Immissioni in ruolo docenti 2023, si può partecipare per più classi di concorso?

Immissioni in ruolo docenti 2023, si può partecipare per più classi di concorso?

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Il docente, che concorre alle immissioni in ruolo per più classi di concorso, deve scegliere a monte quella per cui partecipare, escludendo le altre? Se sta svolgendo un dottorato di ricerca ed è individuato per l’assunzione, cosa può fare?

Quesito

Così chiede una nostra lettrice:

Sono una docente vincitrice di concorso ordinario 499/2020 sia per la CdC A011 (italiano e latino alle scuole secondarie di II grado) sia per la CdC A022 (materie letterarie per la scuola secondaria di I grado). Entrambe le graduatorie definitive sono già state pubblicate sul sito dell’USR di competenza. Mi chiedevo: al momento dell’espressione della provincia e della sede per la procedura di immissione in ruolo, avrò la possibilità di concorrere contemporaneamente per entrambe le classi di concorso, magari esprimendo un ordine di preferenza (nel mio caso, metterei per prima A011 e a seguire A022) oppure sarò costretta a rinunciare preliminarmente ad una delle due, senza però conoscere l’assegnazione finale della provincia e della sede? Inoltre, per gli aspiranti al ruolo attualmente impegnati in un dottorato universitario, è possibile accettare la sede per l’immissione in ruolo e ottenere immediatamente l’aspettativa per motivi di studio, anche per l’anno di prova? Questa possibilità, se c’è, esiste solo per i tre anni del percorso di dottorato, o anche per gli eventuali mesi finali necessari per il completamento della tesi di dottorato?

Rispondiamo al quesito della nostra lettrice, distinguendo le due domande poste: immissione in ruolo e congedo per dottorato di ricerca.

Immissione in ruolo

Queste la domanda relativa all’immissione in ruolo: al momento dell’espressione della provincia e della sede per la procedura di immissione in ruolo, avrò la possibilità di concorrere contemporaneamente per entrambe le classi di concorso, magari esprimendo un ordine di preferenza (nel mio caso, metterei per prima A011 e a seguire A022) oppure sarò costretta a rinunciare preliminarmente ad una delle due, senza però conoscere l’assegnazione finale della provincia e della sede?

Le immissioni in ruolo, com’è ormai noto, si svolgono in modalità informatizzata e gli aspiranti sono chiamati a presentare due distinte istanze (sarà l’USR/USP competente a convocare gli interessati tramite appositi avvisi: uno per la prima istanza, un altro per la seconda):

  1. la prima domanda si presenta per indicare l’ordine preferenziale di province/classe di concorso/tipo di posto (gli aspiranti delle GM scelgono, in ordine di preferenza, le province della regione in cui hanno svolto il concorso, unitamente alla classe di concorso/tipo di posto; gli aspiranti inseriti nelle GaE, invece, non scelgono la provincia, che è quella di inserimento in graduatoria, ma soltanto la classe di concorso/tipo di posto);
  2. la seconda domanda per indicare l’ordine di preferenza delle sedi/scuole disponibili in cui l’aspirante intende essere assegnato.

Pertanto, la nostra lettrice dovrà indicare nella prima domanda l’ordine di priorità delle classi di concorso con cui preferisce essere individuata per il ruolo (quindi indicherà per prima la classe di concorso a lei gradita) e l’ordine delle province in cui essere assegnata. Una volta poi assegnatale la provincia e la classe di concorso di assunzione, con la seconda domanda indicherà le sedi/scuole ove essere assunta nella provincia attribuitale. 

In definitiva, all’esito della prima domanda la lettrice conoscerà la classe di concorso di immissione in ruolo, mentre per l’altra classe di concorso non assegnatale la “corsa” si ferma (con la predetta individuazione), per cui non potrà conoscere l’eventuale sede e provincia per tale ultima classe di concorso per la quale non è individuata ai fini dell’assunzione.

Dottorato di ricerca, aspettativa e anno di prova

Questa la domanda della lettrice relativa al dottorato di ricerca: Inoltre, per gli aspiranti al ruolo attualmente impegnati in un dottorato universitario, è possibile accettare la sede per l’immissione in ruolo e ottenere immediatamente l’aspettativa per motivi di studio, anche per l’anno di prova? Questa possibilità, se c’è, esiste solo per i tre anni del percorso di dottorato, o anche per gli eventuali mesi finali necessari per il completamento della tesi di dottorato?

