Istanbul, l’attentato nella via dello shopping: 6 morti, 22 gli arresti

Istanbul, l’attentato nella via dello shopping: 6 morti, 22 gli arresti

Spread the love

di Monica Sargentini

Anche 81 persone ferite dall’esplosione in pieno centro. Erdogan: vile attacco. Il governo accusa il partito dei lavoratori del Kurdistan. «A piazzare la bomba una donna rimasta seduta per 40 minuti su una panchina»Non ci sono stranieri tra le vittime

Sono le quattro e venti di pomeriggio quando un boato squarcia l’aria a Istanbul in Istiklal Caddesi, la via pedonale dello shopping che va da piazza Taksim a piazza Tunel, a due passi dalla Torre di Galata e che come ogni domenica è affollata di turisti, famiglie con bambini,ragazzi e ragazze in cerca di divertimento, suonatori ambulanti. Chi ha potuto si è dato alla fuga, tra le lacrime e le urla. Sull’asfalto sei morti e più di 80 feriti (non ci sono stranieri tra le vittime). «Quando ho sentito l’esplosione mi sono pietrificato — ha raccontato alla Reuters Mehmet Akus, 45 anni proprietario di un ristorante sul viale —, la gente si è guardata negli occhi, poi ha cominciato a correre. Che altro si poteva fare?».

Le parole di Erdogan

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha subito parlato di «vile attentato» e ha affermato di «avere il sentore» di un attentato anche se per ora non ci sono conferme ufficiali: «Sarebbe sbagliato se dicessimo con certezza che si tratta di terrorismo, ma i primi sviluppi indicano quella pista». E subito attacca: «La nostra nazione deve essere sicura che i responsabili saranno puniti come meritano». Più tardi il vice presidente Fuat Oktay ha parlato di «una donna kamikaze con una borsa», ripresa dalle telecamere, che avrebbe fatto esplodere la bomba. In serata il ministro della Giustizia turco Bekir Bozdag aveva aggiunto che la donna è stata seduta su una panchina per 40 minuti e poi si è alzata. L’esplosione è avvenuta un paio di minuti dopo». Quindi le possibilità, ha spiegato, sono due: «O la borsa aveva un meccanismo all’interno per esplodere autonomamente oppure è stata fatta esplodere con un comando a distanza, l’inchiesta segue entrambe le ipotesi».

Nella notte gli arresti

Ventidue gli arresti nella notte. Il ministro dell’Interno turco Suleyman Soylu ha accusato il Partito dei lavoratori del Kurdistan e annunciato l’arresto di una ventina di sospetti, tra cui uno che avrebbe piazzato la bomba.

«La persona che ha piazzato la bomba è stata arrestata. Secondo le nostre conclusioni, l’organizzazione terroristica Pkk è responsabile» dell’attacco, ha affermato Soylu in una dichiarazione notturna, trasmessa dall’agenzia ufficiale Anadolu e dalle televisioni locali. Anche altri 21 sospetti sono stati arrestati, ha aggiunto. Il ministro ha accusato le forze curde che controllano gran parte della Siria nord-orientale, che Ankara considera terroristi, di essere dietro l’attacco: «Riteniamo che l’ordine per l’attacco sia stato dato da Kobane».

La partita

Come è accaduto in passato, immediatamente sono state varate delle rigide restrizioni delle notizie, delle immagini e dei video che possono circolare su giornali, radio e tv per evitare che la popolazione rimanga traumatizzata ma anche per limitare la circolazione di voci e notizie non verificate. Nei ristoranti, ieri pomeriggio, tutti i televisori erano sintonizzati sulla partita di calcio Kayserispor-Konyaspor che si giocava in Cappadocia. Solo un bar trasmetteva la dichiarazione di Erdogan che parla di «vile attentato».

Operazioni militari

Il Paese della Mezzaluna aveva vissuto la stagione del terrore tra il 2015 e l’inizio del 2017 quando più di 500 persone hanno perso la vita in diversi attentati, alcuni compiuti dall’Isis, altri dai militanti curdi del Pkk. Allora la Turchia aveva risposto lanciando una serie di operazioni militari contro i curdi sia in Siria che nel nord dell’Iraq, mentre in patria erano state approvate leggi anti-terrorismo, anche in risposta al fallito colpo di Stato del 2016, che avevano consentito di perseguire politici, giornalisti e attivisti, curdi e non, facendo gridare alla censura e alla repressione. Ma, fino a ieri, quella stagione sembrava ormai un triste ricordo e non c’era stato, in questi mesi, alcun sentore di una recrudescenza.

Le condoglianze del mondo

Ad Ankara sono giunte le condoglianze da tutto il mondo, tra cui Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Nato, Ue e anche dalla vicina Grecia con cui le relazioni sono particolarmente tese. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha espresso su Twitter la vicinanza del popolo italiano alle famiglie delle vittime e al governo turco. E il presidente Sergio Mattarella ha inviato un messaggio a Erdogan. Ieri sera, comunque, nel quartiere di Beyoglu la vita continuava come sempre. «Non ho paura — ha detto all’Afp Derin, direttore di un hotel situato non lontano dal luogo dell’esplosione — ma provo rabbia perché il mio Paese si trova di nuovo in questa situazione». Uno dei cavalli di battaglia di Erdogan è il suo successo nella lotta al terrorismo. A metà dell’anno prossimo ci saranno le elezioni presidenziali.

14 novembre 2022 (modifica il 14 novembre 2022 | 08:21)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-11-14 07:21:00, Anche 81 persone ferite dall’esplosione in pieno centro. Erdogan: vile attacco. Il governo accusa il partito dei lavoratori del Kurdistan. «A piazzare la bomba una donna rimasta seduta per 40 minuti su una panchina»Non ci sono stranieri tra le vittime, Monica Sargentini

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.