Nel corso del suo intervento in Giappone per il G7 dei Ministri dell’Istruzione, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha affrontato anche il tema dell’istruzione tecnico-professionale.
Nello specifico, nel corso della riunione giapponese, il Ministro ha messo in luce la necessità di portare la cultura del lavoro nelle scuole e il ruolo dell’istruzione tecnica e professionale.
Proprio pochi giorni fa Valditara ha annunciato una riforma inerente proprio gli istituti tecnici e professionali: “sottolineo sempre l’importanza dell’educazione tecnico professionale che è di serie A: mi impegno a presentare entro maggio una proposta in via sperimentale che vada ad affiancare il percorso tradizionale”.
Non si tratta certo di una novità ma Valditara ha rimarcato un piano sperimentale per l’istruzione tecnica e professionale.
E dal Giappone, il numero uno del dicastero di Viale Trastevere non manca di sottolineare come, in questo contesto, bisogna dare spazio a docenti esterni dove manchino adeguate specializzazioni, garantire alternanza scuola lavoro e apprendistato.
Un aspetto centrale secondo la visione del Ministro Valditara sarà infatti l’autonomia delle singole scuole, che potranno realizzare moduli integrativi per l’apprendimento.
Per tale motivo, Valditara rilancia l’idea di attingere a professionisti provenienti direttamente dal mondo del lavoro, specie per quelle discipline dove nella scuola esiste un gap dal punto di vista delle attività partiche e laboratoriali.
Valditara, in altre occasioni, aveva dichiarato l’intenzione di “estendere anche all’istruzione tecnico professionale, cioè assumere nelle scuole, per quelle specialità dove c’è carenza, tecnici e professionisti provenienti dal mondo dell’impresa”.
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