di Rinaldo Frignani
Tre ore di trambusto nel palazzo della giunta regionale sulla Cristoforo Colombo. Una guardia giurata colpita al volto, dipendenti chiusi negli uffici. «La Regione non ha mantenuto gli accordi sulla riqualificazione dell’immobile»
Oltre tre ore di occupazione dell’androne della Regione Lazio, persone incatenate e tende da campeggio montate sul pavimento, slogan e striscioni accompagnati dal suono dei fischietti. È stata una mattinata di tensione e proteste negli uffici amministrativi in via Cristoforo Colombo: all’interno una cinquantina di appartenenti all’occupazione abusiva dell’Istituto San Michele, ex Epub, in piazza dei Navigatori, proprio di fronte alla sede della Regione, insieme con persone che partecipano attualmente a occupazioni in altre parti della città e rappresentanti dei movimenti di lotta per l’abitare.
All’inizio, al momento dell’irruzione, dopo aver oltrepassato i tornelli, il corpo a corpo con le guardie giurate, una delle quali colpita al volto con una testata e ora in osservazione in ospedale, mentre alcuni colleghi sono stati spintonati e fatti cadere a terra. All’esterno e all’interno della sede sono intervenuti subito polizia e carabinieri, con i reparti antisommossa. «La Regione non ha mantenuto gli accordi sulla riqualificazione dell’immobile dove vivono circa 200 persone, una sessantina di famiglie in tutto in due dei tre palazzi occupati dal 2014», spiegano proprio i rappresentanti dei movimenti per la Casa, che aggiungono «ironia della sorte gli stessi anni in cui è cominciata la guerra in Ucraina».
Una delegazione di manifestanti è stata ricevuta dall’assessore regionale alla Casa Massimiliano Valeriani ed altri rappresentanti della Regione per un incontro che è durato oltre due ore durante il quale sarebbe stato raggiunto un accordo di massima. Gli occupanti rimangono però all’interno dell’androne. Gli impiegati della Regione, dopo un primo momento di disorientamento, nel quale alcuni si sono chiusi nelle loro stanze temendo il peggio e altri non sono riusciti a oltrepassare i cancelli, sono stati fatti passare per altri due uscite. La Digos sta svolgendo accertamenti per individuare eventuali responsabilità su quanto accaduto e identificare chi ha organizzato l’irruzione nella Regione e l’occupazione dell’ingresso.
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30 marzo 2022 (modifica il 30 marzo 2022 | 14:16)
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, 2022-03-30 12:17:00, Tre ore di trambusto nel palazzo della giunta regionale sulla Cristoforo Colombo. Una guardia giurata colpita al volto, dipendenti chiusi negli uffici. «La Regione non ha mantenuto gli accordi sulla riqualificazione dell’immobile», Rinaldo Frignani