Il nuovo anno si è aperto con l’indiscrezione sulle nuove proposte del Ministero dell’Istruzione e del Merito per quanto riguarda il reclutamento dei docenti.
Diverse le proposte in campo: il governo, infatti, sta ragionando sulla possibilità di introdurre concorsi regolari con cadenza annuale, ponendo particolare attenzione nei confronti dei precari storici della scuola, oppure della possibilità di attuare una fase transitoria, in cui le assunzioni avverrebbero dalle attuali graduatorie, con appositi percorsi formativi e prove in modo da rispondere agli standard richiesti per la selettività delle procedure.
La proposta si inserisce in quadro già complesso, in cui le immissioni in ruolo dei docenti seguono l’ordine e le procedure già stabilite dalla normativa vigente.
50% alle GaE e 50% ai concorsi
In particolare, per l’anno scolastico 2023-24, le immissioni in ruolo dei docenti nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria, così come disciplinate dalla normativa vigente, prevedono una prima distinzione tra:
- GaE per il 50% dei posti vacanti;
- Graduatorie di merito per il restante 50% dei posti.
È previsto, poi, che i posti vacanti, non riservati agli iscritti nelle GaE, siano coperti preliminarmente, mediante scorrimento, dai vincitori del concorso ordinario 2016 (per gli idonei, invece, le graduatorie sono decadute in tutte le Regioni).
In secondo luogo, a seguito dell’esaurimento delle graduatorie dei vincitori del concorso ordinario 2016, le immissioni in ruolo avverranno:
- dalle graduatorie del concorso straordinario 2018 nel limite del 50% dei posti residui, con eventuale fascia aggiuntiva.
- i vincitori e gli idonei presenti nelle graduatorie del concorso ordinario 2020 (molto numerosi) per il restante 50% e comunque per il residuo dei posti rimasti vacanti a seguito dello scorrimento della graduatoria del concorso straordinario.
Pertanto, dopo aver individuato il contingente regionale spettante al concorso ordinario, il sistema informativo assegnerà agli aspiranti docenti, inseriti nella relativa graduatoria, fino al 50% (arrotondato per eccesso) delle disponibilità di ogni provincia, nel limite del contingente regionale, riservando il restante 50% agli aspiranti inseriti nella graduatoria di cui al DDG 1546/2018 (concorso straordinario 2018).
In ultimo, il personale scolastico potrà essere assunto mediante la cosiddetta call veloce, in base alla quale chi è interessato potrà essere assunto a tempo indeterminato in provincia o Regione diversa da quella di pertinenza delle relative graduatorie (GaE e GM), sui posti che non è stato possibile assegnare da GaE e GM.
Nelle sezioni di scuola dell’infanzia o nelle classi di scuola primaria che attuano le didattiche differenziate può essere nominato solo il personale in possesso del titolo di specializzazione nella specifica metodologia didattica.
Le immissioni in ruolo della scuola primaria, anche se riferite a posti di specialista di lingua inglese, saranno effettuate attingendo dalla graduatoria generale. Pertanto, nel momento in cui l’aspirante docente, immesso in ruolo da GaE, accetterà la nomina, dovrà rilasciare un’apposita dichiarazione relativa al possesso dei requisiti per l’insegnamento della lingua inglese. In caso di dichiarazione negativa, il candidato dovrà partecipare al un corso di formazione per l’insegnamento della lingua inglese.
In considerazione dei dati presentati dalla Flc CGIL, raccolti mediante un’indagine sistemica su tutti i siti degli Uffici Scolastici Regionali, emerge una forte discrepanza tra Nord e Sud. Infatti, già per le immissioni in ruolo dell’anno scolastico 2022/23, al Nord sono state ampiamente utilizzate le graduatorie del concorso ordinario 2020, anche in riferimento agli idonei non vincitori. Viceversa, al Sud, le graduatorie sono ancora sature, con un alto numero di idonei ancora in attesa di assunzione.
E per il sostegno?
Per quanto riguarda i posti relativi al sostegno, potranno essere assunti anche gli aspiranti docenti presenti nelle graduatorie regionali per specializzati, aggiornate con cadenza biennale.
Le graduatorie regionali sono usate in caso di incapienza di GaE, GM di concorsi ordinari o riservati e di qualsiasi altra graduatoria di procedure volte all’immissione in ruolo sui posti di sostegno per i rispettivi gradi, nei limiti delle facoltà assunzionali annualmente autorizzate per tale tipologia di posto.
Si attendono le indicazioni per la fase straordinaria
Grande attesa suscita la proposta, già inviata alla Commissione europea, di affiancare alla fase ordinaria una fase straordinaria di assunzioni, in modo da coprire quanti più posti possibili.