Inchiesta di Bruxelles, così parlavano in Aula gli europarlamentari «amici»: «Il Qatar non va discriminato»

Inchiesta di Bruxelles, così parlavano in Aula gli europarlamentari «amici»: «Il Qatar non va discriminato»

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di Francesca Basso Le parole della vicepresidente greca Kaili. Nel dibattito di novembre sulla risoluzione sulla Situazione dei diritti umani nel contesto della Coppa del Mondo Fifa in Qatar. E c’era chi sottolineava i progressi nella riforma del lavoro Dalla nostra corrispondente BRUXELLES — L’inchiesta belga su una presunta corruzione del Qatar nei confronti di eurodeputati e funzionari per influenzare le decisioni del Parlamento Ue ha fatto guardare con occhi diversi alla risoluzione del 24 novembre scorso sulla Situazione dei diritti umani nel contesto della Coppa del Mondo Fifa in Qatar , nella quale gli eurodeputati deplorano la morte di migliaia di lavoratori migranti principalmente nel settore delle costruzioni e chiedono alla Fifa e al Qatar di risarcire le famiglie dei lavoratori deceduti. Ma anche salutano con favore la cooperazione e il dialogo dell’Ue con il Qatar, nonch con altri Stati del Golfo. Non stato facile, per, ottenere un testo da votare. Manon Aubry, capogruppo della Sinistra/Gue ha ricordato di avere cercato per mesi di portare in Aula una risoluzione sul Qatar, trovando l’opposizione soprattutto del gruppo S&d. E in un tweet chiede che alla luce di quanto emerso questa risoluzione venga nuovamente votata. un testo non legislativo, indica la posizione politica del Parlamento Ue ed stata adottata per alzata di mano. Non c’ perci l’elenco nominale della votazione sul testo finale. invece possibile ricostruire come hanno votato i singoli deputati per quegli emendamenti in cui un gruppo politico ha richiesto il voto nominale. Ed pubblica la discussione con gli interventi in Aula. La maggior parte degli eurodeputati critica con pi o meno intensit il Qatar, la Coppa del mondo della vergogna, i diritti negati, le migliaia di lavoratori morti. C’ chi riconosce alcuni progressi positivi in materia di liberalizzazione e riforme del lavoro come l’ex calciatore polacco Tomasz Frankowski del Ppe. Per la commissaria Ue alla Salute Stella Kyriakides importante notare che l’organizzazione della Coppa del Mondo e il fatto che abbia reso pi evidenti le carenze esistenti hanno di fatto accelerato la riforma del lavoro in Qatar ma ci sono anche preoccupazioni per i diritti delle persone Lgbtiq. Sono per le parole della vicepresidente socialista Eva Kaili (arrestata) a stupire: Oggi i Mondiali di calcio in Qatar sono la prova di come la diplomazia sportiva possa realizzare una trasformazione storica di un Paese con riforme che hanno ispirato il mondo arabo (…). Il Qatar si impegnato in una visione per scelta e si aperto al mondo. Eppure, alcuni qui chiedono di discriminarli (…). Sono negoziatori di pace (…). Possiamo aiutarci l’un l’altro a superare le nostre carenze. Il socialista Marc Tarabella (la cui abitazione stata perquisita) ha ricordato che il Paese che ha intrapreso il cammino delle riforme e il discorso unilateralmente negativo mi sembra dannoso per l’evoluzione dei diritti in Qatar nel futuro. Un po’ pi critica la socialista Marie Arena (gli uffici di una sua assistente sono stati sigillati): Ci sono state violazioni, morti e sono necessari risarcimenti. Dobbiamo collaborare con il Qatar per garantire questo risarcimento. Inevitabile anche l’attenzione sui voti della delegazione italiana e di alcuni componenti, come Andrea Cozzolino, il cui assistente Francesco Giorgi (arrestato), e Alessandra Moretti che ha come assistente un’ex assistente di Panzeri. Cozzolino ha votato la risoluzione. Moretti ieri ha ribadito di avere sempre votato in linea con il proprio gruppo politico S&D e in qualche caso discostandosene per sostenere emendamenti pi duri presentati dalla Sinistra/Gue. Cos ha fatto anche il Pd optando. La linea, come sempre l’ha data il capodelegazione Brando Benifei, che per quel giorno non era in Aula, era in Italia (infatti non compare mai nei tabulati di voto). La delegazione del Pd ha supportato almeno sei emendamenti presentati dalla Sinistra/Gue, nei quali si sottolinea che in Qatar continuano le diffuse violazioni dei diritti umani, si condannano le gravi e diffuse violazioni dei diritti dei lavoratori migranti, si invitano gli Stati membri dell’Ue, in particolare quelli con grandi leghe nazionali di calcio, come la Germania, Francia, Italia e Spagna, a esercitare pressioni sull’Uefa e sulla Fifa affinch quest’ultima si impegni a realizzare riforme fondamentali, tra cui l’introduzione di procedure democratiche e trasparenti per l’assegnazione delle Coppe del mondo di calcio e di porre fine alla pratica allo sportwashing. 12 dicembre 2022 (modifica il 12 dicembre 2022 | 08:18) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-12-12 06:52:00, Le parole della vicepresidente greca Kaili. Nel dibattito di novembre sulla risoluzione sulla «Situazione dei diritti umani nel contesto della Coppa del Mondo Fifa in Qatar». E c’era chi sottolineava i «progressi nella riforma del lavoro», Francesca Basso

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