di Viviana Mazza
Capelli biondi, prima dell’inizio delle proteste se li legava con l’elastico: è stata uccisa sabato sera durante le manifestazioni a Karaj, vicino a Teheran, diventando un simbolo della rivolta
Vent’anni, capelli biondi, prima dell’inizio delle proteste se li legava con l’elastico — come visibile in un video circolato sui social — e manifestava senza il velo che in Iran è obbligatorio. Secondo vari account Twitter la ragazza, che si chiamava Hadis Najafi, è stata raggiunta da sei colpi di proiettile, al petto, al viso, al collo, ed è morta sabato sera, durante le manifestazioni nella città di Karaj, vicino a Teheran, seguite alla morte di Mahsa Amini. Un gesto comune a tante ragazze, fatto ogni giorno, ma che in Iran si può pagare con la vita. Sarebbe stata la sua famiglia a far circolare le immagini del funerale diffuse stamattina online.
«Le ho viste da vicino queste notti. La maggior parte di loro è molto giovane: diciassette anni, vent’anni», dichiarava ieri notte in un video il regista iraniano premio Oscar, Asghar Farhadi, chiedendo agli intellettuali e agli artisti di tutto il mondo di appoggiarle. «Ho visto indignazione e speranza nei loro volti e nel modo in cui marciavano per le strade. Rispetto profondamente la loro lotta per la libertà e il diritto di scegliere il proprio destino nonostante tutta la brutalità a cui sono soggette. Sono orgoglioso delle donne potenti del mio Paese e spero sinceramente che attraverso i loro sforzi raggiungano i loro obiettivi».
25 settembre 2022 (modifica il 25 settembre 2022 | 15:02)
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, 2022-09-25 13:21:00, Capelli biondi, prima dell’inizio delle proteste se li legava con l’elastico: è stata uccisa sabato sera durante le manifestazioni a Karaj, vicino a Teheran, diventando un simbolo della rivolta , Viviana Mazza