di Silvia Turin
il record dal 2009. Circa 16 casi ogni mille abitanti, e non ancora il picco. Quali sono i sintomi e i consigli dei pediatri
L’influenza fa segnare il record di casi dal 2009 : nell’ultima settimana sono stati 943mila gli italiani contagiati da sindromi simil-influenzali, come si legge nel bollettino della rete di sorveglianza InfluNet dell’Istituto Superiore di Sanit (Iss) che si riferisce alla settimana 28 novembre-4 dicembre.
La situazione da record
L’incidenza sfiora i 16 casi ogni 1.000 abitanti, superando il picco di tutte le stagioni precedenti, a partire dal 2009 appunto. In totale, dall’inizio del monitoraggio sono 3,5 milioni le persone contagiate dalla forma influenzale chiamata australiana. Come si vede nel Grafico numero 1 qui sotto, i contagi sono ancora in salita (linea rossa) e non paragonabili alle stagioni influenzali degli anni scorsi (nelle linee tratteggiate in nero del grafico), quando mascherine, distanziamento e chiusure influivano riducendo le possibilit di trasmissione. In questa stagione influenzale la curva epidemica mostra un andamento in crescita anticipato rispetto alle precedenti stagioni, con un valore di incidenza superiore a tutte le precedenti stagioni.
A far crescere il numero delle sindromi simil-influenzali, per, concorrono anche altri virus respiratori, non solo l’influenza, che stata diagnosticata nel 41,2% dei casi analizzati (tutti di virus influenzale di tipo A). Nella precedente settimana erano tre le Regioni con incidenza massima, nell’ultima settimana sono diventate 7: Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Umbria, Marche, Abruzzo.
Anziani protetti
Aumenta l’incidenza in tutte le fasce di et, ma risultano maggiormente colpite le fasce di et pediatriche (in particolare i bambini al di sotto dei 5 anni in cui l’incidenza pari a 50,2 casi per mille assistiti). Come si vede nel Grafico numero 2 sotto, la fascia di et meno coinvolta quella degli ultra 65enni: la spiegazione che si tratta di una popolazione pi facilmente vaccinata contro l’influenza e che si protegge usando pi spesso la mascherina.
Questo il momento giusto per vaccinare il proprio bimbo, anche se senza patologie croniche o fragilit. Ricordiamo che la vaccinazione particolarmente raccomandata per tutti i bambini di et compresa tra 6 mesi e 6 anni — l’appello che viene dai pediatri SIP (Societ Italiana di Pediatria) —. importante sottolineare che proteggendo i pi piccoli si proteggono anche i fragili di tutte le et e gli anziani in famiglia: in vista delle Feste questo un altro fattore da non trascurare, conclude la nota dei pediatri.
I consigli dei pediatri
Quali sono i sintomi dell’influenza stagionale, ribattezzata australiana? I pediatri della Sip hanno messo a punto un vademecum, che valido per tutti. I sintomi di questa influenza sono: febbre, brividi, cefalea, dolori muscolari, inappetenza e sintomi respiratori come tosse, mal di gola, congestione nasale. Nei lattanti si osservano, invece, vomito e diarrea. In generale per le persone vaccinate contro il Covid si pu pensare che la febbre alta sia sintomo di influenza, piuttosto che di Covid, ma dipende dallo stato vaccinale e di salute di ciascuno.
I consigli per evitare le sindromi simil-infleunzali sono quelli che valgono per il Covid, visto che si parla sempre di malattie infettive a trasmissione aerea: evitare i luoghi affollati, lavare frequentemente le mani, evitare il contatto con persone ammalate, in caso di tosse o starnuti coprire naso e bocca con l’incavo del gomito, ventilare gli ambienti di lavoro e casalinghi aprendo le finestre. Nei luoghi affollati le mascherine, che abbiamo imparato a usare con il coronavirus, restano un presidio di prevenzione fondamentale.
9 dicembre 2022 (modifica il 9 dicembre 2022 | 19:03)
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