Soumahoro, ascesa e caduta  dei personaggi mediatici

Soumahoro, ascesa e caduta  dei personaggi mediatici

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Caro Aldo,

rappresentanti della Caritas, gruppo Emmaus e Cgil hanno accusato le esose congiunte dell’onorevole Soumahoro (14 mila euro netti al mese come deputato di Sinistra italiana) di aver sottratto fondi alla cooperativa pro-migranti e di gravi ambiguità. Il colosso d’argilla del… politicamente corrotto…? Dopo gli articoli, tra cui quello di Buccini, sul Corriere, sui presunti «arraffoni» vicini al «deputato con gli stivali», Bonelli e Fratoianni avrebbero dovuto chiedergli di scrivere una letterina di dimissioni da deputato per lasciare il seggio a una persona con congiunti più trasparenti. Alla fine lui si è auto sospeso, dopo un confronto con loro…

Pietro Mancini

Caro Pietro,

Sul conto di Aboubakar Soumahoro ormai ne esce una al giorno. La moglie soprannominata Lady Gucci, il proprietario degli stivaloni con cui si presentò a Montecitorio che li rivuole indietro, la sceneggiata vestito da Babbo Natale in un centro dove bambini non ce n’erano, le denunce di don Andrea Pupilla, direttore della Caritas di San Severo, Foggia. Come è stata repentina la costruzione del personaggio, altrettanto si rivela la distruzione. Forse si è esagerato prima, forse si sta esagerando adesso. La politica e la magistratura faranno le loro verifiche, e ne sapremo di più. C’è però una riflessione che possiamo già tentare. E riguarda il sistema mediatico. Siamo alla continua ricerca di scorciatoie. Andare nelle campagne di San Severo è una faticaccia? Ma non ce n’è alcun bisogno: il personaggio è già pronto, grazie alle reti sociali e a leader politici promotori di se stessi, che con il territorio non hanno più alcun rapporto ma con i social media manager sì. Nascono così personaggi mediatici del tutto privi di consistenza, a volte con zone d’ombra, ma perfetti per la Rete e i talk. Dire una parola contro di loro diventa complicato, perché diventi razzista o comunque politicamente scorretto. Facciamo un esempio concreto. Soumahoro è stato candidato nel collegio uninominale di Modena, che nel 2018 la sinistra aveva tenuto per pochi voti. Stavolta l’ha perso, a favore di un’esponente locale di Fratelli d’Italia. Perdere il collegio di Modena è una sconfitta politico-culturale disastrosa per la sinistra. Non credo sia accaduto per il colore della pelle di Soumahoro, ma perché la sua era una candidatura paracadutata, in seguito all’accordo politico tra il Pd e Bonelli-Fratoianni; forse un militante radicato sul territorio, magari anche un vecchio arnese delle coop, quella sconfitta l’avrebbe evitata. Eppure nessuno ha fiatato, per non sembrare razzista o comunque retrogrado. Ma il segretario della Cisl di Foggia, che ha denunciato di essere stato preso a pugni e a testate dagli uomini di Soumahoro, si chiama Mohammed Elmajdi. Sarà xenofobo pure lui?

LE ALTRE LETTERE DI OGGI

Storia

«Mio nonno non firmò e si mise a fare traduzioni»v

Caro Aldo, sono dell’idea che vada data risonanza a tutto ciò che serve per rendere giustizia alle vittime del fascismo che altrimenti scivolano nell’oblio. È un debito morale che noi dobbiamo risarcire ai nostri padri e nonni. Ecco l’esperienza che viene dalla mia famiglia. Mio nonno materno Ettore Marchioli, avvocato ma soprattutto uomo di cultura, dovette rinunciare al progetto di prepararsi per la libera docenza di Filosofia del Diritto poiché non intendeva giurare per il fascismo. Il suo caro amico professore Luigi Leffi, già docente di Diritto romano a Milano, si rifiutò di firmare per il regime quando i fascisti irruppero nell’Università intimando ai docenti di firmare pro regime. Mio nonno si adattò quindi a fare traduzioni dal greco e dal latino. Fece la prima traduzione del «Capitale» di Marx, scrisse articoli su «Critica Sociale», la rivista fondata da Anna Kuliscioff. Era amico di Turati. Mia nonna Olga e mio nonno Ettore erano tra le poche persone che frequentavano casa Turati Kuliscioff. Inoltre mio nonno aveva contatti con Benedetto Croce ed alcuni suoi scritti sono consultabili nella Fondazione Benedetto Croce a Napoli. Perché le racconto tutto questo? Perché i miei nonni hanno pagato molto duramente le conseguenze di non volersi piegare al fascismo. Mio nonno era socialista riformista, una posizione politica di cui oggi non si parla. Io cerco di tener viva la loro memoria come posso.

Vera Pasquotti, Milano

INVIATECI LE VOSTRE LETTERE

Vi proponiamo di mettere in comune esperienze e riflessioni. Condividere uno spazio in cui discutere senza che sia necessario alzare la voce per essere ascoltati. Continuare ad approfondire le grandi questioni del nostro tempo, e contaminarle con la vita. Raccontare come la storia e la cronaca incidano sulla nostra quotidianità. Ditelo al Corriere.

