Intelligenza artificiale, il 65% dei bambini iscritti alla primaria farà un lavoro che ancora non esiste. Limportanza dellorientamento a scuola

Intelligenza artificiale, il 65% dei bambini iscritti alla primaria farà un lavoro che ancora non esiste. Limportanza dellorientamento a scuola

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L’intelligenza artificiale nei prossimi anni diverrà centrale per quanto riguarda il mercato del lavoro. Viene confermato nel rapporto The Potentially Large Effects of Artificial Intelligence on Economic Growth, dove alcuni economisti della Goldman Sachs hanno previsto che nei prossimi anni il 18% del lavoro a livello globale potrebbe essere svolto dall’Intelligenza artificiale. Grande attenzione, ovviamente sul lato formazione e orientamento al lavoro.

Gli economisti della Goldman Sachs, si legge su L’Indipendente, hanno rassicurato affermando che “tutte le innovazioni tecnologiche che inizialmente hanno soppiantato i lavoratori hanno poi dato luogo a una crescita dell’occupazione nel lungo periodo”.

Sul fronte formazione e orientamento, bisogna anche ricordare che da tempo il World Economic Forum dice che il 65% dei bambini iscritti alla scuola primaria farà un lavoro che ancora non esiste.

Quello su cui bisogna ragionare, tuttavia, è la è proprio la transizione verso il nuovo mondo del lavoro, specialmente per quanto riguarda i divari di competenze, che potrebbero, anche stavolta come in altre occasioni, rendere complicato il passaggio alle nuove professioni.

Sulle competenze da acquisire già a scuola in previsione del futuro un ruolo importante è quello avviato dalla riforma dell’orientamento, il primo passo concreto su cui ha voluto puntare il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

Valditara ad inizio gennaio ha inviato una lettera: “è perché le famiglie possano avere gli strumenti per scegliere con consapevolezza. Significa conosce anche quelli sono le prospettive occupazionali che possono derivare dall’aver scelto un determinato indirizzo, un determinato istituto, un determinato percorso formativo. Credo sia un servizio concreto alle famiglie – ha aggiunto – Non dimentichiamoci che oggi abbiamo 1,2 milioni di posti di lavoro che non vengono coperti per mancanza di qualifiche adeguate. Abbiamo uno spreco enorme di posti di lavoro proprio perché non sempre il mercato del lavoro non sempre offre alle aziende delle formazioni adeguate”.

Dunque, appare evidente che la scuola dovrà da un lato iniziare ad informare ed orientare gli studenti nella direzione dell’intelligenza artificiale, sugli sbocchi occupazionali che da qui in avanti si potrebbero avere. E chiaramente, dall’altro lato, la stessa scuola contemporaneamente dovrà immettere a livello disciplinare una cultura che aiuti i giovani ad affacciarsi alle prossime attività lavorative in cui l’intelligenza artificiale sarà protagonista.

Gli obiettivi dell’orientamento, come spiegato dal Ministero, sono:

– rafforzare il raccordo tra primo e secondo ciclo di istruzione e formazione, per consentire una scelta consapevole e ponderata a studentesse e studenti che valorizzi i loro talenti e le loro potenzialità;

– contrastare la dispersione scolastica;

– favorire l’accesso all’istruzione terziaria.

l nuovo orientamento deve garantire un processo di apprendimento e formazione permanente, destinato ad accompagnare un intero progetto di vita.

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