Checco Zalone nuovo Fantozzi. Ultima, grande maschera comica

Checco Zalone nuovo Fantozzi. Ultima, grande maschera comica

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GIOVED 5 GENNAIO 2023

risponde Aldo Cazzullo

Caro Aldo,
ho appena visto Checco Zalone, arte pura! Artista poliedrico con una comicit che fa riflettere, supportato da altrettanti grandi artisti! Lo rivedrei volentieri.
Silvana Gangi

Zalone un genio, musicista, cantante, attore, regista e comico.
Michele Girardi

Serata da piegarsi dal ridere con Checco. E poi riascoltare dal vivo certe perle fa bene all’umore e alla salute!
Davide Lassi, Milano

Zalone non mi piace, non mi mai piaciuto, ma come si permesso di imitare il maestro Muti, comunque non mi fa neppure ridere.
Michele De Crescenzo

Cari lettori,
Come i veri grandi, Riccardo Muti persona alla mano, disponibile, che sa ridere di se stesso (scostanti e permalosi sono di solito gli artisti che non valgono molto). I vostri elogi e anche qualche vostra critica mi hanno indotto ad andare a vedere Amore + Iva, lo spettacolo di Checco Zalone, nome d’arte di Luca Medici. ovviamente divertentissimo. Il pubblico lo ama molto, ed davvero un pubblico interclassista. Checco sa ridere dei pregiudizi degli italiani — quelli dei settentrionali verso i meridionali, e viceversa —, e soprattutto ha questa straordinaria capacit di ridere contemporaneamente del pubblico e con il pubblico. Ride cio degli italiani e con gli italiani. La sua l’ultima delle nostre grandi maschere comiche: Tot, Alberto Sordi, Paolo Villaggio. Come loro, sa incarnare i peggiori vizi degli italiani, ma sa anche trovare quell’umanit che si cela in fondo all’animo pure dei peggiori tra noi. Qualcuno lo trova volgare; ma la volgarit non dire parolacce (quale comico non le dice?), non offrire mai alla bassezza umana una possibilit di riscatto. E poi il comico, come diceva appunto Paolo Villaggio, non pu essere scopante, non pu essere bello, non deve dare l’idea di fare impazzire le donne; problema che con Checco almeno all’apparenza non si pone. Checco Zalone il nuovo Fantozzi; mentre Luca e Paolo, ad esempio, sono bravissimi, ma violano la regola aurea del grande Villaggio.
Ps. Il teatro degli Arcimboldi era esaurito, e lo sar nei prossimi giorni. Nei Paesi civili, ad esempio in Germania ma pure in Brasile, fuori dagli stadi o dai palazzetti o dai teatri c’ la fila dei taxi in attesa dei clienti. In effetti fuori dal teatro degli Arcimboldi c’ il parcheggio dei taxi. E c’erano dieci taxi parcheggiati. Vuoti per. I tassisti sono arrivati uno a uno, con i loro cari: erano andati pure loro a vedere lo spettacolo. Nulla di male, per carit. Solo che la gente aveva bisogno di taxi in servizio. Si creata quindi, anzich una fila di taxi in attesa dei clienti, una fila di clienti in attesa dei taxi. Che non c’erano. Li si poteva chiamare. Il primo arrivato dopo dieci minuti. Il tassametro segnava 14 euro.

LE ALTRE LETTERE DI OGGI

L’ingiustizia

Troppa pubblicit prima del film al cinema, giusto?

Il 23 dicembre ci incontriamo con una coppia di amici e le loro figlie. Scegliamo l’ultimo film di Spielberg, in un centralissimo cinema di Milano, orario 17.40. Segue prenotazione in un noto ristorante in zona Colonne di San Lorenzo per le 20.45 visto che il file dura circa 2 ore e mezza. Alle 17.35 entriamo in sala, alle 17 e 43 parte della pubblicit (ma pubblicit becera, tipo televendita), ok mi dico durer qualche minuto (del resto sul biglietto c’ scritto testuale L’inizio effettivo del film potrebbe avvenire alcuni minuti dopo a seconda del cinema scelto). Dopo 25 minuti di pubblicit comincio ad arrabbiarmi, ad un certo punto la pubblicit sembra finire, ma partono i trailer dei film in uscita nei prossimi mesi e alla fine dei trailer riparte ancora della pubblicit. Morale: il film inizia verso le 18.15 vale a dire dopo circa 35/40 minuti dall’orario indicato sui quotidiani e sul biglietto. Sono imbufalito, penso che la prima cosa che devo fare appena uscito dal cinema chiamare il ristorante per dire che arriveremo con 45 minuti di ritardo. Per Spielberg un grande, il film mi prende ma… dopo circa un’ora di proiezione in un momento clou della storia, compare un avviso che dice che il film riprender dopo dieci minuti e partono immagini di pop corn, pizzette, coca cola ed altro. Mi dico che al ritardo gi accumulato devo aggiungere minimo altri 10 minuti e sono terrorizzato che di l ad un’ora (ci sono ancora 90 minuti di proiezione) ci sia un’altra interruzione. Per fortuna non cos, il film finisce (grandissimo Spielberg), chiamo il ristorante e andiamo di corsa a prendere un taxi per arrivare il prima possibile.
Raffaele Villa

INVIATECI LE VOSTRE LETTERE

Vi proponiamo di mettere in comune esperienze e riflessioni. Condividere uno spazio in cui discutere senza che sia necessario alzare la voce per essere ascoltati. Continuare ad approfondire le grandi questioni del nostro tempo, e contaminarle con la vita. Raccontare come la storia e la cronaca incidano sulla nostra quotidianità. Ditelo al Corriere.

MARTEDI – IL CURRICULUM

Pubblichiamo la lettera con cui un giovane o un lavoratore già formato presenta le proprie competenze: le lingue straniere, l’innovazione tecnologica, il gusto del lavoro ben fatto, i mestieri d’arte; parlare cinese, inventare un’app, possedere una tecnica, suonare o aggiustare il violino

Invia il CV

MERCOLEDI – L’OFFERTA DI LAVORO

Diamo spazio a un’azienda, di qualsiasi campo, che fatica a trovare personale: interpreti, start-upper, saldatori, liutai. 

Invia l’offerta

GIOVEDI – L’INGIUSTIZIA

Chiediamo di raccontare un’ingiustizia subita: un caso di malasanità, un problema in banca; ma anche un ristorante in cui si è mangiato male, o un ufficio pubblico in cui si è stati trattati peggio. Sarà garantito ovviamente il diritto di replica

Segnala il caso

VENERDI -L’AMORE

Chiediamo di raccontarci una storia d’amore, o di mandare attraverso il Corriere una lettera alla persona che amate. Non la posta del cuore; una finestra aperta sulla vita. 

Racconta la storia

SABATO -L’ADDIO

Vi proponiamo di fissare la memoria di una persona che per voi è stata fondamentale. Una figlia potrà raccontare un padre, un marito la moglie, un allievo il maestro. Ogni sabato scegliamo così il profilo di un italiano che ci ha lasciati. Ma li leggiamo tutti, e tutti ci arricchiranno. 

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DOMENICA – LA STORIA

Ospitiamo il racconto di un lettore. Una storia vera o di fantasia. 

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LA FOTO DEL LETTORE

Ogni giorno scegliamo un’immagine che vi ha fatto arrabbiare o vi ha emozionati. La testimonianza del degrado delle nostre città, o della loro bellezza.

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