«Vincerete ma non convincerete» . Il duello tra Franco e lo scrittore

«Vincerete ma non convincerete» . Il duello tra Franco e lo scrittore

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SABATO 10 DICEMBRE 2022

risponde Aldo Cazzullo

Caro Aldo,
ci sono anche quelli che vogliono sapere, che leggono e scrivono alla sua rubrica, ci sono quelli che approfitteranno dello sdoganamento definitivo della fiamma tricolore, ci sono quelli che in Spagna contestano le leggi antifranchiste del 2022 e lei smette di parlare di fascismo? Mi pare sbagliato (per capisco che insulti e telefonate minatorie siano un peso enorme).
Giovanni Landolfi, landolfi@ stampafinanziaria.it

Caro Giovanni,
Parliamo allora di franchismo. L’occasione l’arrivo su Sky di un film di straordinario interesse, uscito in Spagna nel 2019. Il titolo italiano Lettera a Franco, quello originale Mientras dure la guerra, finch dura la guerra: la frase cui la giunta militare di Burgos condizion il riconoscimento della leadership di Francisco Franco, poi sparita dal testo ufficiale della nomina; un piccolo golpe nel grande colpo di Stato. Il protagonista per non il Caudillo; Miguel de Unamuno, il pi importante intellettuale spagnolo del Novecento, che nel 1936 era rettore dell’universit di Salamanca, che in Spagna come dire Bologna in Italia o Cambridge in Inghilterra. Unamuno all’inizio simpatizza per gli insorti. Manuel Azaa, il presidente della Repubblica, lo destituisce; i militari lo reintegrano. Unamuno pensa che i nazionalisti riporteranno l’ordine e salveranno la Repubblica dagli eccessi delle sinistre. Ben presto si rende conto di essersi sbagliato. In pochi giorni vede sparire prima il sindaco socialista di Salamanca, poi i suoi due migliori amici: l’allievo prediletto e un pastore evangelico. Invano chiede aiuto a Franco. La notte sente i colpi delle esecuzioni sommarie. Quando il generale Millan-Astray, capo della Legione, lo invita a intervenire alla Giornata della Razza, Unamuno prende la parola, ma dice il contrario di quello che legionari e falangisti vogliono sentirsi dire: Vincerete, ma non convincerete (secondo un’altra versione, vincere non convincere). Morte all’intelligenza! grida Millan-Astray. Unamuno salvato dal linciaggio dalla moglie di Franco, sua estimatrice. L’opera stata molto discussa, anche se in realt ha un solo, vero limite storico: il cambio di strategia di Franco reso in modo un po’ tranchant, com’ forse inevitabile in un film. A una guerra-lampo il Caudillo preferisce una guerra ideologica, pi lenta ma anche pi inesorabile, che non sia solo una campagna militare ma una crociata ideologica di annientamento politico, spirituale e se possibile fisico del nemico, dei cattivi spagnoli. Il franchismo durato quasi quarant’anni ed un fenomeno pi complesso, che non si pu riassumere in poche righe, perch nello stesso tempo il dittatore allarga il proprio campo a monarchici e cattolici (ma fa massacrare il clero basco). Quel che qui importa la sorte di Unamuno: distrutto, morir due mesi dopo. La sua resta la lezione di un intellettuale anticomunista, non di sinistra, che si ribella alla crudele violenza della dittatura, dei suoi scherani, dei suoi fiancheggiatori. Come dice Unamuno a Millan-Astray, il valore non si dimostra solo in combattimento.

LE ALTRE LETTERE DI OGGI

Storia

Io, lavoratore autonomo, pago tutto senza sconti

Caro Aldo, io sono un lavoratore autonomo che, per il lavoro che svolgo (sono un promotore finanziario) sono obbligato a fatturare il 100 per cento di quello che produco. Ho un reddito alto e non mi lamento, ci mancherebbe. Le tasse non le pago volentieri, perch a volte i servizi pubblici che finanzio non sono adeguati ed efficienti, ma sono dovute ed giusto che chi guadagna di pi paghi di pi. Ritengo una stupidaggine la flat tax, della quale peraltro non beneficio. Per negli ultimi anni ho solo visto salire la pressione fiscale per i redditi alti (ad esempio l’abbassamento a 50.000 euro di soglia dello scaglione Irpef pi alto, quello al 43 per cento). E quando, fra poco, andr in pensione, il mio assegno che sar alto, perch ho versato molto all’Inps, verr rivalutato solo parzialmente all’aumento del costo della vita. E non vorrei sbagliarmi, ma dovr anche pagare un contributo di solidariet. Quindi io sono abbastanza certo che non sar avvantaggiato dalla manovra solo perch sono un lavoratore autonomo. Lo ripeto, non mi lamento perch ho un reddito e avr una pensione che mi garantiranno un certo benessere. Per mi dispiaciuto leggere la sua risposta ingenerosa (Corriere di ieri) nei confronti dei lavoratori autonomi onesti, che saranno anche pochi, ma esistono. (A proposito degli stipendi dei parlamentari, un po’ di morigeratezza non guasterebbe, anche se credo che ridurre le indennit, come aver ridotto il numero dei parlamentari, non risana i conti pubblici).
Alberto Composta Verona

