di Paolo Foschi
La ragazza romana domenica mattina, dopo giorni di silenzio assoluto, è riuscita a chiamare i genitori
«Mi hanno arrestato a Teheran. Vi prego, aiutatemi»: è l’appello disperato di Alessia Piperno, 30 anni, di Roma, che domenica mattina, dopo quattro giorni di silenzio assoluto – come rivelato da Il Messaggero – è riuscita a chiamare i genitori Alberto e Manuela. La giovane ha raccontato di aver fatto «il diavolo a quattro» per ottenere il permesso di fare una telefonata. «Sto bene, ma qui ci sono persone che dicono di essere dentro da mesi e senza un motivo, temo di non uscire più, aiutatemi». I genitori si sono rivolti alla Farnesina che sta seguendo il caso. Ancora, però, non è nemmeno chiaro in quale carcere la ragazza sia trattenuta. Una situazione molto preoccupante, anche considerato il drammatico momento dell’Iran, con le proteste in piazza per l’uccisione di Masha Amin sfociate in una terribile repressione. Tre giorni fa Amnesty International aveva denunciato l’arresto di 9 stranieri considerati «complici» dei manifestanti e aveva anche rivelato che fra loro c’è un italiano. Le autorità dell’Iran avevano poi confermato l’arresto di un cittadino italiano.
Secondo quanto riferito dai genitori, Alessia Piperno sarebbe stata arrestata mercoledì, giorno del suo compleanno. In mattinata era stata chiamata dal padre per gli auguri. «Era contenta, stava aspettando che i suoi amici uscissero dalle loro camere in ostello per andare tutti insieme a festeggiare con un pic nic, dove avrebbe passato la giornata con un amico francese, un polacco e una ragazza iraniana» ha raccontato il padre, titolare della libreria Di Libro in Libro, nel quartiere di Colli Albani. Dalle 12 però il cellulare di Alessia è risultato staccato. In un primo momento, pur preoccupati, i genitori hanno pensato a un problema di connessione. «Se non avesse chiamato lei, oggi (ieri ndr) saremmo comunque andati alla Farnesina perché in sei anni di viaggi per il mondo non era mai passato tanto tempo senza sentirci» ha detto il padre.
I genitori, disperati, hanno anche lanciato un appello sui social, riassumendo la vicenda. «Questa ragazza è Alessia Piperno, ed è mia figlia. È una viaggiatrice solitaria, gira il mondo per conoscere usi e costumi dei popoli. Si è sempre adeguata e rispettato le tradizioni e, in certi casi, gli obblighi, di ogni paese che ha visitato. Erano 4 giorni che non avevamo sue notizie, dal giorno del suo 30 compleanno, il 28 settembre. Anche il suo ultimo accesso al cellulare riporta quella data. Stamattina arriva una chiamata. Era lei che piangendo ci avvisava che era in prigione. A Teheran. In Iran. Era stata arrestata dalla polizia insieme a dei suoi amici mentre si accingeva a festeggiare il suo compleanno. Sono state solo poche parole ma disperate. Chiedeva aiuto. Ci siamo subito mossi con la Farnesina, abbiamo chiamato l’ Ambasciata italiana a Teheran. Ma ancora non sappiamo niente, neanche il motivo della reclusione. Ci dicono che si stanno muovendo…. E noi genitori, e il fratello David, non riusciamo a stare con le mani in mano. Non si può stare fermi quando un figlio ti dice “ vi prego, aiutatemi “ …. Non sono un postatore di foto e non uso quasi mai social ma oggi non ho potuto farne a meno…. Voglio che si sappia e che questa notizia raggiunga più persone possibili, magari arrivare a quella giusta che può aiutarci»
3 ottobre 2022 (modifica il 3 ottobre 2022 | 07:34)
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, 2022-10-03 05:34:00, La ragazza romana domenica mattina, dopo giorni di silenzio assoluto, è riuscita a chiamare i genitori, Paolo Foschi