Il DM n. 226/2022, disciplinante il percorso di formazione e periodo annuale di prova, all’articolo 2, comma 3 dispone quanto segue:

Il percorso di formazione e periodo annuale di prova in servizio è rinviabile nei casi di fruizione di assegno di ricerca o di frequenza di dottorato di ricerca, sino al primo anno scolastico utile dopo la fine dell’impegno, oltre che in tutti gli altri casi previsti dalla normativa vigente

Il docente che frequenta un dottorato di ricerca, dunque, può rinviare l’anno di prova, sino al primo anno scolastico utile dopo la fine dell’impegno. Dalla disposizione in esame è chiaro che l’aspettativa per il predetto dottorato può essere fruita sin da subito e, come chiarito dall’USR Campania con nota n. 33274 del 01/09/2022, il dottorato costituisce uno dei motivi che permettono il differimento della presa di servizio:

  • Il divieto di cumulo di impegni da parte dei dipendenti della P.A. di cui all’art. 53 Dlg. 165/200 (e successive modifiche ed integrazioni) non riguarda i dottorandi, in quanto il dottorato di ricerca è un corso di studio universitario, come lo sono i corsi di laurea, master, corsi di perfezionamento. Pertanto, le SS.LL. dopo aver acquisito la comunicazione di accettazione della nomina in ruolo, provvederanno ad emettere il provvedimento di differimento della assunzione in ruolo, per la durata del corso di dottorato, reiterandolo per ogni anno scolastico e fino al completamento del corso stesso

In definitiva, se l’USR di competenza opererà come quello per la Campania, la lettrice differirà la presa di servizio. Viceversa, considerato che la frequenza del dottorato non rientra nella casistica del divieto di cumulo di impeghi, considerato che trattasi di corso di studio, la lettrice prenderà servizio e richiederà il congedo straordinario (non l’aspettativa per motivi di studio) per la frequenza del dottorato. Quanto alla proroga del predetto congedo, la stessa non è possibile in quanto, come chiarito anche dalla nota 3567 del 12/02/2021 dell’USR Sicilia, ove leggiamo:

L’art. 2 della Legge 13 agosto 1984, n. 476 prevede la concessione del congedo straordinario per il periodo di durata del corso, nel cui ambito non può, quindi, prefigurarsi la preparazione e la discussione della tesi: in tal senso ha fornito il proprio parere l’Ufficio legislativo di questo Ministero, appositamente interpellato in merito. Non si ritiene pertanto possibile la concessione di una proroga del congedo straordinario oltre tale limite, anche in considerazione dell’aggravio di spesa che ne deriverebbe, che, peraltro, non troverebbe giustificazione in alcuna disposizione normativa. Si ritiene, tuttavia, possibile che, come rilevato dallo stesso Ufficio legislativo, il personale interessato possa richiedere, per il tempo necessario alla preparazione della relazione finale, l’aspettativa per motivi di studio di cui al comma 2 dell’art. 18 del CCNL comparto scuola.

Dunque, ai fini della preparazione della tesi finale, la lettrice potrà chiedere l’aspettativa non retribuita per motivi di studio, di cui all’articolo 18/2 del CCNL 2007.

Conclusioni

Sintetizzando quanto detto sopra, nostra lettrice:

  • potrà concorrere, ai fini delle immissioni in ruolo, per le due classi di concorso di inclusione in GM, indicando l’ordine di priorità nella prima domanda, che presenterà ai fini della scelta della provincia e della classe di concorso di eventuale assunzione a tempo indeterminato;
  • potrà rinviare l’anno di prova per la frequenza del dottorato;
  • potrà fruire del congedo straordinario ovvero del differimento della presa di servizio;
  • non potrà allungare il congedo straordinario, ma per concludere la tesi potrà ricorre all’aspettativa per motivi di studio (aspettativa non retribuita).

Immissioni in ruolo docenti 2023, ecco come si svolgeranno. Novità per compilazione della domanda [LO SPECIALE]

La consulenza

Per info è possibile scrivere all’indirizzo [email protected] (non è assicurata risposta individuale).

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