Con la nota n. 318 del 4 febbraio scorso, avente per oggetto: “Decreto ministeriale 18 novembre 2021, n. 328, relativo a “Centri Territoriali di Supporto (CTS), ai sensi dell’articolo 9, comma 2-bis del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66”, il MI ha fornito indicazioni riguardanti le modalità di individuazione dei Centri Territoriali di Supporto (CTS) quali istituzioni scolastiche di riferimento per la consulenza, la formazione, il collegamento e il monitoraggio a supporto dei processi di inclusione, nonché per lo sviluppo, la diffusione e il miglior utilizzo di ausili, sussidi didattici e di nuove tecnologie per la disabilità in applicazione del DM n. 328/21.
Con la nota si pone in particolare l’attenzione sul ruolo e sulle funzioni dei CTS e, in merito all’attività di acquisto e fornitura di ausili e sussidi per la didattica inclusiva, si descrivono le principali fasi operative che vedono coinvolti sia le istituzioni scolastiche sia gli Uffici Scolastici Regionali. Con l’occasione si ripercorrono anche alcuni passaggi della Direttiva 27 dicembre 2012, opportunamente aggiornati
La nota chiarisce che la Direttiva 27 dicembre 2012 delinea il ruolo strategico dei CTS i quali, oltre ad essere un fondamentale polo per l’acquisto e la distribuzione di strumenti e ausili per la didattica inclusiva, avvalendosi del coordinamento dei rispettivi Uffici Scolastici Regionali, svolgono anche funzioni decisive in materia di informazione-formazione sui temi dell’inclusione e connesse metodologie didattiche per la comunità scolastica, oltre che per i servizi di consulenza. I CTS, tra l’altro, informano i docenti, gli alunni, gli studenti e i loro genitori delle risorse tecnologiche disponibili, sia gratuite sia commerciali.
Oltre alla formazione, come indicato in articolo 1 del DM 328/2021, l’erogazione del servizio dei CTS può consistere in attività di consulenza a favore dei vari portatori di interesse. In tal senso, anche la Direttiva del 2012 evidenzia che per realizzare a pieno le potenzialità offerte dalle tecnologie utilizzate, i CTS possono avvalersi del contributo di un esperto che individui quale sia l’ausilio più appropriato cui ricorrere, soprattutto per le situazioni più complesse. I CTS offrono pertanto consulenza in tale ambito, coadiuvando le scuole nella scelta dell’ausilio e accompagnando gli insegnanti nell’acquisizione di competenze o pratiche didattiche che ne rendano efficace l’uso. Tale tipo di consulenza può riguardare inoltre forme di collaborazione con la famiglia per facilitare le attività di studio anche a casa.
le scuole sedi di CTS si occupano dell’acquisto di sussidi e ausili per la didattica inclusiva , affidati in comodato d’uso alle istituzioni scolastiche ,e dei servizi connessi per il loro migliore utilizzo. L’articolato processo di fornitura ausili/strumenti per la didattica inclusiva può essere descritto nelle seguenti fasi salienti.
Il portale “Strumenti e ausili didattici per la disabilità” – accessibile alle istituzioni scolastiche coinvolte – consente di reperire diverse informazioni utili sia per semplificare le operazioni sia per avere aggiornamenti sullo stato delle procedure. Ad esempio, tramite portale è possibile: visualizzare i bandi pubblicati annualmente dagli Uffici Scolastici Regionali per l’acquisizione di ausili e sussidi didattici; procedere, da parte delle scuole, alla compilazione online della scheda progetto per la partecipazione ai bandi regionali; consultare le graduatorie provinciali delle scuole che hanno presentato i progetti; gestire con maggiore efficienza, da parte dei CTS, il magazzino/archivio degli ausili/sussidi didattici registrati.
Le istituzioni scolastiche sedi di CTS, nell’esercizio della propria autonomia e per meglio rispondere ai fabbisogni della comunità di riferimento, possono essere promotrici di intese o accordi di rete con altre istituzioni scolastiche, con i servizi sociosanitari del territorio e/o con altri attori istituzionali e non, così da operare in modo sinergico con il territorio a beneficio della comunità scolastica.
È opportuno che ogni scuola sede di CTS, richiamandosi sempre l’opportuno raccordo con il competente Ufficio Scolastico Regionale, si doti di un proprio regolamento conforme al vigente quadro normativo.
Si richiama infine l’attenzione su quanto indicato dall’ articolo 1, comma 2 del DM 328/2021 laddove prevede che i CTS, al fine di ottimizzare l’erogazione del servizio, attivano modalità di collaborazione con i GIT per il supporto alle scuole del territorio per i processi di
inclusione.
Per consentire il riparto delle risorse finanziarie previste in attuazione della normativa sopra richiamata, si chiede agli Uffici Scolastici Regionali di individuare, ovvero di confermare, un CTS per ciascuna provincia. Si ricorda che in caso di città metropolitane, i CTS possono essere individuati anche in numero maggiore di uno, in considerazione della complessità territoriale e numerosità delle scuole. Le istituzioni scolastiche sede CTS possono coincidere anche con le scuole polo per l’inclusione. Ai fini della predetta individuazione, l’articolo 2 del DM in questione indica i criteri da tenere in considerazione.
L’individuazione delle scuole sede di CTS – ovvero della costituzione della rete regionale con l’indicazione della scuola capofila – dovrà essere trasmessa alla email [email protected] entro il 20 febbraio 2022 per consentire i conseguenti adempimenti amministrativo-contabili dell’anno in corso.
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