La diffusione di ChatGPT, l’app di intelligenza artificiale che può scrivere testi e elaborati come una persona, sta causando preoccupazione nell’ambiente scolastico.
La sua capacità di generare rapidamente contenuti ha fatto sì che enti governativi e associazioni scolastiche ne abbiano preso atto e ne discutano i rischi e le opportunità.
Il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli, all’agenzia di stampa AGI, ha dichiarato che questo strumento deve essere governato e che bisogna essere consapevoli dei rischi e delle opportunità connesse al suo uso.
Il presidente dell’Associazione Nazionale Docenti, Francesco Greco, sempre all’AGI, ha dichiarato che questa questione dovrà essere affrontata al più presto, poiché si sta diffondendo rapidamente.
Gli studenti sottolineano che i metodi di valutazione a scuola sono obsoleti e non tiene conto di molte questioni moderne, e che per evitare l’uso dell’intelligenza artificiale, sarebbe necessario valutare gli studenti sulla base della capacità di riflettere, rielaborare e padroneggiare un concetto o una materia.