di Carmen Plotino
L’uomo, un no vax, è stato denunciato per lesioni. Il presidente dell’Ordine degli infermieri, Zega: «Fenomeno in crescita, serve sicurezza»
La notizia di un’altra aggressione ad una infermiera in un ospedale della Capitale, ha suscitato lo sdegno del ministro della Salute Roberto Speranza che ha sentito telefonicamente l’operatrice del San Camillo per esprimerle «vicinanza e solidarietà». Il fatto è accaduto venerdì, il responsabile del folle gesto è un paziente no vax, ricoverato perché in gravi condizioni a causa del Covid, che ha rifiutato le cure prendendo a calci la dipendente. L’uomo è stato denunciato per lesioni. L’infermiera ha riportato una prognosi di dieci giorni.
Sull’aggressione è intervenuto anche il presidente dell’Ordine degli infermieri di Roma, Maurizio Zega: «La sicurezza del personale sanitario nelle strutture ospedaliere è messa in pericolo sempre, e il fenomeno cresce ogni giorno di più, con il protrarsi delle follie negazioniste sul Covid», sottolinea Zega, che come il ministro, ha espresso «la solidarietà e l’affetto dell’Ordine romano». «A noi sembra che l’esercizio della professione sia reso ogni giorno sempre più difficile, e su questo le autorità pubbliche dovrebbero interrogarsi – aggiunge Zega – Intanto ci pestano, ora qui ora là, poi gli infermieri sono bellamente dimenticati dal governo in sede di legge Finanziaria, e così restiamo con compensi peggio che ridicoli. È ora di svegliarsi», conclude. Anche il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, ha condannato l’aggressione: «Purtroppo non è un caso isolato: sono continui gli atteggiamenti arroganti nei confronti di chi fa il proprio dovere. A lei e a tutto il personale sanitario vicinanza e sostegno da parte mia e della Regione».
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14 febbraio 2022 (modifica il 14 febbraio 2022 | 20:59)
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