Un errore decidere ignorando le difficoltà dei cittadini

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Caro direttore,
sicuramente un bene che le autorit europee si preoccupino dei problemi ambientali e impartiscano disposizioni atte a diminuire le emissioni inquinanti. Adesso, ad esempio, vogliono che tutti gli immobili rispondano alle classi energetiche massime. Si calcolato che, in Italia, dovranno essere adeguate due abitazioni su tre. Ora, l’intenzione certamente lodevole, peccato che non sia cos facilmente realizzabile: non tutti i proprietari hanno le necessarie risorse finanziarie. C’ poi un altro aspetto: le misure anti inquinamento portate avanti dalle varie istituzioni statali o sovranazionali, sono tutte orientate a favorire qualche lobby economica. Per ridurre le emissioni inquinanti non per forza necessario costringere a spendere, si potrebbe, ad esempio, far ridurre i voli agli aerei, sia di linea che privati, soprattutto questi ultimi, le emissioni che rilascia il jet di un super ricco, magari per andare a fare l’apericena in un altro Continente, inquinano immensamente di pi di una stufa a legna accesa la sera in un paesino di montagna.
Mauro Chiostri

Caro signor Chiostri,
davvero importante che tutte le misure, soprattutto quelle che vengono decise da un’Unione composta da Stati tanto diversi, siano improntate alla razionalit, al buon senso e alla effettiva realizzabilit. Non possono essere prese con un atteggiamento snobistico che guarda il mondo dall’alto in basso. La lotta per la tutela dell’ambiente e contro i cambiamenti climatici una scelta determinante per il nostro futuro, nessuno pu sottrarsi. Proprio per questa ragione si deve evitare che le decisioni (come quella dell’adeguamento energetico delle abitazioni per poterle vendere) siano adottate non tenendo conto delle condizioni economiche delle persone e della possibilit dei Paesi di poter aiutare chi non ricco. Altrimenti scattano ribellioni, proteste, reazioni (ricordate i gilet gialli?) che costringono a precipitose marce indietro e vanificano ogni risultato. Il Pnrr mette al centro dei finanziamenti concessi agli Stati, in particolare all’Italia, la transizione energetica. Non perdiamo neppure un euro di quelli che possono essere spesi per raggiungere l’obiettivo. troppo chiedere che si faccia tutto guardando con attenzione alle condizioni delle famiglie e delle imprese in questi anni cos difficili?

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