INVIATECI LE VOSTRE LETTERE

Vi proponiamo di mettere in comune esperienze e riflessioni. Condividere uno spazio in cui discutere senza che sia necessario alzare la voce per essere ascoltati. Continuare ad approfondire le grandi questioni del nostro tempo, e contaminarle con la vita. Raccontare come la storia e la cronaca incidano sulla nostra quotidianità. Ditelo al Corriere.

MARTEDI – IL CURRICULUM

Pubblichiamo la lettera con cui un giovane o un lavoratore già formato presenta le proprie competenze: le lingue straniere, l’innovazione tecnologica, il gusto del lavoro ben fatto, i mestieri d’arte; parlare cinese, inventare un’app, possedere una tecnica, suonare o aggiustare il violino

Invia il CV

MERCOLEDI – L’OFFERTA DI LAVORO

Diamo spazio a un’azienda, di qualsiasi campo, che fatica a trovare personale: interpreti, start-upper, saldatori, liutai. 

Invia l’offerta

GIOVEDI – L’INGIUSTIZIA

Chiediamo di raccontare un’ingiustizia subita: un caso di malasanità, un problema in banca; ma anche un ristorante in cui si è mangiato male, o un ufficio pubblico in cui si è stati trattati peggio. Sarà garantito ovviamente il diritto di replica

Segnala il caso

VENERDI -L’AMORE

Chiediamo di raccontarci una storia d’amore, o di mandare attraverso il Corriere una lettera alla persona che amate. Non la posta del cuore; una finestra aperta sulla vita. 

Racconta la storia

SABATO -L’ADDIO

Vi proponiamo di fissare la memoria di una persona che per voi è stata fondamentale. Una figlia potrà raccontare un padre, un marito la moglie, un allievo il maestro. Ogni sabato scegliamo così il profilo di un italiano che ci ha lasciati. Ma li leggiamo tutti, e tutti ci arricchiranno. 

Invia la lettera

DOMENICA – LA STORIA

Ospitiamo il racconto di un lettore. Una storia vera o di fantasia. 

Invia il racconto

LA FOTO DEL LETTORE

Ogni giorno scegliamo un’immagine che vi ha fatto arrabbiare o vi ha emozionati. La testimonianza del degrado delle nostre città, o della loro bellezza.

Inviateci le vostre foto su Instagram all’account @corriere

, 2022-12-09 22:31:00,

SABATO 10 DICEMBRE 2022

risponde Aldo Cazzullo

Caro Aldo,
ci sono anche quelli che vogliono sapere, che leggono e scrivono alla sua rubrica, ci sono quelli che approfitteranno dello sdoganamento definitivo della fiamma tricolore, ci sono quelli che in Spagna contestano le leggi antifranchiste del 2022 e lei smette di parlare di fascismo? Mi pare sbagliato (per capisco che insulti e telefonate minatorie siano un peso enorme).
Giovanni Landolfi, landolfi@ stampafinanziaria.it

