Categoria: Concorsi, Insegnanti Religione Cattolica, Personale precario, Reclutamento e Precariato
Si è svolta oggi, 11 dicembre, presso la Direzione generale per il personale scolastico del MIM l’informativa sulla bozza del decreto Ministeriale concernente la procedura straordinaria per il reclutamento degli insegnanti di religione cattolica, alla quale sarà riservata, come richiesto con forza dalla CISL Scuola, il 70% dei posti disponibili.
Presente all’incontro con il segretario nazionale Salvo Inglima, la CISL Scuola ha espresso soddisfazione per la scelta operata del Ministero di svolgere il concorso attraverso una prova orale, a carattere didattico metodologico, che non prevede un punteggio minimo di superamento. La prova darà luogo quindi una votazione che, sommata ai titoli culturali e professionali, determinerà la posizione finale di inclusione nella graduatoria di merito da utilizzare, a scorrimento, fino a totale esaurimento.
Si pone in tal modo rimedio a una situazione caratterizzata da tantissimi rapporti di lavoro precario che, in molti casi, si trascinano da oltre vent’anni.
Apprezzabile anche la previsione di una durata massima complessiva di 30 minuti per la prova orale didattico-metodologica, così come la scelta di procedere all’estrazione della traccia su cui si svolgerà l’esame 24 ore prima della prova stessa. Lo stesso può dirsi per la scelta di attribuire un peso considerevole alla valorizzazione dell’esperienza maturata, alla quale potranno essere assegnati fino a 100 dei 250 punti complessivamente previsti per la valutazione della procedura concorsuale.
Del tutto coerente con le finalità della prova, infine, risulta anche la scelta di escludere dalla stessa i contenuti riguardanti in modo specifico l’insegnamento della religione cattolica.
Tra le criticità che la CISL Scuola ha ritenuto di sottolineare, una riguarda la scelta di non limitare la composizione delle commissioni giudicatrici ai soli docenti IRC. La bozza specifica, in modo generico, che i commissari debbano essere “titolari di insegnamento pertinente con l’accertamento della preparazione dei candidati in relazione allo specifico programma d’esame”. Tuttavia, ancorché dall’esame siano esclusi i contenuti specifici dell’insegnamento della religione, non vi è dubbio che l’impostazione metodologico-didattica di tale insegnamento, con riferimento per esempio agli obiettivi di apprendimento, presenti comunque peculiarità e implicazioni di cui possono avere particolare esperienza e competenza gli appartenenti al profilo. Ad avviso della CISL Scuola, pertanto, sarebbe opportuno modificare sotto questo aspetto la bozza, quantomeno attribuendo in via preferenziale la nomina a docenti irc di ruolo.
Inoltre, in merito ai criteri di valutazione della prova orale didattico-metodologica, appare eccessivo il punteggio massimo attribuito all’ambito relativo all’abilità di comprensione e produzione orale in lingua inglese (livello B2 QCER), sia per la scuola dell’infanzia sia per la scuola primaria. Lo stesso può dirsi anche per quanto riguarda alla valutazione della competenza nell’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Le organizzazioni sindacali presenti all’incontro, considerate le molteplici questioni tecniche sottese al decreto ministeriale e ai relativi allegati, hanno richiesto di attivare l’istituto del confronto per consentire un esame più approfondito.
La CISL Scuola continuerà a sollecitare l’Amministrazione affinché si arrivi nel più breve tempo possibile al bando dei concorsi, sui quali vi è un’attesa che investe migliaia e migliaia di persone. Una risposta appare ormai doverosa e non più rinviabile.
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