di Greta Privitera
Si chiamava Majidreza Rahnavard ed stato impiccato nella citt di Mashhad. Aveva 23 anni come Mohsen Shekari, il primo ragazzo giustiziato
Un’altra esecuzione in Iran. La seconda in quattro giorni. Si chiama Majidreza Rahnavard il manifestante finito nel mirino della violenza del regime. L’impiccagione pubblica avvenuta nella citt di Mashhad, ha fatto sapere la magistratura iraniana. stato condannato per aver accoltellato e ucciso il 23 novembre scorso due membri della Forza dei volontari Basij e per averne feriti altri quattro. La Forza Basij, affiliata alle Guardie rivoluzionarie del Paese, in prima linea nella repressione delle proteste che infiammano l’Iran dal 16 settembre scorso, giorno della morte di Mahsa Amini. Rahnavard aveva 23 anni, la stessa et di Mohsen Shekari, il primo ragazzo impiccato, anche lui condannato per il reato di inimicizia contro Dio, in persiano: Moharebeh.
Si sa poco della vita di Rahnavard. Su Twitter si legge che era un giovane wrestler che sognava di viaggiare. Secondo alcune fonti, questa mattina, le autorit iraniane avrebbero chiamato la famiglia del giovane manifestante per informarla dell’avvenuta impiccagione e avrebbero fatto sapere che si sarebbero occupati loro della sepoltura. Secondo alcuni, un altro modo, crudele, per nascondere le violenze e le torture nelle carceri. Sempre sui social, gira un video di un uomo impiccato, appeso al braccio di una gru. Si dice si tratti del corpo di Rahnavard, la conferma arriverebbe dalle immagini pubblicate sul sito dell’agenzia della magistratura iraniana.
Rahnavard stato ucciso 23 giorni dopo il suo arresto. Come per Shekari, anche a lui stato negato un processo giusto. stato condannato a morte sulla base di confessioni estorte, dopo un processo gravemente iniquo, ha commentato Mahmood Amiry-Moghaddam, fondatore di Iran Human Rights. Rahnavard apparso alla tv di Stato mentre confessava gli omicidi. Gli attivisti e le Ong chiedono ai governi di tutto il mondo di intervenire. Richiamate i vostri ambasciatori, scrivono.
Il governo italiano indignato di fronte alla condanna a morte di Moshen Shekari, giovane che si era unito alle manifestazioni per la libert in Iran. Questa inaccettabile repressione da parte delle autorit iraniane non pu lasciare indifferente la comunit internazionale, e non potr fermare la richiesta di vita e libert che viene dalle donne e dai giovani iraniani, aveva commentato la premier Giorgia Meloni la prima impiccagione del regime. Il capo degli affari esteri dell’UE, Josep Borrell, ha affermato che i ministri europei si stanno preparando ad approvare un pacchetto di sanzioni molto duro contro l’Iran per le violazioni dei diritti umani e la fornitura di droni alla Russia.
Ma le parole non bastano, secondo gli attivisti iraniani. L’esecuzione di Rahnavard la conferma che il regime non ha alcuna intenzione di fermarsi. Impiccano i ragazzi e le ragazze che hanno ferito o ucciso le loro guardie, anche per dare un segnale alle forze di sicurezza, stanche di rischiare la vita nelle strade, racconta al Corriere Mahmood Amiry-Moghaddam. Se la comunit internazionale non reagisce in modo forte, sar una catastrofe. Il rischio sono le esecuzioni di massa, continua. Ieri, domenica 11 dicembre, i giudici hanno pronunciato la sentenza capitale anche nei confronti di Amir Nasr-Azadani , un ex calciatore 26enne arrestato lo scorso 27 novembre con l’accusa di appartenere a una banda illegale che mira a colpire la sicurezza del Paese: la lista delle persone in attesa di esecuzione continua a crescere, i media iraniani hanno pubblicato i nomi di altre 25 persone.
Secondo l’Iran Human Rights, negli ultimi tre mesi, oltre 18.000 persone sono state arrestate e 488 persone sono state uccise dal regime.
12 dicembre 2022 (modifica il 12 dicembre 2022 | 12:46)
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, 2022-12-12 11:16:00, Si chiamava Majidreza Rahnavard ed è stato impiccato nella città di Mashhad. Aveva 23 anni come Mohsen Shekari, il primo ragazzo giustiziato, Greta Privitera