MARTEDI – IL CURRICULUM

Pubblichiamo la lettera con cui un giovane o un lavoratore già formato presenta le proprie competenze: le lingue straniere, l’innovazione tecnologica, il gusto del lavoro ben fatto, i mestieri d’arte; parlare cinese, inventare un’app, possedere una tecnica, suonare o aggiustare il violino

Invia il CV

MERCOLEDI – L’OFFERTA DI LAVORO

Diamo spazio a un’azienda, di qualsiasi campo, che fatica a trovare personale: interpreti, start-upper, saldatori, liutai. 

Invia l’offerta

GIOVEDI – L’INGIUSTIZIA

Chiediamo di raccontare un’ingiustizia subita: un caso di malasanità, un problema in banca; ma anche un ristorante in cui si è mangiato male, o un ufficio pubblico in cui si è stati trattati peggio. Sarà garantito ovviamente il diritto di replica

Segnala il caso

VENERDI -L’AMORE

Chiediamo di raccontarci una storia d’amore, o di mandare attraverso il Corriere una lettera alla persona che amate. Non la posta del cuore; una finestra aperta sulla vita. 

Racconta la storia

SABATO -L’ADDIO

Vi proponiamo di fissare la memoria di una persona che per voi è stata fondamentale. Una figlia potrà raccontare un padre, un marito la moglie, un allievo il maestro. Ogni sabato scegliamo così il profilo di un italiano che ci ha lasciati. Ma li leggiamo tutti, e tutti ci arricchiranno. 

Invia la lettera

DOMENICA – LA STORIA

Ospitiamo il racconto di un lettore. Una storia vera o di fantasia. 

Invia il racconto

LA FOTO DEL LETTORE

Ogni giorno scegliamo un’immagine che vi ha fatto arrabbiare o vi ha emozionati. La testimonianza del degrado delle nostre città, o della loro bellezza.

Inviateci le vostre foto su Instagram all’account @corriere

, 2022-11-24 22:26:00,

Caro Aldo,

rappresentanti della Caritas, gruppo Emmaus e Cgil hanno accusato le esose congiunte dell’onorevole Soumahoro (14 mila euro netti al mese come deputato di Sinistra italiana) di aver sottratto fondi alla cooperativa pro-migranti e di gravi ambiguità. Il colosso d’argilla del… politicamente corrotto…? Dopo gli articoli, tra cui quello di Buccini, sul Corriere, sui presunti «arraffoni» vicini al «deputato con gli stivali», Bonelli e Fratoianni avrebbero dovuto chiedergli di scrivere una letterina di dimissioni da deputato per lasciare il seggio a una persona con congiunti più trasparenti. Alla fine lui si è auto sospeso, dopo un confronto con loro…

Pietro Mancini

Caro Pietro,

Sul conto di Aboubakar Soumahoro ormai ne esce una al giorno. La moglie soprannominata Lady Gucci, il proprietario degli stivaloni con cui si presentò a Montecitorio che li rivuole indietro, la sceneggiata vestito da Babbo Natale in un centro dove bambini non ce n’erano, le denunce di don Andrea Pupilla, direttore della Caritas di San Severo, Foggia. Come è stata repentina la costruzione del personaggio, altrettanto si rivela la distruzione. Forse si è esagerato prima, forse si sta esagerando adesso. La politica e la magistratura faranno le loro verifiche, e ne sapremo di più. C’è però una riflessione che possiamo già tentare. E riguarda il sistema mediatico. Siamo alla continua ricerca di scorciatoie. Andare nelle campagne di San Severo è una faticaccia? Ma non ce n’è alcun bisogno: il personaggio è già pronto, grazie alle reti sociali e a leader politici promotori di se stessi, che con il territorio non hanno più alcun rapporto ma con i social media manager sì. Nascono così personaggi mediatici del tutto privi di consistenza, a volte con zone d’ombra, ma perfetti per la Rete e i talk. Dire una parola contro di loro diventa complicato, perché diventi razzista o comunque politicamente scorretto. Facciamo un esempio concreto. Soumahoro è stato candidato nel collegio uninominale di Modena, che nel 2018 la sinistra aveva tenuto per pochi voti. Stavolta l’ha perso, a favore di un’esponente locale di Fratelli d’Italia. Perdere il collegio di Modena è una sconfitta politico-culturale disastrosa per la sinistra. Non credo sia accaduto per il colore della pelle di Soumahoro, ma perché la sua era una candidatura paracadutata, in seguito all’accordo politico tra il Pd e Bonelli-Fratoianni; forse un militante radicato sul territorio, magari anche un vecchio arnese delle coop, quella sconfitta l’avrebbe evitata. Eppure nessuno ha fiatato, per non sembrare razzista o comunque retrogrado. Ma il segretario della Cisl di Foggia, che ha denunciato di essere stato preso a pugni e a testate dagli uomini di Soumahoro, si chiama Mohammed Elmajdi. Sarà xenofobo pure lui?

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Vera Pasquotti, Milano

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Ogni giorno scegliamo un’immagine che vi ha fatto arrabbiare o vi ha emozionati. La testimonianza del degrado delle nostre città, o della loro bellezza.

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, Aldo Cazzullo

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