Mohammed bin Salman, gli Stati Uniti sostengono l’immunità nel processo per l’omicidio Khashoggi

L’opinione è arrivata dal dipartimento di giustizia su richiesta del dipartimento di Stato . La fidanzata di Khashoggi: «Biden ha tradito Jamal»

Dalla nostra corrispondente
New York – Il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha raccomandato l’immunità per il principe saudita Mohammad bin Salman, per l’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi avvenuto nel consolato saudita di Istanbul nel 2018. Il caso è sotto esame di un tribunale americano, in seguito alla denuncia della fidanzata di Khashoggi, Hatice Cengiz. Un rapporto della Cia desecretato proprio dal presidente Joe Biden indica che il leader de facto dell’Arabia saudita sarebbe il mandante di quell’omicidio. Ora il dipartimento di Giustizia, senza scendere nel merito delle colpe del principe, scrive che la legge internazionale non permette di processare i capi di stato di altri paesi: a settembre Mohammed bin Salman (spesso identificato attraverso le sue iniziali, Mbs) è diventato infatti formalmente primo ministro (anche se era di fatto al potere dal 2017). La decisione ultima spetterà al giudice, ma un tribunale degli Stati Uniti non rovescerebbe mai una raccomandazione simile da parte del dipartimento di Giustizia, dicono gli esperti.

Era da considerarsi improbabile che gli Stati Uniti, partner commerciale e alleato dell’Arabia saudita, facilitassero l’arresto di Mbs. Ma garantirgli l’immunità in questo modo ha provocato le proteste dei gruppi per i diritti umani. La fidanzata di Khashoggi che richiede un risarcimento di danni da parte del Regno saudita, ha accusato Biden di aver tradito il giornalista: «Oggi Jamal è morto di nuovo».

La segretaria generale di Amnesty International Agnes Callamard ha criticato sia Trump che Biden per la scelta di archiviare il caso. Sarah Leah Whitson, direttrice esecutiva di Dawn, ha scritto su Twitter che è «assolutamente paradossale che Biden abbia assicurato che Mbs sfugga alla giustizia, visto che proprio questo presidente aveva promesso agli americani che avrebbe fatto tutto il possibile perché ci fosse giustizia». Il figlio di un agente della sicurezza in esilio in Canada, Saad al-Jabri, dichiara che questa decisione dà al leader saudita «licenza di uccidere». Il Regno saudita ha condotto un processo a porte chiuse, nel quale ha concluso che la morte di Khashoggi è stata il risultato di un’azione «fuori controllo» di agenti mandati a persuadere il giornalista a tornare a casa, negando ogni responsabilità di Mbs. L’episodio va letto anche nel contesto della necessità di Washington di migliorare i rapporti con il principe. Dopo aver giurato di fare dell’Arabia saudita uno «Stato-paria», Biden ha detto la scorsa estate di voler «ricalibrare» i rapporti.

A luglio, dopo il famoso pugno contro pugno con il principe (si voleva evitare una stretta di mano, ma le critiche sono state anche maggiori), le cose non sono migliorate. Il rifiuto di Riad di aumentare la produzione di petrolio per abbassare i prezzi negli Stati Uniti è un chiaro messaggio agli occhi dell’Amministrazione, come la relazione di Riad si rafforza con Russia e Cina. Se le elezioni presidenziali del 2024 vedranno Trump contro Biden non c’è dubbio che Mbs tiferà per l’ex presidente, che scelse Riad come prima tappa all’estero.

18 novembre 2022 (modifica il 18 novembre 2022 | 19:13)

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, 2022-11-18 18:13:00, L’opinione è arrivata dal dipartimento di giustizia su richiesta del dipartimento di Stato . La fidanzata di Khashoggi: «Biden ha tradito Jamal», Viviana Mazza

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