Ma perché in Lombardia vince sempre la destra?

Ma perché in Lombardia vince sempre la destra?

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Caro Aldo,
quali sono le ragioni storiche per le quali in Lombardia (a parte Milano e poche eccezioni) vince sempre la destra?
Marco Sostegni

Caro Marco,
Sollecitato dalla sua mail, sono andato a cercare i risultati elettorali delle Amministrative in Lombardia dal 1970 a oggi. La pi popolosa e ricca tra le regioni italiane ha votato quasi sempre allo stesso modo. Certo, cambiavano i partiti e i leader; ma la sinistra sempre stata minoritaria. Nel 1970, alle prime Regionali, la Dc colse un sontuoso 41%: quasi il doppio del Pci, che in Lombardia era sotto la media nazionale; in compenso l’Msi era fermo al 3%, al livello del Pdup (Partito di unit proletaria), la met del Partito liberale di Malagodi e del Partito socialdemocratico. I comunisti erano forti in Lomellina, nel Mantovano e nella cintura industriale di Milano, che era il pi grande centro manifatturiero d’Europa: la Falck, la Breda, la Sit Siemens, la Pirelli, la Brown Boveri, l’Alfa, la Magneti Marelli; ma gli operai delle valli bresciane e bergamasche votavano Dc. Erano infatti due comunit operaie del tutto diverse. Nelle grandi fabbriche milanesi prevaleva l’operaio-massa, arrabbiato, ribelle, spesso immigrato dal Sud, formatosi nella conflittualit con un padrone invisibile; nelle valli il padrone era una sorta di capofamiglia, viveva nello stesso paese dei suoi dipendenti, ne condivideva non certo il reddito ma i valori e la visione del mondo. Nelle valli l’industria, per quanto ridimensionata, resiste, e gli operai votano Salvini o Meloni; invece la cintura rossa non esiste pi e Sesto, Cinisello, Cormano hanno sindaci di destra, mentre a Milano prevale la sinistra: in citt Majorino stacca Fontana di dieci punti. La sinistra oggi forte soprattutto nelle grandi citt; ma la Lombardia tranne Milano non ha grandi citt. Bergamo e Brescia hanno capoluoghi di centrosinistra e province saldamente di destra. Cinque anni fa il Pd candid appunto il sindaco di Bergamo, un centrista renziano come Giorgio Gori, ex direttore di Canale 5, insomma non un bolscevico; stravinse Fontana. Stavolta il Pd ha candidato un uomo di sinistra come appunto Majorino; ha di nuovo stravinto Fontana. Calenda ha ricordato la gestione non certo brillante del Covid a opera di Fontana-Gallera, sostenendo che gli elettori a volte sbagliano. Diciamo piuttosto che le appartenenze ancora contano. A proposito: l’affermazione secondo cui ora i ricchi votano a sinistra imprecisa. A Roma le uniche zone in cui la sinistra prevale sono il centro, Parioli e Monteverde: quartieri in effetti benestanti, di borghesia intellettuale, professori, professionisti, gente del cinema, tra cui molti pensionati; per intenderci, la Roma dei film di Nanni Moretti. Mentre le zone in cui Fratelli d’Italia supera il 40% sono da un lato la borgata di Tor Bella Monaca, dall’altro Ponte Milvio, insomma Roma Nord, affluente e festaiola; per intenderci, la Roma dei film dei fratelli Vanzina.

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L’ingiustizia

Espropriata la casa di mia madre istriana. Assurdo

Mia madre era istriana. Nella sua casa natale di Neresine (isola di Lussino) ho vissuto momenti felici della mia infanzia e della mia giovinezza che avrei tanto desiderato far rivivere alla mia famiglia di oggi. Purtroppo questo desiderio non potr essere realizzato. Infatti nel novembre 2020 ho dovuto consegnare, senza neppure un indennizzo, la casa da sempre della mia famiglia italiana che l’ha costruita nel 1902 e l’ha abitata per cinque generazioni, al Comune di Mali Losinj (Lussinpiccolo), in Croazia, il quale mi chiede anche i danni per l’occupazione abusiva. La Croazia continua infatti ad applicare l’Accordo di Roma italo-jugoslavo del 3 luglio 1965 in base al quale vengono forzatamente venduti alla Jugoslavia gli immobili degli optanti per la cittadinanza italiana nei territori ceduti col Trattato di pace del 1947 che invece sanciva con chiarezza la salvaguardia di tali beni. L’ applicazione dell’Accordo di Roma discrimina in modo palese la cittadinanza italiana e comporta un grave problema di legalit costituzionale ed europea. Vano stato ad oggi ogni mio tentativo di portare all’attenzione dei decisori politici questa ingiustizia che ha colpito me e tanti esuli. Pensavo di meritare almeno una risposta che mi chiarisse le ragioni di tale incresciosa vicenda. Il perdurante silenzio delle istituzioni mi umilia in quanto italiana. E neppure mi offre l’opportunit di spiegare le motivazioni di questa triste storia alle mie gemelle di 24 anni italo- austriache che come tanti giovani rappresentano il futuro di tutti noi e sono particolarmente sensibili alle tematiche dell’Europa unita e pacificatrice in cui credono.
Donatella Oneto

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Vi proponiamo di mettere in comune esperienze e riflessioni. Condividere uno spazio in cui discutere senza che sia necessario alzare la voce per essere ascoltati. Continuare ad approfondire le grandi questioni del nostro tempo, e contaminarle con la vita. Raccontare come la storia e la cronaca incidano sulla nostra quotidianità. Ditelo al Corriere.

MARTEDI – IL CURRICULUM

Pubblichiamo la lettera con cui un giovane o un lavoratore già formato presenta le proprie competenze: le lingue straniere, l’innovazione tecnologica, il gusto del lavoro ben fatto, i mestieri d’arte; parlare cinese, inventare un’app, possedere una tecnica, suonare o aggiustare il violino

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MERCOLEDI – L’OFFERTA DI LAVORO

Diamo spazio a un’azienda, di qualsiasi campo, che fatica a trovare personale: interpreti, start-upper, saldatori, liutai. 

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GIOVEDI – L’INGIUSTIZIA

Chiediamo di raccontare un’ingiustizia subita: un caso di malasanità, un problema in banca; ma anche un ristorante in cui si è mangiato male, o un ufficio pubblico in cui si è stati trattati peggio. Sarà garantito ovviamente il diritto di replica

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VENERDI -L’AMORE

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SABATO -L’ADDIO

Vi proponiamo di fissare la memoria di una persona che per voi è stata fondamentale. Una figlia potrà raccontare un padre, un marito la moglie, un allievo il maestro. Ogni sabato scegliamo così il profilo di un italiano che ci ha lasciati. Ma li leggiamo tutti, e tutti ci arricchiranno. 

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DOMENICA – LA STORIA

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