Incentivi alle imprese: cè il via libera al Codice del Consiglio dei ministri

Incentivi alle imprese: cè il via libera al Codice del Consiglio dei ministri

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Via al Codice degli incentivi. Il Consiglio dei ministri ha approvato gioved il disegno di legge delega sulla riforma del sistema degli incentivi alle imprese presentato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. L’obiettivo quello di razionalizzare l’offerta di incentivi, individuando un insieme definito, limitato e ordinato di modelli agevolativi e armonizzare la disciplina di carattere generale in materia di incentivi alle imprese.Il ddl collegato alla legge di Bilancio, impegna il governo ad adottare i decreti attuativi entro 24 mesi e prevede tra gli obiettivi anche la Semplificazione delle norme in materia di investimenti e interventi nel Mezzogiorno.

Un ddl necessario, spiega Urso, perch oggi c’ una giungla di incentivi. Sono quasi 2mila (1.982) divisi tra quelli nazionali (229) e quelli regionali (1.753), con il rischio di sovrapposizioni e raddoppi o di profonde differenze tra regione e regione e la loro dispersione in decine di norme:L’obiettivo semplificare e omogeneizzare perch le sfide globali di oggi hanno bisogno di risposte mirate e coerenti con un sistema degli incentivi compiuto e coordinato che possa rappresentare un corpus organico di regole che si di riferimento per chi decide e per le imprese.

Incentivi auto solo per la produzione italiana

Tra le novit di incentivi in arrivo ci saranno anche quelli per le auto. Il ministro Urso li aveva annunciati nel suo primo tavolo sull’automotive con Stellantis e i sindacati ma gioved ha indicato una strada: Stiamo valutando come realizzare degli incentivi che di fatto in qualche misura incentivino la produzione nazionale di autovetture. Perch il paradigma di questo governo – precisa – preservare il nostro tessuto industriale.
E ricorda che la maggior parte degli incentivi per l’acquisto delle automobili finora sono andati a macchine Stellantis, ma soprattutto a macchine Stellantis realizzate all’estero. Per quanto riguarda l’automotive, il ministro Urso attacca poi la politica ideologica della Commissione europea promettendo di non dare tregua sui due dossier che riguardano l’automotive, quello sull’euro 7 e quello sui veicoli pesanti: C’ sempre pi consapevolezza tra i partner europei che su questi due dossier dovremo imporre una visione pragmatica a questa commissione, o lo far la prossima, nel 2024 si vota. Urso, che la prossima settimana incontrer il ministro dell’Economia francese Bruno Maire, spiega che l’Italia dovr sviluppare con Francia e Germania una politica comune nell’Ue per imporre alla Commissione tempi e ritmi che siano corrispondenti alla realt di cui tutti abbiamo dovuto prendere atto.

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