MERCOLED 11 GENNAIO 2023
risponde Aldo Cazzullo
Caro Aldo,
la stampa di questi giorni pare unanime nel costringere i suoi lettori a rovistare nella pattumiera affettiva della casa reale inglese reduce da un recente funerale e da una successione a lungo negata. Mi chiedo e le chiedo: a chi giova tanta mefitica nube mediatica? Come al solito le notizie peggiori vendono ed perci che si autoalimentano. I bilanci non tornano quando si tratta per di conteggiare i danni che determinano. Sono cresciuto in contesti molto diversi dagli attuali ma i dissidi tra fratelli ci sono sempre stati e la loro ricomposizione era sostenuta da una formazione-educazione che veniva da molto lontano. Mi pare di poter dire in questo senso: evitiamo titoli e articoli miseri sugli sproloqui dei principini di Buckingham Palace. Che ne pensa?
Angelo Botturi
Caro Angelo,
Se il fratello dell’erede al trono d’Inghilterra pubblica in tutto il mondo un libro in cui racconta cose durissime contro il padre e il suddetto fratello, i giornali non possono ignorarlo. Anzich dibattere sulla stampa, cerchiamo di capire come sia potuto accadere. A differenza che nella serie Netflix, nel libro Spare, il ricambio (Mi hai dato un erede e un ricambio, a heir and a spare, disse Carlo a Diana), si apre molto. Racconta storie, tipo i venticinque talebani uccisi in combattimento, che possono creargli problemi in futuro. Sostenendo che sia stato proprio il futuro re William, insieme con la futura regina Kate, a convincerlo a vestirsi da nazista a un party, rende al fratello il peggior servigio possibile (da noi se ti vesti da nazista a una festa vai al governo, gli inglesi che i nazisti li hanno sconfitti prendono queste cose pi sul serio). Rivelando che Carlo aveva l’abitudine di chiedergli ma tu di chi sei figlio?, rinfocola la voce secondo cui il vero padre di Harry sarebbe il maggiore Hewitt, storico amante di Diana, cui in effetti somiglia in modo impressionante. L’impressione che Harry somigli alla madre non solo nell’esuberanza e nel fascino. Nessuno dei due ha capito che far parte della famiglia reale non significa acquisire il diritto alla felicit; significa accettare di svolgere un compito, diciamo pure di fare un mestiere. La differenza che Harry non l’ha scelto; Diana s, anche se aveva appena 19 anni. Purtroppo nessuno dei due stato all’altezza del compito. Non sono i soli: si pensi ad Andrea e a Sarah Ferguson. Se non altro, Diana e suo figlio sono diventati star internazionali. La morte della principessa del popolo segn il punto pi basso del lungo e straordinario regno di Elisabetta II. Vedremo ora se il padre regger l’ingombrante assenza del secondogenito che ha annunciato di non voler mai tornare nel Regno Unito; quindi di non volerlo vedere mai pi, almeno in patria.
LE ALTRE LETTERE DI OGGI
Storia
Ho 78 anni, deriso per aver detto che amo mia moglie
Ho quasi 78 anni, tra pochi giorni compir 53 anni di matrimonio, una splendida famiglia con figli, generi, nuore e nipoti. Sono un imprenditore nella moda e sono sempre in ufficio di supporto a mia figlia che ha preso in mano le redini dell’azienda. Calabrese di nascita (figlio di contadini), milanese di adozione dal 1969 , innamorato della mia Milano che mi ha ripagato ampiamente dei sacrifici fatti. Sono stato abituato a rispondere grazie, scusi a salutare le persone che incontro anche se non conosco e da quando mi sono formato una famiglia ho sempre continuato a ripetere a mia moglie amore mio, ti voglio bene anche davanti alle persone che stanno intorno a noi. La stessa cosa la faccio con i figli e con i nipoti i quali mi rispondono con le stesse parole dandomi immensa felicit. Scrivo perch l’altro giorno mia moglie andata a fare una visita medica importante e io l’ho aspettata in sala di attesa. Quando uscita mi sono rivolta a lei come andata amore mio e lei mi ha risposto bene e io, dandole un bacio, ho aggiunto ti voglio bene gioia della mia vita. Una coppia, media et, seduta accanto a noi, ascoltando le mie frasi, a voce un po’ alta ha detto guarda che bigotti, alla loro et non si vergognano di ripetere queste cose. Io mi sono permesso di ribattere che il mio non bigottismo ma vero amore e spero che anche per loro sia la stessa cosa ricevendo gli applausi dei presenti. Siamo andati via mano nella mano, felici, pensando a quanta gente invece di essere contenta per la felicit degli altri esprime disprezzo. Io continuer a comportarmi cos. Questo il mio augurio per il 2023 e per i miei 53 anni di matrimonio.
Francesco Casile
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MILANO
Che cosa il “fumo” che si vede nei cantieri della M4
Luigi Vianello , Webuild;
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COMMERCIO
Io, bottegaio da 30 anni, non chiuder mai
Alessandro Giust
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PENSIONATI
Siamo quelli che pagano di pi perch privilegiati
Giuseppe Lupo , Verona;
INVIATECI LE VOSTRE LETTERE
Vi proponiamo di mettere in comune esperienze e riflessioni. Condividere uno spazio in cui discutere senza che sia necessario alzare la voce per essere ascoltati. Continuare ad approfondire le grandi questioni del nostro tempo, e contaminarle con la vita. Raccontare come la storia e la cronaca incidano sulla nostra quotidianità. Ditelo al Corriere.
MARTEDI – IL CURRICULUM
Pubblichiamo la lettera con cui un giovane o un lavoratore già formato presenta le proprie competenze: le lingue straniere, l’innovazione tecnologica, il gusto del lavoro ben fatto, i mestieri d’arte; parlare cinese, inventare un’app, possedere una tecnica, suonare o aggiustare il violino
MERCOLEDI – L’OFFERTA DI LAVORO
Diamo spazio a un’azienda, di qualsiasi campo, che fatica a trovare personale: interpreti, start-upper, saldatori, liutai.
GIOVEDI – L’INGIUSTIZIA
Chiediamo di raccontare un’ingiustizia subita: un caso di malasanità, un problema in banca; ma anche un ristorante in cui si è mangiato male, o un ufficio pubblico in cui si è stati trattati peggio. Sarà garantito ovviamente il diritto di replica
VENERDI -L’AMORE
Chiediamo di raccontarci una storia d’amore, o di mandare attraverso il Corriere una lettera alla persona che amate. Non la posta del cuore; una finestra aperta sulla vita.
SABATO -L’ADDIO
Vi proponiamo di fissare la memoria di una persona che per voi è stata fondamentale. Una figlia potrà raccontare un padre, un marito la moglie, un allievo il maestro. Ogni sabato scegliamo così il profilo di un italiano che ci ha lasciati. Ma li leggiamo tutti, e tutti ci arricchiranno.
DOMENICA – LA STORIA
Ospitiamo il racconto di un lettore. Una storia vera o di fantasia.
LA FOTO DEL LETTORE
Ogni giorno scegliamo un’immagine che vi ha fatto arrabbiare o vi ha emozionati. La testimonianza del degrado delle nostre città, o della loro bellezza.
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