Con l’imminente suono della campanella che segna l’inizio dell’anno scolastico, la tensione cresce non solo tra gli studenti, ma anche tra i loro genitori. L’Ordine degli Psicologi delle Marche ha evidenziato come, oltre ai soliti preparativi, i genitori si trovino ad affrontare la riattivazione dei temuti gruppi WhatsApp.
Katia Marilungo, presidente dell’Ordine, sottolinea, in un’intervista a Cronache Ancona, che la modalità con cui i genitori affrontano questi gruppi riflette spesso il loro approccio generale alla vita scolastica dei figli. Mentre alcuni intervengono attivamente, cercando di controllare ogni aspetto, altri, spesso a causa degli impegni lavorativi, si mostrano meno presenti e invasivi.
Tuttavia, l’eccesso di controllo, soprattutto nell’era digitale, può essere controproducente. Federica Guercio, psicologa e psicoterapeuta, avverte, sempre su Cronache Ancona, dei rischi dell’abusare dei mezzi informatici, che potrebbero compromettere l’autonomia dei ragazzi. In particolare, nell’età adolescenziale, è fondamentale non ostacolare il processo di distacco dalla famiglia e costruire una solida fiducia nelle figure educative esterne.
La “malattia” della scuola non è una sensazione da respingere, ma da riconoscere e affrontare. Guercio sottolinea che il sostegno nel riconoscere e gestire le proprie emozioni è cruciale per gli adolescenti. Per i più piccoli, tuttavia, il consiglio è diverso: è essenziale prepararli con anticipo, parlando apertamente delle loro emozioni e offrendo supporto dove necessario.
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