Dal 21 febbraio al 22 aprile 2022 è possibile accedere all’incentivo per l’economia circolare dedicato alle imprese.
L’agevolazione consiste in un credito d’imposta pari al 36% per l’acquisto di materiali di recupero, rivolto alle imprese che hanno acquistato nel 2019 e 2020 prodotti e imballaggi provenienti da materiali riciclati.
In questa guida vi spieghiamo come funziona il nuovo incentivo per l’economia circolare, a chi spetta, come richiederlo e a quanto ammonta.
Il contributo sotto forma di credito d’imposta spetta a tutte le imprese che acquistano:
Rientrano tra quelli dell’ultimo punto:
Tali categorie devono anche presentare i certificati di biodegradabilità e compostabilità.
Per poter beneficiare dell’incentivo per l’economia circolare, i prodotti e gli imballaggi citati devono possedere i requisiti tecnici specificati. Il possesso dei requisiti tecnici può essere dimostrato attraverso una delle seguenti certificazioni:
Per la verifica del possesso dei requisiti per gli imballaggi primari e secondari biodegradabili e compostabili, secondo la normativa UNI EN 13432:2002, è necessario invece presentare una certificazione che attesti la conformità alla norma UNI 10667-14, UNI 10667-16 o UNI 10667-17. Invece, il possesso dei requisiti tecnici degli imballaggi diversi da quelli in carta e cartone e in legno non impregnati è dimostrato attraverso una certificazione che attesti la conformità alla norma UNI EN 13432:2002.
Il contributo per l’economia circolare, riconosciuto sotto forma di credito di imposta, è pari al 36% delle spese sostenute nel 2019 e 2020 per l’acquisto di prodotti e di imballaggi di recupero. Vale fino a un importo massimo annuale di 20.000 euro per ogni impresa beneficiaria, nel limite complessivo di 1 milione di euro su tutte le imprese richiedenti per ciascuna annualità.
Per ottenere il credito d’imposta è necessario presentare domanda e dimostrare di aver sostenuto, negli anni 2019 e 2020, le spese per l’acquisto di prodotti e di imballaggi di recupero. L’effettività delle spese risulta da apposita attestazione rilasciata:
L’incentivo per l’economia circolare è alternativo e non cumulabile, in relazione a medesime voci di spesa, con ogni altra agevolazione prevista da normativa nazionale, regionale o europea.
Nella domanda firmata digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa, va specificato:
È necessario allegare alla domanda digitale:
Il credito d’imposta è riconosciuto da parte del Ministero della Transizione Ecologica, previa verifica, dell’ammissibilità in ordine al rispetto dei requisiti previsti. Inoltre, viene concesso secondo l’ordine di presentazione delle domande e sino all’esaurimento delle risorse. La risposta del Ministero arriverà entro 90 giorni dalla presentazione dell’istanza.
Il credito d’imposta è revocato:
Restano ascrivibili le eventuali conseguenze di legge civile, penale e amministrativa. In tali casi, si provvede al recupero del beneficio indebitamente fruito.
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