di Maria Strada
Il leggendario attaccante dell’Iran aveva espresso sostegno ai manifestanti che protestavano contro il regime per le morti di Mahsa Amini e Asra Panahi
Cessata l’eco dell’ottimo Mondiale e delle proteste dell’Iran contro il regime, non calano le repressioni del governo di Teheran nei confronti del calcio e dei suoi monumenti. Nel mirino ora c’ Ali Daei, cui sono stati posti sotto sequestro una gioielleria e il lussuoso ristorante 10 Forever, nel ricco quartiere di Kamranieh.
Ali Daei — oggi 53enne — fino a un anno e mezzo fa era il giocatore che, in assoluto, aveva segnato pi gol per una qualsiasi Nazionale, ben 109 (in 149 partite), venendo poi sorpassato da Cristiano Ronaldo. In seguito alla sua cooperazione con gruppi contro-rivoluzionari che operano su internet per perturbare la Pace e il commercio, sono stati posti i sigilli al ristorante e alla gioielleria di Ali Daei, scrive l’agenzia di stampa iraniana Isna, che cita fonti giudiziarie.
Il calciatore iraniano pi famoso ha pubblicato diversi post in sostegno alle manifestazioni e agli scioperi in atto da mesi nel Paese dopo la morte di Mahsa Amini lo scorso settembre, e messo in dubbio la versione ufficiale per quella della 16enne Asra Panahi, morta di infarto dopo aver rifiutato di cantare a scuola un inno-lode dedicato all’Ayatollah Ali Khamenei .
Ali Daei — che stato tra i primi iraniani a giocare in Europa, in Germania all’Arminia Bielefeld, al Bayern Monaco e all’Hertha Berlino — aveva gi raccontato di essere stato vittima di minacce e aveva rinunciato a seguire il Team Melli ai Mondiali di Qatar 2022 proprio per rimanere vicino al popolo.
5 dicembre 2022 (modifica il 5 dicembre 2022 | 13:27)
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, 2022-12-05 15:13:00, Il leggendario attaccante dell’Iran aveva espresso sostegno ai manifestanti che protestavano contro il regime per le morti di Mahsa Amini e Asra Panahi, Maria Strada