In questi giorni, decine di scuole femminili in Iran sono state colpite da avvelenamenti che sono stati documentati in video. Questi video, tra cui quelli rilanciati dall’attivista Masih Alinejad, mostrano le ambulanze che sono giunte per soccorrere le ragazze intossicate e le immagini di alcune di loro che hanno bisogno di cure in ospedale.
In uno dei video, girato in un ospedale a Teheran, si sente una delle ragazze urlare “Non respiro, non respiro”.
Gli avvelenamenti nelle scuole femminili in Iran sono iniziati a dicembre a Qom, una città di 1,2 milioni di abitanti considerata ‘santa’, e sono diventati sempre più frequenti fino ad raggiungere il picco nelle ultime settimane.
Domenica scorsa, il viceministro della Salute Younes Panahi ha confermato che gli avvelenamenti sono stati intenzionali, causati da esponenti estremisti religiosi che avvelenano deliberatamente le ragazze nelle scuole con composti chimici per scoraggiarle a continuare gli studi. I genitori, come si vede dai video, sono scesi in piazza per chiedere la fine di questa crudeltà.
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