Caro Giovanni,
Parliamo allora di franchismo. L’occasione l’arrivo su Sky di un film di straordinario interesse, uscito in Spagna nel 2019. Il titolo italiano Lettera a Franco, quello originale Mientras dure la guerra, finch dura la guerra: la frase cui la giunta militare di Burgos condizion il riconoscimento della leadership di Francisco Franco, poi sparita dal testo ufficiale della nomina; un piccolo golpe nel grande colpo di Stato. Il protagonista per non il Caudillo; Miguel de Unamuno, il pi importante intellettuale spagnolo del Novecento, che nel 1936 era rettore dell’universit di Salamanca, che in Spagna come dire Bologna in Italia o Cambridge in Inghilterra. Unamuno all’inizio simpatizza per gli insorti. Manuel Azaa, il presidente della Repubblica, lo destituisce; i militari lo reintegrano. Unamuno pensa che i nazionalisti riporteranno l’ordine e salveranno la Repubblica dagli eccessi delle sinistre. Ben presto si rende conto di essersi sbagliato. In pochi giorni vede sparire prima il sindaco socialista di Salamanca, poi i suoi due migliori amici: l’allievo prediletto e un pastore evangelico. Invano chiede aiuto a Franco. La notte sente i colpi delle esecuzioni sommarie. Quando il generale Millan-Astray, capo della Legione, lo invita a intervenire alla Giornata della Razza, Unamuno prende la parola, ma dice il contrario di quello che legionari e falangisti vogliono sentirsi dire: Vincerete, ma non convincerete (secondo un’altra versione, vincere non convincere). Morte all’intelligenza! grida Millan-Astray. Unamuno salvato dal linciaggio dalla moglie di Franco, sua estimatrice. L’opera stata molto discussa, anche se in realt ha un solo, vero limite storico: il cambio di strategia di Franco reso in modo un po’ tranchant, com’ forse inevitabile in un film. A una guerra-lampo il Caudillo preferisce una guerra ideologica, pi lenta ma anche pi inesorabile, che non sia solo una campagna militare ma una crociata ideologica di annientamento politico, spirituale e se possibile fisico del nemico, dei cattivi spagnoli. Il franchismo durato quasi quarant’anni ed un fenomeno pi complesso, che non si pu riassumere in poche righe, perch nello stesso tempo il dittatore allarga il proprio campo a monarchici e cattolici (ma fa massacrare il clero basco). Quel che qui importa la sorte di Unamuno: distrutto, morir due mesi dopo. La sua resta la lezione di un intellettuale anticomunista, non di sinistra, che si ribella alla crudele violenza della dittatura, dei suoi scherani, dei suoi fiancheggiatori. Come dice Unamuno a Millan-Astray, il valore non si dimostra solo in combattimento.

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Io, lavoratore autonomo, pago tutto senza sconti

Caro Aldo, io sono un lavoratore autonomo che, per il lavoro che svolgo (sono un promotore finanziario) sono obbligato a fatturare il 100 per cento di quello che produco. Ho un reddito alto e non mi lamento, ci mancherebbe. Le tasse non le pago volentieri, perch a volte i servizi pubblici che finanzio non sono adeguati ed efficienti, ma sono dovute ed giusto che chi guadagna di pi paghi di pi. Ritengo una stupidaggine la flat tax, della quale peraltro non beneficio. Per negli ultimi anni ho solo visto salire la pressione fiscale per i redditi alti (ad esempio l’abbassamento a 50.000 euro di soglia dello scaglione Irpef pi alto, quello al 43 per cento). E quando, fra poco, andr in pensione, il mio assegno che sar alto, perch ho versato molto all’Inps, verr rivalutato solo parzialmente all’aumento del costo della vita. E non vorrei sbagliarmi, ma dovr anche pagare un contributo di solidariet. Quindi io sono abbastanza certo che non sar avvantaggiato dalla manovra solo perch sono un lavoratore autonomo. Lo ripeto, non mi lamento perch ho un reddito e avr una pensione che mi garantiranno un certo benessere. Per mi dispiaciuto leggere la sua risposta ingenerosa (Corriere di ieri) nei confronti dei lavoratori autonomi onesti, che saranno anche pochi, ma esistono. (A proposito degli stipendi dei parlamentari, un po’ di morigeratezza non guasterebbe, anche se credo che ridurre le indennit, come aver ridotto il numero dei parlamentari, non risana i conti pubblici).
Alberto Composta Verona

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Vi proponiamo di mettere in comune esperienze e riflessioni. Condividere uno spazio in cui discutere senza che sia necessario alzare la voce per essere ascoltati. Continuare ad approfondire le grandi questioni del nostro tempo, e contaminarle con la vita. Raccontare come la storia e la cronaca incidano sulla nostra quotidianità. Ditelo al Corriere.

MARTEDI – IL CURRICULUM

Pubblichiamo la lettera con cui un giovane o un lavoratore già formato presenta le proprie competenze: le lingue straniere, l’innovazione tecnologica, il gusto del lavoro ben fatto, i mestieri d’arte; parlare cinese, inventare un’app, possedere una tecnica, suonare o aggiustare il violino

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Vi proponiamo di fissare la memoria di una persona che per voi è stata fondamentale. Una figlia potrà raccontare un padre, un marito la moglie, un allievo il maestro. Ogni sabato scegliamo così il profilo di un italiano che ci ha lasciati. Ma li leggiamo tutti, e tutti ci arricchiranno. 

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DOMENICA – LA STORIA

Ospitiamo il racconto di un lettore. Una storia vera o di fantasia. 

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LA FOTO DEL LETTORE

Ogni giorno scegliamo un’immagine che vi ha fatto arrabbiare o vi ha emozionati. La testimonianza del degrado delle nostre città, o della loro bellezza.

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, Aldo Cazzullo

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