Ipotesi CCNL 2019/21: anche programmazione primaria sarà possibile online. Quali attività aggiuntive saranno retribuite

Ipotesi CCNL 2019/21: anche programmazione primaria sarà possibile online. Quali attività aggiuntive saranno retribuite

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La formazione dei docenti e le riunioni del GLO entrano nel novero delle attività funzionali all’insegnamento. Le novità dell’Ipotesi di CCNL 2019/2021.

In data 14 luglio 2023 è stata sottoscritta l’Ipotesi di CCNL 2019/21 tra MIM e organizzazioni sindacali (eccetto la UIL scuola). Si attende adesso la firma definitiva, affinché l’Ipotesi diventi Contratto e le disposizioni in essa presenti diventino vigenti.

Di seguito alcune delle novità introdotte dalla suddetta Ipotesi, ossia:

  • la possibilità di svolgere le due ore di programmazione nella scuola primaria a distanza;
  • il fatto che le ore dedicate alle riunioni del GLO rientrano nelle 40 ore da destinare alle attività funzionali collegiali; nello specifico quelle prima destinate ai soli ai consigli di classe/interclasse/intersezione;
  • la possibilità di svolgere a distanza alcune attività funzionali.

Attività docenti

Gli obblighi di lavoro del personale docente, com’è noto, si articolano in attività di insegnamento e attività funzionali alla prestazione di insegnamento.

L’attività di insegnamento si svolge in:

  • 25 ore settimanali nella scuola dell’infanzia;
  • 22 ore settimanali nella scuola primaria, cui si aggiungono 2 ore di programmazione (da dedicare, anche in modo flessibile e su base plurisettimanale, esclusivamente alla programmazione didattica);
  • 18 ore settimanali nella scuola secondaria di primo e secondo grado.

Le suddette ore sono distribuite in non meno di cinque giornate settimanali.

Programmazione scuola primaria a distanza

L’articolo 44/6 dell’Ipotesi di CCNL contempla la possibilità che le due suddette ore di programmazione didattica collegiale nella scuola primaria possano svolgersi a distanza.

L’attività a distanza deve essere prevista nel Regolamento di Istituto.

Attività funzionali all’insegnamento

Premettiamo che:

  • per attività funzionale si intende ogni impegno relativo alla funzione docente previsto dai diversi ordinamenti scolastici (attività di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione, documentazione, aggiornamento e formazione, compresa la preparazione dei lavori degli organi collegiali, la partecipazione alle riunioni e l’attuazione delle delibere adottate dai predetti organi);
  • le attività funzionali consistono in attività sia individuali che collegiali.

Sono adempimenti individuali dovuti le attività riguardanti:

  • la preparazione delle lezioni e delle esercitazioni;
  • la correzione degli elaborati;
  • i rapporti individuali con le famiglie.

La attività collegiali sono sono costituite da:

  1. partecipazione alle riunioni del Collegio dei docenti, compresa l’attività di programmazione e verifica di inizio e fine anno e l’informazione alle famiglie sui risultati degli scrutini (intermedi e finali) e sull’andamento  delle attività educative nelle scuole dell’infanzia e nelle istituzioni educative, sino a 40 ore annue;
  2. partecipazione alle attività collegiali dei consigli di classe, di interclasse, di intersezione, inclusi i gruppi di lavoro operativo per l’inclusione. Gli obblighi relativi a queste attività sono programmati secondo criteri stabiliti dal collegio dei docenti e tenendo conto degli oneri di servizio dei docenti con un numero di classi superiore a sei, in modo da prevedere un impegno sino a 40 ore annue;
  3. svolgimento degli scrutini e degli esami, compresa la compilazione degli atti relativi alla valutazione.

Evidenziamo, come già detto sopra, la novità relativa al fatto che le ore dedicate alle riunioni del GLO rientrano nelle 40 prima destinata ai soli consigli di classe/interclasse/intersezione.

Formazione e attività funzionali

Così leggiamo nell’Ipotesi succitata:

Fermo restando che le ore di cui alle lettere a) e b) del comma 3 sono prioritariamente destinate alle attività collegiali ivi indicate, le ore non utilizzate a tal fine sono destinate, nei limiti di cui alle lett. a) e b), alle attività di formazione programmate annualmente dal collegio docenti con il PTOF.

Dunque, le ore relative alle attività funzionali (40 ore collegio docenti e informazione alle famiglie + 40 ore consigli di classe/interclasse/intersezione/GLO) non utilizzate a tal fine sono destinate alle attività di formazione dei docenti che la scuola programma nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa.

Attività funzionali a distanza

L’Ipotesi di CCNL, oltre a prevedere la possibilità di svolgere a distanza le ore di programmazione alla primaria, contempla la medesima possibilità anche per alcune attività funzionali (sia quelle relative al collegio docenti/informazione alle famiglie che ai consigli di classe/interclasse/intersezione/GLO).

Nello specifico, l’Ipotesi di Contratto prevede quanto segue:

  • lo svolgimento a distanza deve essere previsto nel Regolamento di Istituto;
  • è possibile prevedere lo svolgimento a distanza di alcune delle attività funzionali di cui ai punti 1 e 2 sopra riportati  (collegio docenti/informazione alle famiglie e consigli di classe/interclasse/intersezione/GLO) e che non abbiano carattere deliberativo;
  • è possibile prevedere a distanza lo svolgimento di alcune attività funzionali (quelle sopra riportate) anche a carattere deliberativo, sulla base dei criteri definiti dal MIM, previo confronto con le organizzazioni sindacali.

Riguardo all’ultimo punto, attendiamo comunque il provvedimento ministeriale che definisca i previsti criteri.

Quali attività funzionali saranno retribuite e quando

Nell’articolo 78 dell’Ipotesi di CCNL leggiamo che il Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa è finalizzato a remunerare il personale, tra le altre cose, per le finalità già previste per il Fondo per l’Istituzione Scolastica, ai sensi dell’art. 88 del CCNL 2007.

Nel suddetto articolo 88 leggiamo che il Fondo per l’Istituzione Scolastica è utilizzato, tra le altre cose, per retribuire le attività aggiuntive funzionali all’insegnamento di cui all’articolo 29/3 lettera a del CCNL 2007, eccedenti le 40 ore annue. Stiamo parlando delle ore dedicate partecipazione alle riunioni del Collegio dei docenti, compresa l’attività di programmazione e verifica di inizio e fine anno e l’informazione alle famiglie sui risultati degli scrutini (intermedi e finali) e sull’andamento  delle attività educative nelle scuole dell’infanzia e nelle istituzioni educative.

Secondo le tabelle di cui al precedente CCNL 2007, le ore aggiuntive non di insegnamento (come quelle in questione relative, ribadiamolo, ai soli collegi docenti e informazione alle famiglie), eccedenti le previste 40 ore, sono retribuite per ciascuna ora in più svolta euro 17,50, mentre con le nuove tabelle allegate all’Ipotesi di CCNL 2019/21 (Tabella E1.6) la predetta cifra sarà innalzata a euro 19,25. Evidenziamo, come precisa la UIL Scuola, che sono stati aumentati gli importi senza però ampliare le risorse disponibili. Pertanto, se da un lato è stata aumentata la retribuzione oraria, dall’altro è possibile che possano essere retribuiti meno docenti.

Ipotesi CCNI

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