Ieri Sandra&Raimondo Oggi i Ferragnez

Ieri Sandra&Raimondo Oggi i Ferragnez

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GIOVED 23 FEBBRAIO 2023

risponde Aldo Cazzullo

Caro Aldo,
possibile che ogni giorno siamo costretti a leggere le avventure di Fedez? A me pare che in questo modo gli diamo molta pi credibilit di quanto ne merita. Non lo crede anche lei?
Giuseppe Marchio

Caro Giuseppe,
Per fortuna nessuno di noi obbligato a leggere le avventure di Fedez. Ma le assicuro che lo fanno in moltissimi. E il motivo semplice: Federico Lucia in arte Fedez e Chiara Ferragni sono la versione digitalmente avanzata di un topos letterario, o se preferisce di un format televisivo: la coppia di successo, bella e litigiosa (a Roma direbbero litigarella). L’archetipo sono ovviamente Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, e Al Bano e Romina Power. A lungo il loro ruolo stato preso da Francesco Totti e Ilary Blasi, prima che il matrimonio crollasse. Ora tocca ai Ferragnez, che anche il titolo di una serie. Non si poteva invitare lei a Sanremo senza invitare pure lui, che le ha un po’ rubato la scena, rifacendosi del mezzo flop del 2021, quando aveva costruito un’operazione all’apparenza perfetta — canzone orecchiabile in coppia con Francesca Michielin, con la moglie che invita i follower a televotarlo — infranta dall’exploit dei Maneskin. Del resto Fedez fa il suo mestiere: l’artista. E l’artista promuove se stesso. Deve far parlare di s e tenere banco. In questo Fedez persino pi attrezzato della Ferragni. Non ne farei un simbolo della sinistra. Fedez ha detto cose durissime contro il Pd. Tempo fa scrisse una sorta di inno dei Cinque Stelle, quando il movimento di Grillo era ancora trasversale e prendeva parecchi voti da destra in nome dell’antipolitica. Prima ancora che un musicista, un comunicatore digitale, che ha compreso la regola base: per costruire una comunit fondamentale avere dei nemici. Pu essere antipatico; ma la simpatia non il metro con cui valutare le persone e il mondo.

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L’Italia aiuti i 120 mila armeni del Nagorno Karabakh

Rappresento una comunit di cittadine italiane, mamme e donne, di origine armena. La nostra storia di sradicamento sempre stata accompagnata da dignit, speranza e coraggio. Viviamo con orgoglio la nostra eredit culturale in un Paese pacifico in cui ci sentiamo perfettamente integrate. Una settimana fa abbiamo deciso di fare appello alla presidente del Consiglio perch da pi di due mesi centinaia di attivisti azeri stanno bloccando il corridoio di Latchin, l’unica arteria che mette in comunicazione l’Artsakh/Nagorno Karabakh con l’Armenia e, attraverso di essa, con l’Europa e con la comunit internazionale, impedendo il transito di persone, mezzi, viveri e medicinali. Oltre 120.000 armeni dell’Artsakh/Nagorno Karabakh, da pi di due mesi sono isolati dal resto del mondo. Negozi vuoti, prodotti e medicinali mancanti, persone senza lavoro, scuole chiuse, ospedali in difficolt, malati in terapia intensiva che non possono essere trasportati: in corso una vera e propria crisi umanitaria denunciata anche dall’Onu; in atto l’ennesimo progetto genocidario contro il popolo armeno. Non vogliamo scrivere sull’ingiustizia di questa guerra strisciante, quale stata definita dalle madri dell’Artsakh/Nagorno Karabakh nella lettera a Ursula von der Leyen, perch siamo certe che al di l delle valutazioni di equilibrio internazionale e dei differenti ruoli che ognuna di noi ricopre, tutte noi inorridiamo davanti alle sofferenze imposte ai nostri figli. Facciamo appello affinch vengano fermati questi folli crimini contro l’umanit.
Gayan Khodaveerdi Presidente Armenian General Benevolent Union Milan

INVIATECI LE VOSTRE LETTERE

Vi proponiamo di mettere in comune esperienze e riflessioni. Condividere uno spazio in cui discutere senza che sia necessario alzare la voce per essere ascoltati. Continuare ad approfondire le grandi questioni del nostro tempo, e contaminarle con la vita. Raccontare come la storia e la cronaca incidano sulla nostra quotidianità. Ditelo al Corriere.

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Pubblichiamo la lettera con cui un giovane o un lavoratore già formato presenta le proprie competenze: le lingue straniere, l’innovazione tecnologica, il gusto del lavoro ben fatto, i mestieri d’arte; parlare cinese, inventare un’app, possedere una tecnica, suonare o aggiustare il violino

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VENERDI -L’AMORE

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DOMENICA – LA STORIA

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Ogni giorno scegliamo un’immagine che vi ha fatto arrabbiare o vi ha emozionati. La testimonianza del degrado delle nostre città, o della loro bellezza.

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