Si attendono a breve le linee guida del Ministero dell’Istruzione e del Merito per quanto riguarda l’insegnamento delle discipline STEM a scuola. Vediamo cosa sappiamo finora in attesa del documento finale.
Quello del potenziamento delle discipline Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics) nelle scuole di ogni ordine e grado è legato ad uno dei capisaldi del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, ovvero al rafforzamento di quelle discipline a scuola che in qualche modo possano dare un primo orientamento diretto con il mondo del lavoro.
“Questi provvedimenti sono al centro del nostro programma di valorizzazione dei talenti degli studenti e di lotta alla dispersione scolastica”, ha dichiarato recentemente il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
“Il mondo del lavoro richiede sempre più competenze scientifiche e le nostre iniziative vanno nella direzione di colmare i divari territoriali e di genere, favorendo la ripartenza dell’ascensore sociale, fermo dagli anni Settanta”, aggiunge.
Le azioni principali previste dalle linee guida in arrivo sono:
-adozione di metodologie innovative, con una didattica che parta sempre più dalla realtà per arrivare alla teoria; attività di orientamento per individuare i talenti e le capacità di ognuno e supportare gli studenti e le famiglie nella scelta del percorso formativo;
– sviluppo delle competenze digitali e del pensiero computazionale; coinvolgimento degli studenti in progetti pratici e laboratoriali; maggiore utilizzo del problem solving;
– ricorso alla pianificazione individuale per la scelta degli argomenti di studio, anche in base alle preferenze dello studente; organizzazione di gruppi di lavoro per una didattica cooperativa;
– sviluppo del pensiero critico dei ragazzi di fronte alle sfide poste dalla società digitale.
Per la fascia 0-6 anni, riporta Il Sole 24 Ore, il potenziamento delle Stem si dovrà realizzare attraverso attività educative che incoraggiano il bambino ad un approccio matematico-scientifico-tecnologico al mondo naturale e artificiale che lo circonda.
Invece, nei gradi di scuola primaria e secondaria di primo grado, si dovrà insistere sull’uso della tecnologia in modo critico e creativo, sulla promozione di “creatività” e “curiosità”, sullo sviluppo dell’autonomia degli alunni e dei laboratori (in primis di matematica).
Infine, alla scuola secondaria di secondo grado, gli insegnanti dovrebbero far acquisire ai loro studenti le competenze tecniche specifiche attraverso l’utilizzo di strumenti e attrezzature, in laboratorio, in classe o “sul campo” (si fa anche riferimento ad attività di alternanza scuola-lavoro legate alle materie Stem).
Il decreto ministeriale con le linee guida è già passato al vaglio del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) che ha espresso parere favorevole.
Fra le segnalazioni di miglioramento, il CSPI più di tutti evidenzia un aspetto importante: “fondamentale porre al centro la formazione specifica dei docenti, connettendo in un quadro organico le risorse e gli interventi previsti per raggiungere gli obiettivi prefissati e riconducendo le diverse linee di finanziamento ad un disegno coerente allo scopo“.
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