Settimana lavorativa corta e fino a 120 giorni di smart working l’anno. Questa la nuova organizzazione flessibile del lavoro che Intesa Sanpaolo proporr ai 74 mila dipendenti in Italia. Il nuovo modello non condiviso dalle organizzazioni sindacali, si legge in una nota della banca, va incontro alle esigenze di conciliare gli equilibri di vita professionale e lavorativa delle proprie persone e dimostra attenzione al loro benessere, attraverso soluzioni innovative delle modalit lavorative con l’obiettivo di rendere la banca ancora pi agile e dinamica, al servizio di una clientela pi esigente.
La proposta
Tra le principali innovazioni c’ la settimana corta di 4 giorni da 9 ore lavorative giornaliere su base volontaria e a parit di retribuzione (compatibilmente con le esigenze produttive della Banca). Novit a cui si affianca l’evoluzione dello smart working con la possibilit di lavoro flessibile fino a 120 giorni all’anno, senza limiti mensili. Il tutto con un’indennit di buono pasto di 3 euro al giorno che tenga conto delle spese sostenute lavorando da casa.
La sperimentazione dal 2023
Da gennaio 2023, le persone che lavorano in Intesa Sanpaolo, potranno accedere a queste modalit e sar avviato un periodo di sperimentazione in circa 200 filiali. Porre al centro lo sviluppo delle professionalit della Banca in un contesto di attenzione verso esigenze e aspettative elemento chiave per la realizzazione del Piano di Impresa 2022-2025, conclude la nota.
Il disaccordo con i sindacati e la vecchia norma
La decisione di Intesa Sanpaolo sullo smartworking e la settimana corta arriva dopo il naufragio dell’incontro di venerd con i sindacati. Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil e Uilca-Unisin avevano fatto precise richieste che per hanno trovato chiusura da parte dell’azienda, hanno riferito in un comunicato. In particolare chiedevano di estendere lo smartworking e la settimana di 4 giorni da 9 ore a tutti i dipendenti della rete filiali e il riconoscimento del buono pasto da 7 euro per le giornate in telelavoro oltre a indennizzi per le spese energetiche e di connessione e a un bonus per l’allestimento della postazione di lavoro; le maestranze volevano pure una serie di strumenti tecnici per consentire la disconnessione al termine dell’orario lavorativo. La settimana corta in arrivo in Intesa Sanpaolo in realt l’applicazione di una norma gi prevista dal contratto nazionale di lavoro dei bancari e nata 25 anni fa per consentire l’orario flessibile, ma anche pi lungo, ai dipendenti in forza agli sportelli che le banche aprivano in occasione di manifestazioni e fiere. In Intesa i dipendenti delle sedi centrali potranno usufruire di 120 giorni di smart working che si allungheranno a 140 per chi lavora nel reparto Ict e che potranno diventare 30 consecutivi. Ora invece, da contratto nazionale, previsto solo per 10 giorni al mese. Questo un altro dei punti contestati dalle sigle sindacali, che si sono opposte pure all’intenzione, da parte della banca, di estendere il telelavoro oltre i 120 giorni applicabili. Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil e Uilca-Unisin erano contrari perch siglare tale intesa alla vigilia del rinnovo del contratto nazionale avrebbe potuto creare problemi alla trattativa oltre che con gli altri istituti di credito.
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, 2022-12-17 14:27:00, Tra le principali novità la settimana corta di 4 giorni da 9 ore lavorative su base volontaria e a parità di retribuzione e la possibilità di lavoro flessibile fino a 120 giorni all’anno , Diana Cavalcoli e Andrea Rinaldi