguaggi e formazione del personale e piano di semplificazione amministrativa presentato dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, nei giorni scorsi. Presentati dunque i 20 interventi progettuali con la data entro la quale si pensa di riuscire a realizzarli. Di questi ben 17 si prevede di completarli entro il dicembre del 2023, 2 (fascicolo digitale del dipendente e supplenze brevi e saltuarie) entro marzo 2024, 1 (incarichi individuali individuati alle scuole ad esperti) entro dicembre 2024, secondo quanto riferito dalla Flc Cgil.
Nel corso dell’informativa il MIM ha spiegato che la struttura del piano di semplificazionesi pone come obiettivi quelli di migliorare i servizi per le famiglie, di coprire le cattedre dal primo giorno di scuola, di coinvolgere tutti gli attori del sistema (famiglie, scuole, ministero ecc.) e di decomprimere il carico di lavoro delle segreterie scolastiche. Con questo scopo si pensa di intervenire sul piano dell’innovazione procedimentale/organizzativa, sul piano dell’organizzazione e anche sul piano normativo, ad esempio lavorando sulla revisione del Testo Unico della scuola.
Illustrate le priorità del Ministero relativamente al piano di semplificazione: sviluppare le procedure di nomina dei docenti a tempo indeterminato e dei supplenti per l’avvio regolare dell’anno scolastico; lavorare alle procedure per velocizzare il pagamento dei supplenti; varare entro luglio la piattaforma di servizio alle famiglie e sull’orientamento.
Proprio il sindacato Flc Cgil, ha commentato: “E’ per noi una continuazione di un lavoro già impostato nei lunghi mesi di gennaio ottobre 2022 e costituisce la sanzione di un metodo che abbiamo sempre proposto, e cioè di dare sistematicità ad un tema che non poteva essere lasciato all’estemporaneità degli interventi contingenti e casuali”.
Per la Flc Cgil, in particolare, restano prioritari alcuni punti:
- eliminazione di passweb dalle scuole.
- Copertura di tutte le cattedre dal primo settembre.
- Pagamento tempestivo dei supplenti mese per mese e eliminazione di tutte le criticità procedurali che rendono difficoltoso a tale proposito la gestione delle scuole.
- Ricostruzioni di carriera da ricondurre alle sedi deputate (NoiPa) non essendo di competenza scolastica.
- Rifinanziamento delle casse scolastiche a gennaio, e non a aprile/maggio, di ogni anno dopo che le risorse sono state sottratte dal MEF a dicembre.
- Eliminazione anche con intervento di legge del contenzioso innescato dai ricorsi per le ricostruzioni di carriera (l’amministrazione risulta ormai sempre soccombente e dovrebbe prendere atto della realtà senza scaricare sulle scuole un immane lavoro che è al di sopra delle loro forze).
- Gestione più oculata degli infortuni con una tempistica più dilatata, non le sole 48 ore, delle denunce.
- Applicazione delle misure amministrative varate per la pubblica amministrazione dal primo settembre, essendo le scuole programmate per il periodo settembre- agosto di ogni anno.
- Rafforzamento del Sidi troppo lento per le esigenze scolastiche al fine di evitare il ricorso ad applicativi privati.
“Su alcune questioni occorre avere una interlocuzione di carattere politico – dichiara il sindacato -. Ad esempio la revisione del Testo Unico delle leggi scolastiche: è operazione certamente da fare, ma occorre un confronto approfondito, di metodo e di merito, dal momento che la variazione di quelle norme a volte in passato ha consentito interventi innovativi, non tutti positivi, che non erano di semplice riordino delle norme vigenti”.
All’incontro del 27 aprile seguirà una convocazione riguardante i temi di cui si prevede una realizzazione a breve scadenza.
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