In Italia un minore su tre a rischio povertà ed esclusione sociale. Rapporto Save The Children

Dal 2020, Save the Children ha erogato 1792 doti educative tramite il progetto “DOTi – Diritti ed Opportunità per Tutte e tutti”, finanziato dall’8×1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai.

Le doti mirano a ridurre la povertà educativa in Italia e ad aumentare la fiducia in sé stessi di bambini e adolescenti, permettendo loro di partecipare ad attività essenziali per la loro crescita, come sport e iniziative culturali.

La povertà minorile in Italia è un problema in crescita: nel 2022, il 13,4% dei minori viveva in povertà assoluta, con un aumento rispetto all’anno precedente e significative differenze territoriali. Questa realtà comporta conseguenze severe, inclusa l’alta percentuale di abbandono scolastico (11,5% in Italia contro il 9,6% della media EU27), con impatti notevoli sulle opportunità di praticare sport e partecipare a iniziative culturali.

Il progetto “DOTi” ha fornito sostegno personalizzato a bambini e adolescenti in condizioni di svantaggio socio-economico. Delle doti erogate, 36,7% erano dedicate al diritto allo studio, mentre il 63,3% allo sviluppo di talenti e aspirazioni. Il programma ha anche coinvolto attivamente la comunità educativa e le famiglie, collaborando con le realtà territoriali per ridurre il rischio di dispersione scolastica.

Il progetto ha prodotto storie di successo, come quella di Giovanni, che ha beneficiato di un corso professionalizzante di saldatura. Inoltre, il metodo delle doti educative è stato adottato da alcuni enti istituzionali, come nel comune di Potenza e L’Aquila, dimostrando l’efficacia del progetto a livello locale.

Save the Children, insieme ai partner implementatori del progetto, ha creato una forte collaborazione con i servizi sociali locali, estendendo l’impatto delle doti educative e promuovendo l’empowerment dei servizi sociali per gestire i casi di minori fragili. Il progetto “DOTi” si afferma così come un esempio di come l’intervento mirato possa fare la differenza nella lotta contro la povertà educativa