Una storia contorta quella relativa ad una studentessa di una scuola media di Mantova che alla giovanissima età di 13 anni che è rimasta incinta, nel 2021. La sua scuola l’ha segnalata ai servizi sociali, facendo scattare un’indagine nei confronti del padre 19enne, accusato di violenza sessuale su minore. A riportarlo La Repubblica e La Gazzetta di Mantova.
A distanza di due anni il procedimento è arrivato alla fase dell’udienza preliminare. Ieri, davanti al giudice, i due ragazzi si sono presentati assieme, con la loro bambina e i nonni della piccola che l’hanno tenuta nei banchi in fondo all’aula. Perché, questo è quanto raccontano i due ragazzi e i loro avvocati, la loro è una storia d’amore accettata dalle famiglie, con la madre della oggi 15enne anche lei imputata per non aver impedito la relazione tra i due.
“Situazione tenera, non c’è traccia di violenza”
l giudice la ragazzina avrebbe raccontato di aver preso l’iniziativa, che lui non ha respinto nonostante gli anni di differenza e il fatto che lei frequentasse ancora la scuola media. Il ragazzo rischia dai 6 ai 12 anni. Ecco cosa dice l’avvocato Giovanni Gasparini, che lo difende: “Il rigore della norma va ricondotto nel contesto di una vicenda nella quale non c’è traccia della violenza presunta dalla legge. A sconfessarla, la violenza, è stato lo stesso atteggiamento dei ragazzi, mano nella mano. Una situazione tenera”.
L’udienza preliminare si è conclusa con un rinvio, per una smagliatura burocratica nella nomina del legale della mamma della ragazzina.
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