Istruzione negli istituti penitenziari e penali minorili: spunti di riflessione e proposte nel documento dei Ministeri dellIstruzione e del Merito e della Giustizia

Istruzione negli istituti penitenziari e penali minorili: spunti di riflessione e proposte nel documento dei Ministeri dellIstruzione e del Merito e della Giustizia

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Nell’ambito delle attività previste dal Protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Istruzione (oggi Ministero dell’Istruzione e del Merito) e il Ministero della Giustizia, rinnovato con la sottoscrizione avvenuta in data 19.10.2020, ha costituito un Gruppo di Lavoro interregionale per sollecitare e sostenere azioni utili al miglioramento dell’offerta di istruzione negli Istituti Penitenziari.

Il documento del Ministero dell’Istruzione e del Merito e del Ministero della Giustizia intende offrire spunti di riflessione e proposte utili al fine di individuare attività comuni per la formazione del personale e per la definizione di protocolli regionali.

Nel documento si evidenzia che formazione specifica dei docenti e dei Dirigenti scolastici che operano in sezioni carcerarie
risulta indispensabile poiché i luoghi, i tempi, gli ambienti di apprendimento, le regole che vigono negli Istituti Penitenziari (di seguito IIPP) e soprattutto le condizioni delle persone detenute che partecipano ai percorsi di istruzione presentano peculiarità non riscontrabili in altri contesti e di cui si ha di solito scarsa conoscenza o conoscenza indiretta.

La formazione congiunta potrà essere effettuata sia attraverso incontri in presenza, soprattutto laddove la proposta assuma carattere laboratoriale, sia attraverso incontri on-line, nei casi in cui il numero dei formandi sia alto e l’impostazione della comunicazione sia prevalentemente di tipo frontale.

Potrebbe essere efficace anche l’attività di ricerca-azione da realizzarsi con l’intervento delle Università e dei CRRS&S dei CPIA.

Potrà essere utile inoltre prevedere:
• la predisposizione di materiale propedeutico formativo e informativo;
• l’analisi di caso/situazione;
• la riflessione sull’errore/insuccesso;
• lo scambio di buone prassi;
• l’attività di tutoring;
• la creazione, fra i partecipanti, di comunità di apprendimento che possano continuare a lavorare insieme anche successivamente ed eventualmente anche in modo autonomo;
• la massima interattività e partecipazione per lo scambio di conoscenze e di esperienze;
• la produzione di documenti a esito del processo che consentano la diffusione e la capitalizzazione delle esperienze formative.

Fra le tematiche:
• normativa e regolamenti specifici delle due Amministrazioni anche con particolare riferimento alle realtà territoriali;
• competenze relazionali riguardanti il rapporto educativo e didattico con le persone detenute;
• competenze andragogiche; competenze pedagogiche riguardo agli adolescenti in esecuzione penale (presso IPM e USSM);
• metodologie didattiche, tempi, strumenti, spazi…;
• giustizia riparativa;
• relazioni fra il personale delle due Amministrazioni;
• informazione su ruoli, funzioni, mansionari, regole, uso di tempi e di spazi, rispetto dei ruoli, etc.;
• conoscenza del disagio e del malessere eventualmente derivanti dal contesto e dalle caratteristiche generali della popolazione detenuta;
• sicurezza sui luoghi di lavoro.

NOTA

DOCUMENTO 

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