Attenti al «liberi tutti» su pagamenti e tasse

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Caro direttore,

non riesco ad immaginare «situazioni normali» in cui persone tengono in casa, o peggio ancora si portano dietro, migliaia di euro cash. Si è molto argomentato sui pro e i contro di un innalzamento del limite ai pagamenti in contanti. Al di là delle posizioni di facciata, partiti di maggioranza e di opposizione sono consapevoli che questa iniziativa agevola l’utilizzo di denaro di cui non è certa la provenienza; il più delle volte è frutto di evasione fiscale. Ma dobbiamo prendere atto che chi è chiamato a governare il Paese deve prioritariamente dare un ritorno alle aspettative degli elettori che gli hanno consentito di vincere le elezioni. In Italia ci sono tantissimi immobili non in regola con le normative urbanistiche. I loro proprietari, al momento di recarsi alle urne, non possono non tenere in considerazione l’opportunità di regolarizzare tali situazioni. Un vero politico (da non confondersi con uno statista) conosce bene queste aspettative, a cui cerca di dare una risposta, se ci tiene a mantenere il consenso acquisito. Concetti che per ragioni di estetica istituzionale non possono essere espressi con chiarezza, meglio spiegarli con argomentazioni tanto nobili quanto improbabili, tanto, gli elettori che devono capire, capiscono.

Domenico Maita

Caro signor Maita,

Anche io non vedo ragioni forti, dal punto di vista economico, per cui debba essere alzato così tanto il tetto all’uso del contante. Nessuna persona normale, ha ragione, va in giro con 5 o 10 mila euro per far fronte a spese e pagamenti. Anzi al contrario preferisce la sicurezza dei versamenti elettronici quando la cifra non è proprio bassa. A chi giova allora questa misura? Io ritengo che più che alla criminalità organizzata (che ha ben altri strumenti per riciclare i suoi proventi) il tetto alto del contante possa giovare ancora di più l’economia sommersa, tutte quelle pratiche «in nero» che alimentano l’evasione fiscale. E non è un bel segnale che si aggiunge agli altri che sono arrivati: le cartelle esattoriali fino a una certa cifra saranno cancellate, le multe ai no vax ritirate. Preso ognuno separatamente, ci può anche essere una giustificazione ragionevole per ciascun provvedimento. Messe tutte insieme, queste misure danno l’idea di un «liberi tutti» preoccupante. Le tasse devono essere giuste, proporzionate e facili da pagare. Non piacciono a nessuno ma servono a tutti per sanità, scuole, opere pubbliche e così via. Non si può diffondere la speranza che un pezzo degli italiani possa evitarsele senza problemi.

, 2022-11-07 07:13:00,

Caro direttore,

non riesco ad immaginare «situazioni normali» in cui persone tengono in casa, o peggio ancora si portano dietro, migliaia di euro cash. Si è molto argomentato sui pro e i contro di un innalzamento del limite ai pagamenti in contanti. Al di là delle posizioni di facciata, partiti di maggioranza e di opposizione sono consapevoli che questa iniziativa agevola l’utilizzo di denaro di cui non è certa la provenienza; il più delle volte è frutto di evasione fiscale. Ma dobbiamo prendere atto che chi è chiamato a governare il Paese deve prioritariamente dare un ritorno alle aspettative degli elettori che gli hanno consentito di vincere le elezioni. In Italia ci sono tantissimi immobili non in regola con le normative urbanistiche. I loro proprietari, al momento di recarsi alle urne, non possono non tenere in considerazione l’opportunità di regolarizzare tali situazioni. Un vero politico (da non confondersi con uno statista) conosce bene queste aspettative, a cui cerca di dare una risposta, se ci tiene a mantenere il consenso acquisito. Concetti che per ragioni di estetica istituzionale non possono essere espressi con chiarezza, meglio spiegarli con argomentazioni tanto nobili quanto improbabili, tanto, gli elettori che devono capire, capiscono.

Domenico Maita

Caro signor Maita,

Anche io non vedo ragioni forti, dal punto di vista economico, per cui debba essere alzato così tanto il tetto all’uso del contante. Nessuna persona normale, ha ragione, va in giro con 5 o 10 mila euro per far fronte a spese e pagamenti. Anzi al contrario preferisce la sicurezza dei versamenti elettronici quando la cifra non è proprio bassa. A chi giova allora questa misura? Io ritengo che più che alla criminalità organizzata (che ha ben altri strumenti per riciclare i suoi proventi) il tetto alto del contante possa giovare ancora di più l’economia sommersa, tutte quelle pratiche «in nero» che alimentano l’evasione fiscale. E non è un bel segnale che si aggiunge agli altri che sono arrivati: le cartelle esattoriali fino a una certa cifra saranno cancellate, le multe ai no vax ritirate. Preso ognuno separatamente, ci può anche essere una giustificazione ragionevole per ciascun provvedimento. Messe tutte insieme, queste misure danno l’idea di un «liberi tutti» preoccupante. Le tasse devono essere giuste, proporzionate e facili da pagare. Non piacciono a nessuno ma servono a tutti per sanità, scuole, opere pubbliche e così via. Non si può diffondere la speranza che un pezzo degli italiani possa evitarsele senza problemi.

, Luciano Fontana

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