Imparare la matematica giocando. Al via il nuovo progetto della Fondazione Agnelli

Imparare la matematica giocando. Al via il nuovo progetto della Fondazione Agnelli

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di Redazione Universit

Presentato a Napoli coinvolge 88 classi e verr valutato dall’Universit di Cagliari. L’obiettivo aumentare l’apprendimento della matematica e ridurre i divari di genere. Il caso delle bambine

La matematica divertente e si pu imparare giocando. E’ questo il nucleo del progetto di didattica innovativa per migliorare l’apprendimento della matematica e ridurre i divari di genere presentato a Napoli dalla Fondazione Agnelli. L’idea quella di lavorare fin dalla scuola primaria, attraverso lo sviluppo delle abilit visuo-spaziali, con un metodo attraente che ha lo scopo di alleviare l’ansia che spesso accompagna i primi passi dei bambini (e soprattutto delle bambine) con la matematica. Il progetto promosso da Exor, realizzato da Fondazione Agnelli in collaborazione con il Politecnico di Torino, e il supporto di The Lego Foundation. In 88 classi di diverse citt italiane, tra cui 30 nell’area metropolitana di Napoli e 9 nella scuola dove si svolta la presentazione, allievi e insegnanti hanno sperimentato il progetto. Se la valutazione d’impatto, affidata a CRENoS Universit di Cagliari, confermer le iniziali impressioni positive sull’efficacia del progetto per gli apprendimenti di matematica, nei prossimi anni l’obiettivo sar diffondere Matab nel maggior numero possibile di scuole del Paese.

Perch la matematica difficile

Il progetto nasce dalla consapevolezza che la matematica nel nostro Paese un problema per molti, gi dalla scuola: uno studente italiano su due arriva all’esame di maturit, dopo 13 anni di studio, senza una conoscenza sufficiente. Per le ragazze il problema perfino maggiore e comincia presto: gi alla fine della scuola primaria, il divario in matematica a svantaggio delle bambine equivale a sette mesi di minor scuola. Alla fine delle superiori arriva a un anno. E porta molte studentesse a rinunciare a scegliere lauree di ambito scientifico e tecnologico: oggi in Italia le donne sono circa il 60% dei laureati, ma solo il 16% ha una laurea STEM (vs il 35% dei maschi).

Il divario nel mondo del lavoro

Il divario di genere si manifesta prevedibilmente nella vita professionale, dove anche le laureate STEM hanno a un anno dalla laurea livelli di occupazione pi bassi (76% vs 85% dei maschi) e retribuzioni inferiori (1400 vs 1500 euro). Ma crediamo davvero – si chiesta Anita Tabacco, docente di Matematica al Politecnico di Torino – che le ragazze non amino le materie scientifiche? Sappiamo che il divario di genere nasce gi nei primi anni di vita, in et prescolare. E allora dobbiamo lavorare per cambiare gi allora l’atteggiamento, spesso inconscio, di genitori ed educatori, in generale degli adulti, quando si riferiscono a bambine e bambini. Perch infine il divario di genere non un problema solo per le donne, ma per l’intera societ italiana. Tanto pi che siamo un Paese non proprio giovane, dunque, ancora meno possiamo permetterci di sprecare risorse.

9 maggio 2023 (modifica il 9 maggio 2023 | 16:52)

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, L’articolo originale è stato pubblicato da, https://www.corriere.it/scuola/primaria/23_maggio_09/imparare-matematica-giocando-via-nuovo-progetto-fondazione-agnelli-c85807b0-ee76-11ed-a775-dde3d50a6495.shtml, , https://rss.app/feeds/0kOk1fn8PPcBHYnU.xml, Redazione Università,

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